Barbara Korun: «Il canto della cicala»
Undicesimo appuntamento con “La cicala del sabato” (*)
Il canto della cicala rivela
i segreti della voluttà il sale
marino il cammino verso l’inizio
il dialogo con te
è come una preghiera
la luce è scura
e calda
(da «Voglio parlare di te notte»)
(*) Continua la selezione della “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da tempo – per essere precisi: da 14 anni – invia ad amiche/amici per 3 o anche 4 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia svegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie che ha inviato quella da regalare alla “bottega” e io posto. Questa settimana lei a zonzo e io recupero questa da un suo vecchio invio. (db)
Mi sembrerebbe corretto dire da quale libro è tratta questa poesia e chi ne sia la traduttrice. Il lavoro degli altri va sempre rispettato.
Giancarlo ha ragione. Tanto più che – mi accorgo adesso – è un errore ripetuto qui in blog; una brevissima indagine per scoprire chi ha “passato” questo post ed ecco il colpevole: “un brutto ceffo” … infatti sono io, lo specchio non mente. Oltre a scusarmi (è il minimo) mi impegno per il futuro a un serio controllo; sollecito chi collabora ad aiutarmi. Nel caso di questa poesia vedo da una piccola ricerca in rete che di Barbara Korun in italiano c’è «Voglio parlare di te notte. Monologhi», traduzione di Jolka Milič, edito nel 2013 da Multimedia. Deduco che questa poesia sia stata ripresa da lì; se mi sbaglio arriverà una precisazione da “la cicala del sabato” e/o da Giancarlo. Perciò: grazie Giancarlo per l’attenzione.