Bologna e Sassari: amianto assicurato?

interventi di Vito Totire (*) e di Giampaolo Lilliu (**)

HERA: CHE ROTTURA… Mentre si discute della terza dose di vaccino una ulteriore dose di amianto a Bologna in via Castiglione?

«L’ACQUA E’ POTABILE SE INDENNE DA AMIANTO DA TUTTE LE SOSTANZE CANCEROGENE» (IARC I, IARC 2 A , IARC 2B)

Tutto il resto sono fake news diffuse da soggetti che si dichiarano acerrimi nemici delle fake news…

Un bicchiere di “acqua del sindaco” (!) può mandare in dissonanza cognitiva…

Di nuovo una rottura nella rete acquedottistica di Bologna; ancora una volta in via Castiglione dove, con una certa frequenza negli anni passati, vi sono stati riscontri positivi di amianto nell’acqua del rubinetto.

L’ultimo noto a noi comuni mortali (la Ausl nega i dati relativi al 2020 ) è del 20.11.2019, nicchia Hera al numero civico 81 con 1017 fibre/litro in lettura SEM;

la direzione generale della Ausl è in via Castiglione, chissà cosa bevono i dirigenti?

Questa volta la rottura si verificata su cemento-amianto? Mistero, ma poco “glorioso” ; il dato pare non interessare alle istituzioni. E’ assurdo che le istituzioni ritengano non interessi a nessuno l’amianto nell’acqua.

Nonostante le ripetute richieste alla Ausl NON ABBIAMO RICEVUTO NOTIZIA DEI RISULTATI DEI CAMPIONAMENTI DI AMIANTO E ORGANO-ALOGENATI RELATIVI AL 2020;

I dati raccolti negli anni precedenti dicono che le tubazioni cedono fibre di amianto in condizioni “ordinarie”. Ma cosa cedono in occasione di macrorotture come quella attuale di via Castiglione (sempre che la rottura si sia determinata su una tubazione amiantifera). Vale a dire: cosa bevono i cittadini dal momento in cui la tubazione comincia a incrinarsi fino a quando la rottura diventa palese e allaga la strada?

Denunciamo il rischio amianto dal 1999. Le istituzioni invece hanno deciso che il rischio è accettabile; cioè questo dicono ufficialmente ma non è dato di sapere se chi parla ne è davvero convinto o lo dice perché “ragiona per fotocopie”.

I sindaci, i Consigli comunali, la Ausl, l’Arpa, la Procura della Repubblica – tutti “ipnotizzati” da Hera – hanno deciso che le fibre di amianto rilasciate, bevute e che concorrono all’inquinamento indoor delle abitazioni, sono “poche” per danneggiare la salute. Non pensiamo si tratti di “beata ignoranza” quanto di opportunismo politico; il vero sindaco di Bologna è Hera, quello nominale non conta nulla anzi quando parla fa ulteriori danni visto che ipotizza di investire 40 milioni di euro per la ristrutturazione dello stadio di calcio anziché per la bonifica delle reti idriche: per la quale occorerebbero solo 250 milioni di euro che scopriamo essere la cifra che Hera chiderebbe come risarcimento per i mancati profitti in caso di ritorno alla gestione pubblica dell’acqua.

L’ACQUA DEVE TORNARE PUBBLICA E TOTALMENTE INDENNE DA AMIANTO E DA TUTTI GLI ORGANOALOGENATI (IN PARTICOLARE I CLORURATI), METALLI PESANTI e altri inquinanti classificati CANCEROGENI compresi quelli dalla IARC 1 ma anche 2A e 2B.

Da tempo inoltre, preso atto di un importante filone della ricerca scientifica ed epidemiologica, chiediamo che venga disegnata la mappa territoriali nazionale dei tumori delle vie biliari extraepatiche…

Nonostante il silenzio totale delle istituzioni abbiamo individuato aree territoriali in Italia totalmente asbestos free con le quali fare confronti epidemiologici; siamo convinti ormai che il problema non siano le buone ragioni a favore della bonifica, ma solo il fattore tempo!

Intanto dalle istituzioni vengono… solo buste d’acqua nelle situazioni di emergenza.

(*) Vito Totire è portavoce di AEA, l’associazione esposti amianto e rischi per la salute

Lavori Abbanoa rete idrica comune di Sassari

Alla Direzione generale societa Abbanoa  

Al sindaco comune di Sassari 

Alla direzione generale asl Sassari

Al comando Carabinieri NOE Sassari

Venuti a conoscenza tramite articolo stampa in merito ai lavori di sostituzione della condotta idrica nel Comune di sassari che dovrebbero interessare circa 13 chilometri di sostituzione della vecchia condotta idrica con istallazione di nuova condotta in ghisa sferoidale 

Visto quanto riportato nell’articolo pubblicato dal quotidiano La nuova Sardegna nella pagina 18 della cronaca di Sassari i tecnici di Abbanoa comunicano che gli interventi di sostituzione della rete idrica si sono resi  necessari in quanto la  condotta  attuale presenta forti criticità che sono causa di notevoli disagi alla erogazione dell’acqua alla città oltre a ingenti perdite con costi sociali importanti

Gli stessi tecnici di Abbanoa menzionano che la tipologia dei materiali della condotta idrica attuale sono di materiali dei più svariati facendo attenzione a non elencare tra i materiali più svariati la probabile presenza di condotta in cemento AMIANTO .

Per quanto sopra esposto 

La scrivente Associazione regionale ex esposti amianto della sardegna 

CHIEDE

alle istituzioni in indirizzo di intervenire e verificare ognuno per i propri compiti e ruoli assegnati dalle normative di legge in materia di AMIANTO se durante i lavori di sostituzione della condotta idrica nel caso di eventuale presenza della fibra killer amianto siano messi in essere tutti i dispositivi di tutela e sicurezza individuali e collettivi da eventuale esposizione della fibra killer amianto a tutela per il diritto alla salute dei cittadini e dei lavoratori impegnati nell’opera di sostituzione della condotta e in difesa dell’ambiente dal rischio amianto. 

 

Redazione
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