Casalecchio: ulteriore cemento-amianto alla ex-Norma?

di Vito Totire (*)

Al signor Sindaco di Casalecchio di Reno

Ad Ausl, Arpa e Prefettura di Bologna

Un paio di anni fa in piena pandemia suggerimmo un intervento radicale sul cemento-amianto della ex-Norma. Si preferì assecondare l’ipotesi che comportava un risparmio immediato ma comportava il differimento del problema nel tempo. Questo sulla base di una “valutazione del rischio” statica e non dinamica. Bene inteso: formalmente “si può” incapsulare piuttosto che bonificare integralmente ma a 30 anni dalla legge 257-1992 bisognerebbe velocizzare le bonifiche. Eventi sismici anche lievi o eventi meteoclimatici di media gravità rischiano di “spazzare via” in lavoro di incapsulamento.

Bisognerebbe monitorare e valutare se le acque piovane che dilavano le coperture “incapsulate” evidenzino il rilascio di fibre ma temiamo che questo monitoraggio non lo stia facendo nessuno.

Succede però che i cittadini residenti individuino ulteriori presenze “sospette” di cemento-amianto.

Siamo ridotti ad andare avanti “alla giornata” in una condizione che rischia di diventare – in parte è già – ansiogena per la cittadinanza. Facciamo un esempio: un paio di anni fa a Bologna in via Sigonio viene “avvistata” una tettoia (mercatino rionale) molto somigliante al cemento-amianto; questo allarmò alcuni cittadini e dopo qualche tempo venne reso pubblico che si trattava di fibro-cemento senza amianto.

Conclusione:

  1. il sindaco di Casalecchio dovrebbe immediatamente informare i cittadini della area ex-Norma sulla natura delle “nuove” coperture avvistate
  2. per evitare però il “giorno per giorno”e la corsa al singolo manufatto ancora una volta invitiamo il sindaco ad adottare una ordinanza finalizzata al censimento del cemento-amianto presente nel territorio (compreso quello delle tubazioni interrate) attraverso l’obbligo dell’autonotifica da parte del gestore dell’immobile o della tubazione; OLTRETUTTO LA RISOLUZIONE DELLA UE dell’ottobre 2021 invita a bonificare le reti acquedottistiche in cemento-amianto mentre la Regione E-R dice di essere impegnata nel censirle (cfr seminario Bologna 2/3/2022).
  3. l’ordinanza è facile: basta prendere a modello quella di San Lazzaro di Savena del 2010 (alla cui genesi modestamente abbiamo collaborato); il risultato sarebbe: i cittadini hanno accesso alla mappa del cemento-amianto residuo nel territorio messa on-line (!) e sono informati del rischio (se c’è)
  4. siamo consapevoli che il ritardo nell’adozione del provvedimento che caldeggiamo da decenni non sia colpa dei sindaci ma incentivato e voluto dalla Regione ma i sindaci hanno facoltà di agire le proprie capacità critiche e soprattutto hanno l’obbligo di farlo alla luce del loro ruolo di autorità sanitaria locale.

Auspichiamo dunque che agli abitanti venga data immediatamente risposta su quanto individuato visivamente nell’area ex-Norma e sul monitoraggio dell’amianto “incapsulato”.

Auspichiamo che il Sindaco adotti l’ordinanza per il censimento a costo zero ma con effetti positivi per la salute e l’ambiente ma anche per il clima di allarme psicosociale che il rischio amianto evoca in tutta Italia; a Casalecchio l’amianto (“importato” dall’OGR per esempio) ha già mietuto vittime umane.

I sindaci lamentano tutti i giorni ristrettezze economiche però questa ordinanza ha costo zero e presumiamo vedrebbe concorde tutto il Consiglio comunale: si può fare in una settimana.

(*) Vito Totire è portavoce di AEA, l’Associazione Esposti Amianto e rischi per la salute

Redazione
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Un commento

  • Francesco Masala

    scrive Medicina Democratica:

    “Amianto e mesotelioma: tutti innocenti?”

