Carla Voltolina: donna libera (non «moglie di»)

di Daniela Pia

Carla Voltolina è stata una donna che della discrezione, della competenza e dell’azione ha fatto la cifra identificativa di una vita.

Nata a Torino  il 14 giugno 1921, fu staffetta partigiana prima in Piemonte e poi nelle Marche; arrestata dalle SS riuscì a evadere con la collaborazione di un medico. Giunta a Roma, divenne nuovamente attiva, tanto che per i suoi meriti fu anche decorata con la Croce di Guerra. 

A Milano incontrò per la prima volta Sandro Pertini con il quale visse due anni per poi sposarlo l’8 giugno 1946 con il solo rito civile.

Quando Pertini fu eletto presidente della Repubblica scelse di vivere in una mansarda di soli 35 metri quadri vicino a Fontana di Trevi; che non amasse il ruolo di first lady fu chiaro quando affermò «Non ho nessuna intenzione di seguirlo al Quirinale bardata come una Madonna» e «Il mio Quirinale è una stanza di ospedale con persone che soffrono». 

Non aveva scorta nè auto blu, girava col marito per le strade di Roma in una cinquecento con gli sportelli anti vento e ne era orgogliosa, come era gelosa della sua indipendenza. Fu giornalista e sue sono alcune inchieste come quella con la senatrice socialista Merlin sulla prostituzione in Italia dalla quale emerse il libro Lettere dalle case chiuse. A 51 anni, riprese caparbiamente gli studi e si laureò in Scienze politiche per conseguire poi una seconda laurea in Scienze sociali.

Sempre impegnata nel volontariato prestò servizio presso il Servizio farmaco-dipendenza e alcolismo del Policlinico Gemelli di Roma e nel Servizio diagnosi e cura psichiatrica a Firenze, dove fu anche psicoterapeuta volontaria, come a Prato. 

La sua storia è un esempio di donna intellettualmente indipendente ed eticamente impegnata dalla quale abbiamo, ancora oggi, tanto da imparare: un modello di emancipazione femminile da ricordare. Scomparve il 6 dicembre 2005, le sue ceneri riposano accanto al marito nel cimitero di Stella.

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

Daniela Pia
Sarda sono, fatta di pagine e di penna. Insegno e imparo. Cammino all' alba, in campagna, in compagnia di cani randagi. Ho superato le cinquanta primavere. Veglio e ora, come diceva Pavese :"In sostanza chiedo un letargo, un anestetico, la certezza di essere ben nascosto. Non chiedo la pace nel mondo, chiedo la mia".

2 commenti

  • Daniela Campiotti

    Bella questa presentazione di Carla , Aggiungo solo che durante la guerra è vissuta per un periodo a Milano e ha contribuito alla Resistenza impegnandosi con le donne che lavoravano alla CGE di Via Bergognone . Esiste un piccolo libro “Io amavo il mare, lui la montagna” ed Arcipelago 2015 a cura di Stefano Rolando, in cui si parla di lei
    Daniela Campiotti

  • Antonella Braga

    Grazie di aver ricordato Carla Voltolina, una donna libera e coraggiosa che vale davvero la pena ricordare. La partecipazione di Carla alla Resistenza fu divisa fra Roma (dove partecipò al gruppo di giovani socialisti raccolti intorno a Eugenio Colorni), le Marche (a Visso, dove fu catturata e rischiò di essere fucilata) e poi a Milano. Incontrò Pertini prima di giungere a Milano, perché proprio a lei fu affidato il compito di accompagnarlo da Torino a Milano al suo arrivo nel Nord Italia.
    Nel 2018 , con Luisa Steiner, abbiamo dedicato a Carla Voltolina un volume biografico della collana “Novecentodonne” (Milano, Unicopli, 350 pp., ill.), che riporta anche alcuni suoi scritti.
    All’inizio di quest’anno, grazie all’iniziativa dell’associazione Topografica femminile, al suo nome è stata intitolata un’area verde nel Comune di Firenze, dove si laureò presso l’Istituto “Cesare Alfieri” e dove lavorò come “psicologa volontaria” dopo aver ottenuto la specializzazione in Psicologia all’Università di Torino.

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