Caschi rosa

di Maria G. Di Rienzo

“Noi siamo uomini diversi” chiariscono all’inizio di tutte le interviste Freddy Calderón e Damián Valencia, entrambi ecuadoriani e 18enni. Infatti hanno creato una rete chiamata “Caschi Rosa” che si propone di combattere il machismo e la violenza di genere a esso correlata. L’idea di creare un movimento è venuta a loro e altri adolescenti dopo la partecipazione a un programma antiviolenza dell’ong “Cittadini in azione per la democrazia e lo sviluppo”. Freddy spiega: “La domanda che ci ha condotti a fondare i Caschi Rosa era: Dobbiamo davvero maltrattare le donne per essere uomini? E la risposta è stata: Niente affatto”.

I Caschi Rosa, che si definiscono “neomascolini”, hanno creato un manuale che oltre a disegnare un diverso approccio alla mascolinità, suggerisce più di 30 azioni tese a far cessare la violenza nella società, nelle relazioni, in famiglia e nei gruppi di amici. I Caschi Rosa, alcuni dei quali non hanno più di 15 anni, si fanno carico di presentare il manuale nelle scuole e nelle strade, ovunque li si voglia ascoltare. Il 12/13 agosto scorsi hanno per esempio partecipato al 9° Festival della Musica Indipendente “QuitoFest”, salendo sul palco assieme alla prima (e per ora unica) metal band ecuadoriana interamente formata da donne, Onirica.

L’Agenzia Donne delle Nazioni Unite ha pubblicamente espresso il suo sostegno ai Caschi Rosa e li sta aiutando ad organizzare seminari in tutte le province dell’Ecuador. Ce n’è particolarmente bisogno, spiegano, in un Paese in cui comportamenti sciovinisti e violenti hanno larga diffusione, e un bambino su quattro è testimone di atti di violenza nella propria stessa casa.

Rocío Rosero, presidente dell’ong “Cittadini in azione per la democrazia e lo sviluppo”, sottolinea che per alcuni dei giovanissimi uomini coinvolti nella rete la violenza è cosa quotidiana e familiare: “Per i Caschi Rosa, il terreno di lotta più difficile sono proprio le loro case”. Freddy è d’accordo: “Per la mia famiglia sono matto, mi dicono che sono troppo giovane per capire come va la vita. Ma i giovani sono ricettivi al nostro messaggio di cambiamento. Facciamo tutto il possibile per spiegare loro che le ragazze devono essere rispettate e non trattate come oggetti sessuali. E i ragazzi cambiano, cambiano moltissimo”.

Dal lato personale, inoltre, Freddy e Damián hanno un mucchio di nuove amiche: alle ragazze il loro approccio piace e forniscono entusiastico sostegno alle loro iniziative. Richiesti di spiegare come si vedono in futuro, i due Caschi Rosa rispondono all’unisono: “Grandi attivisti che cambiano il mondo”.

P. S. Per saperne di più, potete dare un’occhiata al sito http://www.saynotoviolence.org/

o guardare il video (in spagnolo) http://www.youtube.com/watch?v=oxnz-RaNchQ

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