    COMUNICATO STAMPA

    Il dramma dei morti di amianto in Italia e dei processi assolutori e infiniti al convegno nazionale di Roma, venerdì 13 maggio 2022, al Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, del Senato della Repubblica: “4.400 morti per amianto in Italia all’anno chiedono giustizia!

    La tragedia “invisibile” e oscurata delle vittime di amianto in Italia e dei processi assolutori e infiniti saranno al centro del convegno nazionale “Amianto e Mesotelioma: tutti innocenti? – Aspetti biologici ed epidemiologici dell’esposizione ad amianto e conseguenze giuridiche”, che si terrà a Roma, venerdì 13 maggio 2022, nella Sala Capitolare Presso il Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra Minerva del Senato della Repubblica (Piazza della Minerva 38 – Roma).

    L’iniziativa è promossa dalla senatrice PD Tatjana Rojc in collaborazione con le associazioni impegnate da anni nella lotta per i diritti delle vittime di amianto e per il riconoscimento delle responsabilità civili e penali, che ne hanno curato l’organizzazione: AIEA, AFEVA, AICA, ARASIS, Federazione Nazionale Pro Natura, Gruppo Aiuto Mesotelioma, ISDE, Legambiente, Medicina Democratica e dalla rivista Epidemiologia & Prevenzione.

    Il convegno, con inizio alle ore 10, dopo l’introduzione della senatrice Tatjana Rojc, si svilupperà in due sessioni: una mattutina su “Il Consensus biologico ed epidemiologico consolidato”, ed una pomeridiana, con inizio alle ore 14, su “Le evidenze scientifiche delle malattie da amianto nelle aule di giustizia”.

    La giornata prevede la partecipazione di autorevoli personalità nel campo scientifico e giuridico, a livello nazionale e internazionale, e gli interventi dei rappresentanti delle associazioni, spesso impegnate come parti civili riconosciute negli oltre 40 procedimenti giudiziari tuttora in corso da un capo all’altro del nostro Paese per inquinamento e morti/malattie da amianto, come, ad esempio, nei processi di Novara, Eternit-bis di Casale Monferrato), Trieste/Monfalcone Fincantieri, Avellino Isochimica, Taranto/Lecce, Italsider, ILVA.

    Fra i numerosi autorevoli studiosi invitati, sono previsti interventi di Francesco Barone Adesi dell’Associazione Italiana di Epidemiologia; Daniele Mandrioli Direttore del Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni Istituto Ramazzini, l’ex Senatore e Magistrato Felice Casson. Hanno dato adesione con interventi video l’avvocata olandese Yvonne Waterman dell’European Asbestos Forum, e la sociologa francese Annie Thébaud-Mony ex direttrice del Groupement d’Intérêt Scientifique sur les Cancers d’Origine Professionnelle all’Università di Parigi.

    “È sconcertante, oltre che doloroso constatare che su 35 processi ci siano state soltanto 8 condanne, per altro lievi e ben 27 assoluzioni!”, ha dichiarato Edoardo Bai, epidemiologo, rappresentante di ISDE e Legambiente. “Le 4.400 vittime di malattie provocate dall’amianto in Italia, di cui 1.600 circa per mesotelioma sono una tragedia che non è più possibile ignorare o peggio, cancellare facendo ricorso a escamotage pseudo scientifici e giuridici, primo fra tutti la presunta impossibilità di individuare l’esatto momento di insorgenza della malattia e quindi le relative responsabilità aziendali. Ci auguriamo che il convegno contribuisca a fare chiarezza su questioni cruciali come questa e ad avviare un percorso di giustizia per i nostri “morti senza riposo”.

    Il convegno sarà videoregistrato e visibile in diretta streaming al link https://webtv.senato.it e sul canale Youtube del Senato Italiano https://www.youtube.com/user/SenatoItaliano.

    Sarà anche possibile collegarsi per interagire mediante collegamento remoto sulla piattaforma Google Meet link MEET.GOOGLE.COM/MRK-TTZX-OVX. Info e accrediti: enzoferrara@serenoregis.org

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