«Carichi residuali di migranti»
di Daniela Pia
Su quanto sta accadendo oggi sulla pelle dei migranti vorrei, in questa riflessione, partire dal presente assunto:
«Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;
Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo;
Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione;
Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di
promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;
Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;
Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni; L’ASSEMBLEA GENERALE proclama la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni».
E’ il Preambolo alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.
Non sto qui a ricordare l’articolo 10 della nostra Costituzione alla quale chiunque potrà accedere, per rinfrescare la nostra labile memoria.
Voglio invece parlare dell’educazione civica, che nella scuola pubblica si insegna partendo dalla tutela dei diritti umani.
Vivo da qualche giorno un senso di grande smarrimento per quanto avviene nel nostro mare ormai “mortum” e mi chiedo come si possa pretendere che passi il messaggio di rispetto per l’essere umano che la scuola cerca di veicolare ogni giorno – in classi sempre più multietniche – con le attuali scelte governative.
Un governo che sta decidendo, scientemente e proditoriamente, di voltare le spalle all’abisso che i migranti vivono, imprigionati nelle navi gestite da Medici Senza Frontiere, SOS Mediterranée e SOS Humanity, che sono in mare da più di 10 giorni. Un governo che applica il concetto di «carico residuale e sbarco selettivo» a persone in difficoltà: terminologia che mi fa orrore e sento inaccettabile non solo perché contraria a princìpi di umanità e a regole internazionali ma perché parla anche di tanti ragazzi e ragazze che oggi sono miei studenti/esse, quelli con la pelle nera che mi sono davanti tutti i giorni: carne viva, dolore, carceri libiche e privazioni che non posso ignorare e che questi signori/e del governo oggi certamente avrebbero etichettato «carico residuale».
Credo che la scuola italiana dovrebbe prendere posizione rispetto a quanto sta accadendo: come insegnanti non possiamo fingere che riguardi qualcun altro o saremo costretti a fissare lo sguardo sul fondo delle nostre coscienze, come accade a chi solca il Mediterraneo sui barconi e si perde fissando il buio della notte in un mare chiuso e respingente come è diventato il Mediterraneo.
Possiamo scegliere se cercare di avanzare sul margine di quell’abisso «cui sempre camminiamo a lato» (Eliot, 1959); sprofondarci chinando il capo, chiudendo mente e occhi, nella consapevolezza che, come scriveva Tahar Ben Jelloun «Non si torna mai da così lontano come da sé stessi» e qualche volta non si torna affatto. E lontani da noi stessi andiamo se continueremo ad aumentare gli stanziamenti italiani alla Guardia Costiera libica, con cifre incredibili – che chiunque potrà trovare in rete – al costo di un intollerabile numero di vittime e nonostante siano oramai ben note le modalità di intervento della suddetta Guardia Costiera libica, oltretutto finanziando di fatto chi sul traffico umano lucra.
Si predica bene e si razzola male quando un governo pretende che nella scuola si insegnino i Diritti Umani senza preoccuparsi del destino dei migranti, fra cui donne e bambini, previo «carico residuale e sbarco selettivo»: persone che una volta respinte e rientrate nel Paese nord-africano sono destinate a essere vittime di abusi e torture sistematiche – le stesse, se non peggiori, dalle quali stavano scappando – finendo nei centri di detenzione ufficiali e in altri luoghi di prigionia clandestini, dai quali la Guardia Costiera libica, chiaramente coinvolta nel traffico di esseri umani, trae profitto.
Mentre scrivo davanti a me ho il volto sorridente di Malik, Adama e Ariel: mi porto dentro le loro storie, la forza che li contraddistingue, il desiderio di imparare, di costruirsi un futuro migliore e sento che sono stati e sono un bene prezioso, una risorsa UMANA, che mai avrei pensato di sentir definire «carico residuale». Questo mi pare sia uno di quei “peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio”, quel Dio che tanti soprattutto in questo governo imbracciano come un’arma contro i più fragili, dimentichi di quanto Gesù disse ai suoi discepoli: «Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato». Anch’essi allora risponderanno: «Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?». Allora egli risponderà loro: «In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me… E se ne andranno: questi al supplizio eterno».
Da partecipante. Nel porto di Catania e’ in atto, gia’ dalla notte tra sabato e domenica un presidio permanente degli antirazzisti e dei solidali democratici che richiamano i principi fondativi enunciati nella nostra Costituzione.
