AVANGUARDIA

(Roba del Pabuda…)                           

 

ier l’altro è comparso

nei cieli

intorno e sopra casa

il primo rondone

stagionale:

Yoko ha esultato

come non faceva

da una vita, da un anno:

un grido di benvenuto,

un sorriso dei suoi

(strabilianti)

un balzo sulla sedia

d’una spanna o due

e un rumoroso battimani.

io ho provato ad ascoltare

e, all’impronta, decrittare

il messaggio dell’apus apus

ai suoi, ovunque

si stessero ancora attardando:

diceva qualcosa,

più o meno, così:

“belin, belino…

ci son cascato anche stavolta:

sì, sì, vado io in avanguardia

(sembra sempre una cosa così

importante,

ganza, autorevole, sfidante

l’avanguardia!)

risultato:

arrivo qui, da solo, a Milano,

e solo rimango:

non trovo nessuno:

la città è deserta,

dei milanesi

e delle loro puzze inquinanti

non c’è traccia!

non è che l’appuntamento

era da un’altra parte!?

.-.

 

foto di Di Paweł Kuźniar (Jojo_1, Jojo) – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=962740

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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