Cannabis: pesanti condanne a Barcellona
Una nota di Enrico Fletzer, presidente di ENCOD, Coalizione europea per politiche giuste ed efficaci sulle droghe (*)
La MACA è un cannabis social club di Barcellona senza scopo di lucro i cui associati sono stati recentemente condannati a pesanti pene detentive e pecuniarie. Com’è noto il possesso la coltivazione e il consumo di canapa in luoghi privati è legale in Spagna ma le associazioni non profit che costituiscono la rete dell’associazionismo cannabis sono spesso tartassate a causa dell’attuale vuoto legislativo, nonostante le numerose richieste provenienti dalle amministrazioni locali e dalla società civile. Oltre che da parte di Podemos e delle Regioni autonome.
«La MACA é stato uno dei primi Cannabis Social Club della Catalogna e una associazione pioniera per l’offerta di un servizio di sostegno terapeutico da parte del dottor Joan Parés. La MACA é una associazione dedicata al miglioramento della società, composta di persone coinvolte in un progetto di lotta politica per la difesa dei diritti dei consumatori di cannabis. La MACA fa parte di CatFAC, ConFAC, REMA ed ENCOD e tra le altre del Consiglio delle Associazioni di Barcellona, del Consiglio giovanile, del Consiglio di quartiere e del gruppo di lavoro sulle dipendenze del Consiglio comunale di Barcellona e del Comitato delle ONG di Vienna. E’ una associazione che si dedica a migliorare le condizioni delle persone che vivono nel loro quartiere,che si preoccupano dell’ambiente, che partecipano attivamente alla comunità che li circonda. In breve, lavorando instancabilmente per la coesistenza tra i cittadini.
La MACA è composta di gente come te, di uomini, donne, padri, madri, lavoratori, studenti, disoccupati, disoccupati, pensionati e operatori sociale… attivisti che vogliono far sentire la loro voce per dare visibilità ai consumatori di cannabis. Per una società che si coalizzi per creare cambiamento e fornisca alternative al pugno di ferro che continua ad affogarci di ipocrisie e con sistemi di controllo basati su postulati ideologici e non sulla evidenza scientifica.
Oggi dobbiamo denunciare più che mai un serio attacco ai nostri diritti. I sei compagni di lotta della MACA sono stati condannati a un totale di 31 anni di prigione e a multe altissime per aver lavorato per il benessere di tutti. Per aver combattuto attivamente contro il traffico delle droghe, le mafie e per aver procurato salute e sicurezza.
Non siamo dei criminali.
La sentenza che denunciamo oggi viola tutti i nostri diritti a un giusto processo ed è chiaramente sproporzionata ed anacronistica. Non prende in considerazione il nostro lavoro come associazione, né le testimonianze presentate e neppure la difesa. La giustizia non è giusta se non è legittima e perde la legittimità quando non contempla le particolarità del caso specifico e il contesto sociale.
Il colpo è stato molto duro. Ma non ci fermeranno. Noi faremo ricorso alla Corte Suprema. E chiederemo ai responsabili della politica di attivare la necessaria regolamentazione in Spagna per dare una risposta politica a una realtà politica che permette la depenalizzazione e dovrebbe essere una sfida per l’intera società.
Molte comunità autonome e Consigli comunali hanno già voluto fare un passo in avanti per risolvere una situazione che comporta tanti alti costi, sia per la amministrazione che per noi, rovinando le nostre scelte di vita. Ma la competenza è dello Stato: per questo noi chiediamo che faccia uso della sua competenza. Mettendo fine al mercato illecito. Con il riconoscimento dei nostri diritti assumendo come la salute pubblica è anche la nostra salute.
Ringraziamo tutte quelle entità, persone e compagnie che ci hanno sostenuto. In particolare vogliamo ringraziare gli associati, che con il loro coraggio, fedeltà e impegno hanno portato avanti questo progetto: senza di loro niente di tutto questo sarebbe stato possibile. Oggi noi abbiamo più che mai bisogno di voi. Loro vogliono eliminarci e mantenere i privilegi di un sistema criminale e proibizionista che è stato già riconosciuto come obsoleto a livello internazionale.
«Possono tagliare tutti i fiori – di cannabis – ma non possono fermare la primavera», di questo siamo convinti.
Proprio ora abbiamo ancora più bisogno di voi perché la lotta, che deve continuare, non travolga i sogni e le realtà delle persone come te. Non possiamo permetterlo.
Il futuro sta nella regolazione della cannabis ma non possiamo arrivarci senza i partner che ci hanno aiutato a conquistarla.
Tutti e tutte con La MACA.
Tutti e tutte per la libertà.
Per info lamacabcn@gmail.com
+34 678 11 36 13
L’IMMAGINE – scelta dalla “bottega” – è ripresa da beleafmagazine.it