Ca di Balloni di Loiano: orribile a vedersi…

con smaltimenti abusivi alla faccia di chi abita lì, dei turisti e di Goethe

di Vito Totire (*)

Pare che la bonifica del sito di Monte Bibele – dopo l’asportazione dei cassonetti che funzionavano purtroppo da calamita di smaltimenti abusivi – sia riuscita. Vedremo se “tiene”; è rimasto qualcosa nella scarpata e si dovrà provvedere anche a quello. Lo pneumatico sotto uno dei cassonetti, sfuggito finora all’osservazione, è stato anch’esso asportato. Il cartello turistico/archeologico rimane vandalizzato e non è un bel vedere…

Non abbiamo gli stessi segnali positivi per Ca di Balloni; la stradina subito dopo i cassonetti che sono a lato di una pregevole colonna votiva, indica la vicina presenza di un castagneto secolare che… evidentemente va preservato. Il panorama è incantevole e si capisce bene come abbia impressionato favorevolmente Goethe se non fosse per alcune orride macchie grigie (cemento-amianto) visibili in lontananza che occorrerà velocemente cancellare.

Per tornare a Ca’ di Balloni, abbiamo riscontrato:

  1. due relitti di finestre, una accanto al cassonetto, l’altra nel prato;
  2. un televisore;
  3. una tanica con scritte inequivocabili (nafta, gasolio) per fortuna non piena ma con 2-3 dita di residui;
  4. un panno;
  5. qualche giorno fa c’era una bombola del gas!

Ora: alcuni di questi rifiuti evocano un comportamento semplicemente cialtronesco in quanto sarebbe facilissimo conferirli alla stazione ecologica poco distante. Per i residui liquidi (solventi, sottoprodotti petroliferi) la questione è criminale in quanto si tratta di rifiuti tossico-nocivi; “piccole quantità” ma sempre sostanze tossiche (peraltro vicinissimo ai cassonetti c’è un impianto tecnologico connesso alla rete dell’acqua “potabile”).

Questi smaltimenti abusivi vanno prevenuti e repressi; sappiamo che l’amministrazione comunale dispone di 4 apparati di videosorveglianza di cui tre rotti (in riparazione? da quando? torneranno agibili?).

Proponiamo sistemi di vigilanza mobili da collocare a rotazione e senza preavvertire nel territorio: le difficoltà relative alla privacy e ai costi sono presunte e comunque possiamo approfondire.

Proponiamo un rilancio e una nuova gestione della attività delle guardie ecologiche volontarie!

I cittadini di Loiano sono stanchi di questi comportamenti abusivi che ricadono (in quanto a rischi, danni ed oneri economici) sulla collettività degli onesti. Anche perché l’impunità stride con certe multe – pur formalmente ineccepibili – per divieti di sosta a che ha dimenticato di esporre il disco orario; ripetiamo “ineccepibili” ma quel che disturba è la discrepanza fra sanzioni e comportamenti.

La comunità locale vuole risposte concrete dalla amministrazione comunale. Non basta manifestare l’intenzione di intitolare una strada al grande sindaco ecologista Arnaldo Naldi: per onorare la memoria di Naldi ci vogliono anche gesti concreti.

Non basta dichiarare Loiano zona disagiata (anche in questo caso condividiamo) nella speranza che ciò sia sufficiente per difendere l’ospedale. LA SALUTE SI DIFENDE ANCHE E SOPRATTUTTO FACENDO PREVENZIONE.

Loiano, 25.5.2017

(*) Vito Totire è portavoce del circolo “Chico” Mendes e di AEA, l’associazione esposti amianto e rischi per la salute. LE FOTOGRAFIE QUI SOPRA SONO STATE SCATTATE DA LUI.

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