Benvenuti nel Mondo Reale

di John Scalzi

«Straight White Male: The Lowest Difficulty Setting There Is» del 15 maggio. Traduzione e adattamento di Maria G. Di Rienzo. (*) John Scalzi è scrittore di sf, consulente televisivo, critico cinematografico e giornalista indipendente. Un film tratto da uno dei suoi romanzi di fantascienza, «Old Man’s War», è attualmente in lavorazione.

Ho pensato a un modo di spiegare agli uomini bianchi eterosessuali come funziona la vita per loro senza usare la temuta parola «privilegio», alla quale reagiscono come vampiri costretti a mangiare una torta all’aglio. Non che la parola privilegio sia scorretta, è solo che non è la loro parola: quando devono confrontarsi con «privilegio» si mettono a giocare con la parola stessa, trascinano fuori i dizionari e trovano ogni modo esistente per parlare della parola e non di ciò che la parola significa.

Quindi, questa è la sfida: come andare oltre le idee di cui la parola privilegio viene imbottita, in un modo che l’uomo bianco etero tipo capisca senza andare in panico? Essendo io stesso un bianco a cui piacciono le donne ecco come intendo farlo.

Ehi, ragazzi. Immaginate che la vita ovunque, nel mondo occidentale, sia un gioco di ruolo di massa, qualcosa come “Wolrd of Warcraft”, solo terribilmente concreto, un gioco in cui le gare riguardano l’acquisizione di soldi, telefoni cellulari e ciambelle – anche se non sempre allo stesso tempo. Chiamiamolo Il Mondo Reale.

Avete installato Il Mondo Reale sul vostro computer e state per iniziare a giocare, ma prima andate alla schermata delle opzioni per personalizzare il tutto e scegliere il grado di difficoltà della partita. Chiaro? Bene. Nel gioco dal titolo Il Mondo Reale «Maschio bianco eterosessuale» è il grado di minore difficoltà.

Ciò significa che i personaggi del gioco ci andranno più piano, con voi, che se fosse altrimenti. Le barriere che incontrerete per completare i vari stadi saranno più basse. Aumenterete con più facilità i vostri punteggi. Entrerete automaticamente in alcune parti della mappa per cui, invece, altri dovranno faticare. Il gioco è più facile da giocare e quando avete bisogno di aiuto è più facile ottenerlo.

Una volta selezionata l’opzione «Maschio bianco eterosessuale» dovete però creare il vostro personaggio, e maneggiare i punteggi che vi sono forniti: quanto sono alti e come sono ripartiti farà differenza. Se cominciate con 25 punti, e la caratteristica più bassa è “ricchezza”, beh avrete qualche problema. Se cominciate con 250 punti e la caratteristica più bassa è “carisma” probabilmente andrà tutto bene. Prendete nota che il computer raramente vi darà più di 30 punti iniziali da maneggiare: le persone che giocano a gradi di difficoltà superiore cominciano con meno ancora.

Durante la partita il vostro scopo è guadagnare punti, attribuirli saggiamente alle varie caratteristiche e salire di livello. Se cominciate con pochi punti, e le categorie critiche sono quelle che ne hanno meno, o se sbagliate scelta sull’attribuzione dei punti che guadagnate, allora la partita si farà dura. Ma visto che giocate al livello «Maschio bianco eterosessuale» guadagnare punti e livellare le caratteristiche come desiderate sarà sempre più facile di quanto lo sia per un giocatore impegnato in un livello di difficoltà superiore.

Inoltre, è di certo possibile che qualcuno che gioca a livello di difficoltà superiore stia progredendo più velocemente di voi, perché il computer gli ha inizialmente dato punteggi superiori, e/o perché le sue caratteristiche migliori sono “ricchezza”, “intelligenza” e “salute”, e/o semplicemente perché sta giocando meglio di voi. Ciò non cambia il fatto che voi state giocando al livello minore di difficoltà. Si può perdere, giocando al livello minore di difficoltà. Ma il livello minore di difficoltà resta comunque l’assetto in cui vincere è più facile. Il giocatore che sta svolgendo la partita come «Donna – minoranza etnica – omosessuale» è al livello «per solutori più che abili».

Forse a questo punto mi direte: Ehi, a me piacciono le sfide, voglio cambiare il livello di difficoltà! Allora dovete sapere questo: ne Il Mondo Reale non ottieni alcuna ricompensa ne’ ricevi alcun beneficio per il fatto di giocare a livelli di difficoltà maggiore. La partita è solo più dura e potenzialmente anche meno divertente. E voi mi dite: Va bene, ma se voglio cambiare livello di difficoltà solo perché sono curioso di vedere com’è? Ecco, questa è l’altra cosa che dovete sapere de Il Mondo Reale: ci si può giocare una sola volta. Quindi, perché rendere le cose più difficili? Il vostro scopo è vincere la partita, non renderla più ostica.

Oh, c’è una cosa ancora. Ricordate, vi ho detto che potete scegliere il livello di difficoltà nel gioco chiamato Il Mondo Reale. Mentivo. In effetti, è il computer a sceglierlo per voi. Voi non avete scelta. Vi prendete quel che vi è dato all’inizio del gioco e poi dovete maneggiarlo così com’è.

Per cui, ecco cos’è essere «Maschio bianco eterosessuale» per voi ne Il Mondo Reale (e nel mondo reale): è il livello di difficoltà più basso.

Ferme restando tutte le altre caratteristiche – e anche se ferme non restano – quando il computer o la vita ti assegnano il livello di difficoltà “Maschio bianco eterosessuale”, fratello, ti stanno dando un vantaggio.

(*) Nota della traduttrice. L’articolo di Scalzi ha suscitato un tale vespaio ed è stato commentato in modi così assurdi da farmi dapprima pensare che il suo intento – «ve lo spiego in un altro modo» – non avesse raggiunto lo scopo. Riflettendo sono giunta alla conclusione opposta, ma anche al convincimento che per quanto divertente sia il pezzo non c’era la necessità di spiegare concetti non compresi: quella che viene letta come mancanza di comprensione è semplicemente malafede.


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