Caso Hasib: la “pancia” del popolo e…
…quel dislivello tra piano terra e finestra.
redazione Diogene
“Er Barone”, nome con cui è conosciuto il proprietario di un bar di Primavalle, intervistato dal Corriere della Sera, dichiara “Sarei dovuto andare giusto quella sera, proprio per parlare con Hasib e dirgli di farla finita una volta per tutte, di smetterla con i suoi atteggiamenti molesti verso le donne del quartiere” (…).
Paolo Soldani, 53 anni, è il gestore di un bar storico di Primavalle. Conosce bene Erika, la sorella minore di Hasib: “Viene spesso al bar, – dice – è una ragazza brava, pulita, molto legata al fratello”. La sera del 24 luglio scorso, poche ore prima della tragedia, “Er Barone” (è l’appellativo di Soldani) avrebbe dovuto fare visita alla famiglia Omerovic. “Sì, dovevo andare a casa loro, in via Gerolamo Aleandro. – racconta – Sarei dovuto andare giusto quella sera, proprio per parlare con Hasib e dirgli di farla finita una volta per tutte, di smetterla con i suoi atteggiamenti molesti verso le donne del quartiere”.
La faccenda rischiava di degenerare perché “gli episodi ormai si ripetevano: qualche sera prima, finito il karaoke qui da noi in piazza Capecelatro, tre ragazze erano rientrate impauritissime nel bar dicendo che Hasib le aveva importunate per strada. – continua Soldani – Lui aveva delle foto pornografiche sul cellulare e le mostrava alle donne che incontrava, qualche volta si toccava pure. Insomma era diventato un problema. E poi il giorno prima, il 24 luglio, c’era stato quel post…”.
Soldani ne è certo: “Io non ho mai avuto un grande rapporto con le guardie, ma sono certo che gli agenti non l’hanno buttato di sotto, secondo me Hasib si è lanciato dalla finestra per sfuggirgli. Loro erano andati lì senza mandato, probabilmente per dirgli le stesse cose che avrei detto io. Un po’ come facevano un tempo i poliziotti di quartiere. – conclude Soldani – Ma lui si è buttato perché aveva la coscienza sporca. Come si dice: Male non fare, paura non avere‘”.
In effetti, i rapporti del Barone con quelle che chiama “le guardie” non sono stati precisamente amichevoli, essendo stato coinvolto nell’inchiesta sulle attività romane della la potente cosca della ‘Ndrangheta calabrese facente capo al boss Vincenzo Alvaro ma, in quel caso, si trattava degli investigatori della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia, non di quei “poliziotti di quartiere” che lui sembra rimpiangere.
La secca opinione del Barone non sembra molto condivisa nel quartiere. Molte persone, intervistate da giornali ed emittenti radiofoniche e televisive, dichiarano che Hasib non era affatto un molestatore ma, anzi, una persona gentile, nonostante i suoi problemi di comunicazione. Inoltre, girando per il quartiere, si apprende che in molti sono convinti che la squadretta di agenti volesse solo “dare una lezione” ad Hasib e che lo abbiano buttato dalla finestra perché, non conoscendo il palazzo ed essendo entrati dall’ingresso situato al piano terra, non sapevano che il retro, dove si trova la stanza di Hasib, affaccia, invece, su uno strapiombo di circa nove metri.
Chi non sembra avere dubbi sono molti di quelli che commentano le notizie sulla vicenda riportate sulla pagina Facebook “Sostenitori della Polizia di Stato”, che le fornisce in maniera molto sobria e corretta, perlopiù citando articoli di stampa. Sobri e corretti sono parecchi degli stessi commenti, anche postati da agenti di polizia… tuttavia, in centinaia parlano ben altro linguaggio.
“Le persone che accusano i poliziotti sono i soliti indegni miserabili la cui devozione e quella di violare la legge”
“altro caso Cucchi richiesta di soldi per risarcimento la morale e questa”
“i poliziotti sono intervenuti perche sono stati chiamati per per fare un intervento. Visto che questo soggetto non ci stava con la testa ha fatto tutto da solo quando ha visto i poliziotti si è buttato giù””
“Il PD gli pagherà gli avvocati”
“Ho già visto in TV i paladini difendere il disabile rom. Disabile rom ma con precedenti penali ,perciò semi disabile.. Ora si aprirà un nuovo caso cucchi.. Compagni avantiiii”
“Ma stiamo scherzando? onore ai poliziotti che fanno il loro mestiere”
“Stanno trovando un capo espiatorio per condannare le forze dell’ordine per sficcare soldi a queste persone. Non so come si fanno a credere certe dichiarazioni fatte da questi roM. Miserabili”.
