Bob Dylan ragazzo

di Pabuda

questa notte

pendo dalle labbra

di Bob Dylan, ragazzo.

lo guardo e lo vedo

com’era, prima

che si facesse tagliare

i capelli da americano.

in verità, non ascolto

le sue parole

né la sua musica.

(mai le ho ascoltate veramente).

ora sulle labbra di quel ragazzo

lascio che poggino le mie:

senza malizia né timidezza:

poi, semplicemente

con la lingua scrivo

il mio numero di telefono

sulle labbra

di Bob Dylan ragazzo.

l’avessi incontrato

mille anni fa:

quando portava capelli lunghi

da africano:

io le mani tra i suoi ricci

avrei affondato.

e, ragazzo, qualcuno,

a quel punto, sarebbe affondato

Pabuda on Facebook
Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

2 commenti

  • Mi piace molto questa descrizione, piena di particolari, trasporto ed emozione (ho fatto la rima pure io)… A presto!

  • Lasciamo le parole ai poeti,
    che ci travolgano nella loro dolcezza.
    Affidiamole a loro,
    ce le restituiranno più belle.
    Le facciano risuonare per noi,
    che sappiamo esser sordi
    persino a noi stessi.

    Ex voto:
    Ti incanti e protegga l’occhio amoroso di Garcia Lorca, fratello Pabuda.

    Mark

Rispondi a mark Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *