Breviario 12: «Il diaul»

di Mauro Antonio Miglieruolo

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Non crediate sia inutile una riflessione sui diavoli e sul “male” che li produce, male che a loro volta producono. In quanto scrittore di fantascienza (perdonate la presunzione) il tema mi intriga, ricade nello specifico ambito di competenza nel quale mi destreggio meglio che in altri. Non certo all’altezza di alcuni specialisti diavoleschi (diavoliferi?) quali quelli che sfoggiano le chiese, che di diavoli sono esperti: tanto esperti da arrivare a somigliare all’oggetto dei loro studi. È normale. Normale che per lunga frequentazione finiscano col subirne il fascino. Dai e dai, inventa un Bafometto oggi e un Satanasso domani, non solo le sembianze, ma persino i comportamenti finiscono con l’armonizzarsi. Gli studiosi dei diavoli (è questo il motivo per cui sarò particolarmente breve) finiscono con l’essere un po’ diavoli anche loro. Nei modi, nelle maniere, nelle scelte, nella severità con la quale trattano i loro simili.

Il mio ambito di competenza l’ho acquisito, per mia fortuna, non in seguito a studi specifici, ma in quanto normale essere umano, perseguitato e afflitto da costoro (i diavoli); genia la cui origine non so definire. Extraterrestri? Invasori spaziali? Quinte colonne russe? Screature degli abissi? O semplici illusioni? Evanescenze create ad hoc per giustificare e spiegare e attenuare quel che combiniamo su questa bella terra sulla quale la vita è resa sempre più ardua?

La verità è che diavoli veri e propri non esistono, sebbene a tutti gli effetti risultino essere presenti in permanenza tra noi. Non ci sono diavoli (diavoli con forcone, lingue serpentine e tanta voglia di menar le mani). Ci sono entità diavolesche che combinano tutto ciò che è caratteristico dei diavoli. Disastri, alluvioni, terremoti, guerre, colpi di stato e governi. Soprattutto governi. Governi a go-go. Ecco spiegato allora il perché giudico utile e profittevole parlarne. Per fissare con esattezza la questione, entrare nel merito, individuare i soggetti responsabili e neutralizzarli.

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Dicevo che non sono un esperto in materia. In compenso da ragazzo ho frequentato gli esperti in questione (o coloro che sostengono di esserlo). Ho anche letto un sacco di libri di fantascienza, la mia mente è aperta. Almeno in tema di diavoli ha una certa competenza.

Preciso: come me ce ne sono tanti. Tanti hanno subito sulla loro pelle cosa comporti essere in balia dei demoni. Purtroppo non tutti hanno acquisito la chiara percezione della loro pericolosa presenza. Chi sono, come si mimetizzano, le insidie che preparano.

Se le masse avessero acquisito tali consapevolezza, li avrebbero già da tempo estratti a forza dai loro antri luminosi (Lucifero) al trentesimo piano di grattacieli puntati verso l’infinito, conducendoli al cospetto del popolo e costretti a guardare in faccia gli effetti del loro malaffare.

Doppiopetto o meno, avrebbero dovuto comunque rispondere.

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Personalmente credo a ciò che qualcuno afferma sia la loro origine: invasori. Anzi, che lo sono stati. Gente di Capella o Andromeda O Alpha Centauri (quello che vi pare) che ci somigliavano e si sono fusi con la popolazione. Questo forse un diecimila anni fa circa. Sono arrivati cavalcando astronavi da battaglia datate di cannoni atomici e ipnoistruttori. Sono atterrati su questo bel pianeta, bello azzurro, pieno di buone cose e subito hanno deciso che faceva al caso loro. Miglior luogo dove stabilirsi, dopo milioni di anni luce consumati inutilmente, ebrei erranti del cosmo, non potevano trovare. Gli abitanti inoltre erano a uno stadio di inciviltà conveniente, soprattutto sul terreno tecnologico. Facile conquistarli, più facile ancora aggiogarli all’aratro della servitù.