“Scusate, ma quando mai un poliziotto si mette a buttar giù persone dalle finestre, era chiaro fin da subito che i poliziotti erano innocenti, poi mi spiace ma quando ci sono di mezzo i rom sono sempre rogne, io mi farei altre domande”
“Sono sempre dalla parte delle forze dell’ordine, quando hanno a che fare con stranieri e rom, devono stare attenti a come si muovono perché questi sorvolano sui doveri, ma sono informatissimi sui loro diritti”
“L’unico mio dispiacere è che si sia salvato gente così dovrebbe chiudere gli occhi per sempre tanto continuerà a delinquere tutta la vita”
“Che schifo di società… Dubitare dell’intervento delle forze dell’ordine e dare seguito al racconto di gente poco raccomandabile che vive di espedienti….. La magistratura mette in discussione la Polizia in servizio.. Siamo veramente messi male.. Grazie ai buonisti del PD…… Vergognaaa”
“Non credere alle forze dell’ordine e credere a gente che vive di molestie sessuali di spaccio di ruberie ecc ecc e sicuramente hanno inventato tutto per a scroccare soldi allo stato e molto pericoloso perché può dimezzare le capacità di operare delle forze dell’ordine”
“Un “Ben fatto” ai poliziotti. Punto”
“Ormai siamo arrivati al punto che i delinquenti hanno sempre ragione…Questa società ci sta facendo capire che l’onestà non paga sono più tutelati i delinquenti che i cittadini comuni… Hanno legato le mani anche alle forze dell’ordine in specialmodo se sono stranieri….”
“Sempre a difendere i delinquenti”
“Ma basta se non aveva fatto niente non doveva avere paura.nel suo paese doveva stare .poi vedeva il trattamento che gli riservava o.vengono in Italia e vogliono comandare. Addirittura noi dobbiamo adeguarci a loro.provate ada andare in altri stati…………..”
“questi z1ngari ladri schifosi e delinquenti hanno sempre magistrati e stampa di sinistra dalla loro parte e se ne approfittano per continuare a delinquere e fare il loro porco comodo!!!”
Questi “commenti” sono, volenti o nolenti, espressione di una parte consistente della società e dell’epoca in cui viviamo. Ci sarebbe un’altra parte che vorrebbe farsi sentire e, magari, che chi pretende di rappresentarla si facesse vivo. Ma non accade, anzi. In un articolo sui silenzi di Giorgia Meloni in merito alla vicenda di Hasib, Luigi Manconi non ha fatto sconti a nessuno, affermando che “L’esito è stato – con eccezioni che si contano sulle dita di una mano – il silenzio totale dei partiti, in una sorta di effetto domino che ha finito per azzittire tutti con un paradossale gioco di specchi à la Magritte. Ma ciò, ancora una volta, ci parla della pusillanimità di una sinistra senza tempra (e senz’anima)”. Impossibile dargli torto: silenzio totale dal leader PD Enrico Letta, silenzio dei rossoverdi Bonelli e Fratoianni, silenzio di Giuseppe Conte, silenzio del leader della “sinistra radicale” Luigi De Magistris.
A ricordare che i famigliari di Hasib sono stati costretti a lasciare la loro abitazione per paura di nuove violenze e a vivere nella loro auto sono rimasti quei giornalisti che continuano ad informare e a difendere i loro diritti, il parlamentare Riccardo Magi, gli avvocati Salerni e Zorzi e l’associazione “21 luglio”. La sola buona notizia è che il Comune di Roma ha assegnato una nuova abitazione alla famiglia Omerovic, lontana dal quartiere dove non vogliono tornare. Secondo qualcuno, è anche troppo per un rom disabile, anzi “con precedenti penali ,perciò semi disabile”.