Le questioni in essere sono ormai ben note , in questi ultimi tre giorni ne parlano sempre tutti i Tg – collegati con il porto di. Catania – , nei telegionali; i principali organi di informazione divulgano , ciascheduno, le proprie certezze. Certo la ” carne ” altrui, specie dei naufraghi che rappresentano l’ emblema massimo della sofferenza umana ( poi, a fine serata, al termine delle esternazioni aspetta sempre un caldo / comodo letto) , e’ sempre piu’ fresca.
Nel merito della questione non aggiungo nulla di particolare, Tutti, i buoni volenterosi democratici, antirazzisti e antifascisti, sono nelle condizioni di ben comprendere.
Ieri pomeriggio, fino a sera tarda , al molo di levante, dove e’ ancorata la Geo Barens di Medici Senza Frontiere, nel contesto del presidio permanente, nell’ area dove si trova la nave, a meno di cento metri, si e’ svolta una consistente manifestazione di solidarieta’. Hanno partecipato in diverse centinaia, moltissimi iragazzi e le ragazze ( quelli veri, non quelli blaterati in maniera finta -che poi sono adulti – in tanti eventi tv…dalla serie ” la distorsione del linguaggio e della realta’ si intrufola lentamente, sempre).
Domani, mercoledi’ manifestazione al porto della CGIL siciliana.
Sabato corteo regionale in citta’ , ultimera’ al porto .
La democrazia costituzionale, conquistata in quei di’ dell’ aprile 45, resiste.
Un dato e’ ben chiaro: la selezione gia’ stata fatta con le famigerate leggi razziali……..e con l’ inoltro ai lager della morte.
Ma perché,Io dico…quanta ingiustizia…speriamo che le manifestazione che si sono fatte e quelle che si faranno,intereniscono i cuori dei grandi della politica,sembra che a posto del cuore hanno una pietra…
Grazie per la preziosa testimonianza
Come ormai noto alla fine hanno vinto la vita dei naufraghi migranti , la dignita’ gioiosa, inizialmente forte sdegno, della mobilitazione ( si puo’ dire popolare, data l’ entita’, in centinaia e centinaia convenuti al porto nelle 72 ore di presenza quasi sempre continue) e l’ entusiasmo civile e democratico dei tantissimi giovani ( a centinaia, ragazze e ragazzi studenti di scuole medie superiori cittadine) che hanno partecipato al presidio iniziato sabato notte.
Ieri sera alle venti circa e’ iniziata la liberazione dei sofferenti che finalmente sono riusciti a liberarsi dalle prove di ” selezione umana”.
Grande entusiasmo ieri sera al porto .
Riguardo il dramma dell’emigrazione, oggi come ieri
LU TRENU DI LU SULI ( IL treno del sole)
Il dramma della moglie e dei figli bambini di Turi SCordo di Mazzarino (Cl)
morto in miniera in Belgio.
* parole del sommo poeta siciliano Ignazio Buttitta
* canta Nonò Salamone
VIDEO
http://www.culturasiciliana.it/51-cantastorie/salamone-nono/314-lu-trenu-di-lu-suli
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RAPPORTO MIGRANTES 2022 ( presentato ieri, 8 novembre 2022)
” Si era soliti affermare che l’Italia da paese di emigrazione si è trasformato negli anni in paese di immigrazione: questa frase non è mai stata vera e, a maggior ragione, non lo è adesso perché smentita dai dati e dai fatti. Dall’Italia non si è mai smesso di partire e negli ultimi difficili anni di […]”
https://www.migrantes.it/rapporto-italiani-nel-mondo-migrantes-mobilita-italiana-convivere-e-resistere-nellepoca-delle-emergenze-globali/
alla fine si possono leggere le tre aree di ricerca principali.
RIM 2022 Programma 8 novembre 2022
RIM 2022 Sintesi integrale
RIM 2022 Allegati statistici
SABATO 12 novembre CATANIA MANIFESTAZIONE REGIONALE PER I PORTI APERTI
Vittoria! tutte le migranti e tutti i migranti sono scesi dalle navi
Fermiamo i crimini contro l’umanità,
Non le navi umanitarie
Porto di Catania, due navi, cariche di naufraghi, bloccate per troppo tempo al largo delle coste italiane, sono arrivate con centinaia di persone stremate e in pessime condizioni nella nostra città. Invece di fare scendere tutti i naufraghi e dare loro soccorso medico e psicologico ( visto che si tratta di persone fuggite da guerra e miseria, sottoposte a torture e vessazioni nei lager libici) il governo italiano ha scelto di selezionare, con un metodo che ricorda incubi del passato, chi fare sbarcare e chi no .