Detta fatto scesero dalle astronavi, iniziarono a recintare, questo è mio, pure quest’altro è mio e quest’altro ancora me lo prendo perché così mi va. E se c’è qualcuno che eventualmente non fosse d’accordo, si faccia avanti. Gli farò subito immancabilmente il didietro.

Qualche pazzo obiettante deve pur esserci stato. Non uno, molti. Con le conseguenze che possiamo constatare. Conseguenze che hanno radicato nel conscio/inconscio della razza, terribili memorie di inaudite crudeltà. Dalle quali è nata poi questa singolare leggenda di demoni, inferi, muri di fuoco e fiamme e di torture eterne.

Allora e poi sempre, nei secoli dei secoli. Che applicavano e applicano. Infatti non hanno ancora smesso. Fame, pestilenze, guerre, dittature, serial killer a profusione; e governi tecnici.

Ma potrebbe anche essere, il che non cambierebbe molto, si tratti di una mutazione maligna tra le tribù dell’età del fuoco, una mutazione inavvertita (i poveretti non erano in grado) che allargandosi ha preso il sopravvento. E ora domina sugli uomini, sugli animali sulle piante. Diciamo pure che domina sugli uomini che dominano sugli animali e sulle piante.

Per riconoscerli dovete abbandonare le immagini che nei secoli loro stessi hanno diffuso. Depistaggi, non altro. I diavoli di cui ci parlano non sono altro che la vasta congerie di invasori/mutanti/demoni/profittatori il cui peso immane portiamo sulle nostre spalle. Non altro che la proiezione delle loro pessime intenzioni, riprodotte sullo schermo gigante della credulità popolare e rese credibili dalla necessità di sfuggire alle nerbate che piovevano da tutte le parti. Beh, sì, credo, come no che credo: Ma smettete di menare!

Perciò, niente odore di zolfo (se mai costosissimi profumi francesi), niente corna (roba di Vichinghi, piccoli pezzenti imitatori del male), pelle rosso fuoco nera abbrustolita (il tocco di realismo necessario), attrezzatura riproduttiva colossale (leva formidabile sull’inconscio di uomini e donne), coda serpentina (dotati davanti e dietro, questi demoni immaginari), toni insinuanti (da politicanti di professione) e roba simile. No, niente del genere.

Vi dirò io, approssimativamente come sono. Necessario ve lo dica. Altrimenti sarà impossibile combatterli. Difficilissimo arrivare a disfarsene. Non almeno finché un numero sufficiente di umani abbia capito come riconoscerli; e preso atto del pericolo che rappresentano, decidano di unirsi in una lotta indefettibile. La stessa lotta che, iniziata un secolo fa, conosce oggi un periodo di stanca; ma ricomincerà presto a causa degli infiniti calci in culo che i demoni mutanti invasori continuano a infliggere a tutti noi.

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Maddai, basta, al dunque, ecco cosa sono. Chi sono. Come sono.

Li riconoscerete subito. Dalla tracotanza. Dal portafogli pieno. Dai conti correnti esorbitanti. Dalla servitù e dai gorilla da cui si circondano. Vestiti di gessato, con bandana o senza, a volte da impiegati statali (tipo l’attuale primo ministro). Con una inaudita capacità di mentire. Pronti a insultarci, a sostenere che siamo sfaticati e che dodici ore di lavoro a 500 euro al mese sono esattamente quel che meritiamo.

Anche meno, meritiamo.

Non è vero. Meritiamo tutto, anche se ci contentiamo del poco che ci gettano con disprezzo in faccia. Noi, comunque, da millenni abituati alla penuria, ce la caveremmo lo stesso. Male, ma ce la caveremmo.

Ma mettiamo un po’ di loro a misurarsi con quel meno. E dopo i primi, tanti altri, tutti quanti in effetti. Anche a mille euro al mese. Siamo generosi (cosa che loro non sono). Anche a 1500 euro al mese, e solo otto ore di lavoro.

Vedreste allora, demoni o non demoni, come cambierebbe la musica!

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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