Bomsa

Care e cari,
ricevo e faccio mio l’invito di Andrea e altri/e ad aderire al boicottaggio dei prodotti Omsa e Golden Lady, nell’ambito della vertenza contro la chiusura dello storico stabilimento Omsa di Faenza, che vedeva impiegate oltre 350 persone.

Per chi non lo sapesse, la chiusura non è determinata da crisi commerciale o aziendale, bensì dalla volontà della proprietà di localizzare per aumentare i profitti.
La proprietà non si cura delle ripercussioni che una simile decisione ha in un contesto produttivo e sociale come quello di Faenza e fa finta di dimenticare quanto la comunità locale abbia contribuito ai profitti che la stessa fino ad oggi ha prodotto e goduto.
Chi ne vuole saperne di più può consultare uno dei numerosi gruppi fb attivi sul web

http://www.facebook.com/groups/107794465916112/
http://www.facebook.com/groups/107794465916112/#!/bomsa.boicottaomsa

partecipate al boicottaggio e diffondete questo testo

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

2 commenti

  • Continuo a ripetere:si faceva nel ’44 contro i nazifascisti,ora stiamo molto peggio con i nazibanchieri della Bilderberg Bank:occupare le fabbriche,impedire che portino via i macchinari altrimenti sabotarli:le macchine oggi hanno una tecnologia talmente avanzata e costosa che in Serbia la omsa se deve ricomprarle, cambia di certo idea:se poi vogliamo continuare a chiedere all’agente della cia Joe napolitano di intervenire…allora siamo ai torsoli,che se so’ mangiati anche la frutta…

  • Differenziare,moltiplicare le forme di lotta. Aggredire l’aggressore da ogni direzione. Qualsiasi pagliuzza conta. Anche solo strillare. Come fanno loro, che conducono una lotta instancabile, implacabile con ogni mezzo, a dismisura (preparano il terreno su cui battersi per decenni, decenni di assillante propaganda, di grida al lupo! al lupo! e poi, alla prima occasione colpiscono a morte). Noi non disponiamo di forza militare, né degli eserciti della corruzione; di cui si sono muniti in quantità esorbitanti, su questo piano siamo perdenti; ma su tutti gli altri aspetti della lotta di classe invece siamo pari o più forti. Dobbiamo solo scoprirla questa forza, non basta sia uno a scoprirla, né cento o mille e neppure i milioni. La consapevolezza della propria forza a un certo punto, tramite l’azione incessnte e paziente dei comunisti, attraverso le esperienze concrete e lo smascheramento dei riformisti,, deve diventare evidenza nei più e allora non basteranno tutte le armi del mondo a fermarci.
    Perciò, il sabotaggio, l’occupazione delle fabbriche, riempire le piazze, giusto; ma anche solo strillare. Non lasciare nulla di intentato contro i mostri che ci opprimono. Neppur un grammo della nostra energia, intelligenza, capacità. Ogni grammo che noi risparmieremo sarà un grammo in più per loro, pronti come sono a succhiare ogni energia residua.
    Esseri senza vergogna!, sono stati capaci a attaccarsi ai più deboli e bisognosi, alla povertà dei pensionati: zecche senza misericordia!

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