La mobilitazione continua di centinaia di antirazziste/i catanesi, tantissimi i giovani, che da domenica scorsa hanno indetto un presidio permanente di fronte alle navi umanitarie, ha contribuito a costringere il governo Meloni a cambiare idea, martedì tutte le migranti e tutti i migranti sono scesi dalle navi. L’Italia è fra i Paesi in Europa che accoglie un numero molto ridotto di migranti, li costringe in centri di accoglienza/detenzione dove spesso vengono negati i diritti più elementari favorendo così sfruttamento e lavoro nero.
I naufraghi, come prescrive la legge del mare e il diritto internazionale, devono essere accolti nel porto sicuro più vicino. Non c’è nessuna invasione nei nostri territori, non dobbiamo difenderci da nessuno, se non dall’ennesimo governo che produce caro vita, caro bollette, precarietà e disoccupazione.
La Sicilia, terra di migranti, ieri e oggi, deve pretendere un cambio di rotta, gettiamo a mare le basi militari (Sigonella, Muos, Augusta…), investiamo nelle politiche di accoglienza e inclusione; in tutta Europa ci si è mobilitati contro il rinnovo del vergognoso memorandum con la Libia (che ha legalizzato le torture e le violenze sessiste contro i migranti e le migranti nei lager e arma e finanzia i respingimenti tramite la criminale guardia costiera libica), appena firmato dal governo della destra, in continuità con quanto nel febbraio 2017 realizzato da Gentiloni e Minniti (centrosinistra). Noi abbiamo un solo obiettivo: una vita dignitosa per chi vive e per chi arriva in Sicilia; la libertà di circolazione ed il diritto di soggiorno devono essere un diritto universale.
La storia siciliana ce l’ha insegnato: Emigrare non è reato!
SABATO 12 NOVEMBRE MANIFESTAZIONE REGIONALE
ORE 16,00 PARTENZA DAL PORTO DI CATANIA
ANTIRAZZISTEE ANTIRAZZISTI CATANESI
Hanno aderito: Arci, Centro Astalli, Centro Koros ,Cobas, Comitato NoMuos/NoSigonella, Comunità di Sant’Egidio, Comunità palestinese-Ct, Fondazione Fava, La Città Felice, Lhive diritti e prevenzione, Non una di meno-Ct, Rete Antirazzista Catanese, rete La Ragna-Tela, rete Restiamoumani-Incontriamoci, Spazi Sociali-Ct, Sunia Ct, Sunia Sicilia, Manifesta, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e giovani comunisti-Ct, Sinistra Anticapitalista, Antudo
Da MSF: https://www.facebook.com/msf.italiano/videos/628825038989452
Da SOS Humanity: https://www.facebook.com/soshumanity.de/posts/pfbid0QgUQhLeKrecQAFoEPcePab9iHkeYzAxPh8VNTNxAGZUgabzvjxsvaTq1Mxc6RhVXl
da radio onda d’urto sull’ Ocean Viking: https://www.facebook.com/radiondadurto/posts/pfbid02RTghi2CrmfMbN7nwusfwT9nynZs6VUMS7WxRGaSGdFLXjTLMeNVPd37hZMAuxo3a
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/11/10/per-piantedosi-le-navi-ong-sono-un-fattore-di-attrazione-per-i-migranti-ma-solo-uno-su-dieci-arriva-in-italia-cosi-e-cresce-la-rotta-tunisina/6865704/?fbclid=IwAR046207IkZA93PjzJ0xVeBQyXxqCdR-uuqRgPOkTMnGI35dDLuUXbt8mbk
https://ilmanifesto.it/tutti-a-terra-e-al-porto-di-catania-esplode-la-gioia?fbclid=IwAR3ixtEpq66u_KyP8p2vx9raZEo5pihIfxuQWKHRhn4wKSn5-rmoscs6D7A
VEDI
comune-info.net/il-respingimento-collettivo/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=Il+fronte+del+porto
di Fulvio Vassallo Paleologo
comune-info.net/kerem-e-lidentita-giuridica/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=Il+fronte+del+porto
di Rossella Marvulli
comune-info.net/il-fronte-del-porto/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=Il+fronte+del+porto
di Filippo Miraglia
e http://www.storieenotizie.com/2022/11/lo-specchietto-migrante-per-le-allodole.html
di Alessandro Ghebreigziabiher
FOTO sulla manifestazioni di oggi pomeriggio a Catania: porti aperti .
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02nM9uTvQ6hAwHvj1fCzJB54BuuiaGEJHJ8QMkvkY8dFxEHpRi9BfxqF2v8PaX242zl&id=100071225353718&eav=AfaNhPUzoneXg_MiyLPreEKH4y7ef6iuMRj_XoZhOSokJGOvmIg0dTIc2zv9pBWHg5U&m_entstream_source=timeline&paipv=0