Catania 5 gennaio: contro la mafia al fianco di Giuseppe Fava

OGGI IN CORTEO (e molte altre iniziative)

ORE 10 Mattinata popolare e colazione sociale a Il Giardino di Scidà – Bene confiscato alla mafia in via Randazzo 27
ORE 16 Corteo da piazza Roma

ORE 17 arrivo in corteo al presidio alla lapide di Giuseppe Fava
ORE 18 Premio Fava (a cura della Fondazione Giuseppe Fava)
ORE 20,30 ASSEMBLEA presso il GAPA (Giovani assolutamente per agire) in via Cordai 47
***

I politici che hanno amministrato Catania negli ultimi trent’anni hanno bruciato un miliardo e seicento milioni di euro. Con quei soldi avremmo potuto gestire gli asili nido, dare case a ogni famiglia, costruire scuole sicure e campi sportivi in ogni quartiere.
Oggi lo dicono i giudici, per anni lo abbiamo detto noi.


Mario Ciancio, padrone de
La Sicilia, ci ha sottratto centocinquanta milioni di euro, e chissà quanto altro. Ha preso i soldi e li ha portati in Svizzera e in Lussemburgo. Era amico dei mafiosi, come “i cavalieri”, e gli faceva propaganda e ci faceva affari. Per questo gli è stato confiscato il giornale ed è stato giudicato socialmente pericoloso.
Oggi lo dicono i giudici, per anni lo abbiamo detto noi.


I boss dettano legge nei quartieri, inondano la città di cocaina e eroina, mettono armi in mano ai ragazzini e stecche d’erba in mano agli sbandati: carne da macello da fare arrestare o uccidere fra di loro.
In questa città “fallita”, da cui in tanti scappano, noi ricostruiremo la speranza, la dignità e il sorriso. Con Giuseppe Fava, ucciso il 5 gennaio 1984 perché difendeva Catania dai potenti e dai mafiosi.
* * *
Il cinque gennaio non c’è posto per assessori e politici, di oggi o di ieri, nè per i collaboratori di Ciancio, che ancora osano prendere le sue difese: ma solo per i catanesi onesti, per i cittadini liberi, per i giovani coraggiosi.
A loro e soltanto a loro ci rivolgiamo: avanti uniti, senza paura, sulla strada dei “Siciliani” e di Giuseppe Fava.
I Siciliani giovani

Fra l’anima disperata e criminale che popola il sud di Catania, dal quartiere della Marina, fino alle colline di corso Indipendenza e Monte Po, e l’altra anima potente e tremebonda che ha trasformato la zona pedemontana in una immensa città giardino, vive ancora, per fortuna, la terza anima di Catania, la più vera ed autentica, quella che lavora per tutti. Gli artigiani, i piccoli negozianti, i contadini, gli operai, i piccoli impiegati, la moltitudine di merciai, commercianti, bottegai. L’antica anima ridente e sfottente di Catania, che paga per tutti, che lavora, soffre, e riesce ancora a ridere per tutti. E a tutti contagia questo riso, allo speculatore edile e allo scippatore, al primario ed al rapinatore, al presidente dell’ente pubblico e al disoccupato” [Giuseppe Fava].

Hanno finora aderito:
Addiopizzo, Anpi Catania, Anpi Sicilia, Arci, Azione Civile, Catania Bene Comune, Città Insieme, Cittadini Attivi San Berillo, Collettivo Galilei, Comitato Popolare Antico Corso, Coordinamento Democrazia Costituzionale, Fondazione Fava, Gammazita, Gapa, I Sentinelli, la Città Felice, La RagnaTela, Librino Attiva, ManiTese, Napoli Monitor, Palestra Lupo, Partito Comunista Italiano, Percorsi condivisi di legalità – Acireale, Potere al Popolo, Rete del Sociale USB, Rete Restiamo umani incontriamoci, Rifondazione Comunista, Sinistra Anticapitalista, Sunia Catania, Trame di Quartiere, WikiMafia Milano, 10e25 Bologna

PER ADERIRE inviare un’email a giocar@winguido.it o a redazioneweb@isiciliani.org

IN “BOTTEGA” cfr Scor-data: 5 gennaio 1984

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

4 commenti

  • domenico stimolo

    Comunicato Stampa
    5 gennaio 1984 – 5 gennaio 2019

    Sabato 5 gennaio, 35° anniversario dell’omicidio mafioso di Giuseppe Fava, alle ore 16 da piazza Roma, promosso da I Siciliani giovani, muoverà un corteo contro la mafia, che raggiungerà la lapide di via Fava.
    Alle ore 17tradizionale appuntamento alla lapide. Nel corso della cerimonia, in memoria di Giuseppe Fava, l’Assessore alla cultura, dot.sa Barbara Mirabella, donerà un violino all’ I.C. Malerba, plesso scuola secondaria di 1 grado Leopardi e, in memoria di Elena Fava, la Fondazione Giuseppe Fava donerà una viola al Liceo musicale Turrisi Colonna.
    Alle ore 18 al Teatro Verga un dibattito, moderato da Mario Barresi, sul tema “Antimafia 35 anni dopo: dire, fare o sembrare” al quale prenderanno parte Luigi Ciotti, Claudio Fava, Armando Spataro e Giovanni Maria Bellu, vincitore dell’edizione del 2019 del premio nazionale di giornalismo “Giuseppe Fava – Niente altro che la verità. Scritture e immagini contro le mafie”.

    FONDAZIONE GIUSEPPE FAVA

    Vi aspetto.
    Maria Teresa Ciancio

  • domenico stimolo

    “SEMPRE VIVI IL SUO RICORDO E IL SUO CORAGGIO”.

    – Catania – Nel 35esimo anniversario della sua uccisione, l’UNIONE NAZIONALE CRONISTI ITALIANI ricorda il sacrificio di Giuseppe Fava. Il cronista e scrittore, fondatore del mensile “I Siciliani”, fu assassinato dalla mafia la sera del 5 gennaio 1984, davanti all’ingresso del teatro Stabile di Catania. Con le sue inchieste, Fava riuscì a disvelare oscuri intrecci politico-mafiosi, denunciando con coraggio il malaffare, e pagando con la vita il suo impegno al servizio dell’opinione pubblica.
    Per il delitto sono stati condannati in via definitiva all’ergastolo il capomafia catanese Benedetto Santapaola e l’esponente dello stesso clan Aldo Ercolano.Per il Vice-Presidente nazionale dell’Unci Leone Zingales, “il ricordo di Giuseppe Fava è sempre vivo nei cuori dei siciliani onesti e di tutti coloro che lo hanno apprezzato come uomo, come giornalista coraggioso e come scrittore. Siamo vicini al figlio Claudio, anch’egli giornalista e scrittore, e a tutti i familiari”.
    Per il Presidente regionale dell’Unione cronisti Andrea Tuttoilmondo, “Giuseppe Fava rappresenta un immutato modello di professionalità e coraggio. Un esempio per intere generazioni di cronisti, e non solo quelle formatisi all’ombra dell’Etna. Professionistiche nonostante la precarietà e gli attacchi di ogni genere improntato sempre e comunque la propria vocazione ad una costante ricerca di verità”.
    Per il Presidente della Sezione catanese dell’Unci Filippo Romeo: “Il 5 gennaio a Catania è ormai una data simbolo per i giornalisti, ma anche per la società civile e per l’intera città. Ricordarla, ogni anno, serve a rinnovare il forte impegno di Pippo Fava che, con le sue inchieste, diede fastidio alla mafia e che per questo venne assassinato. Il suo esempio però, a 35 anni dall’omicidio, continua a rimanere emblema per tanti cronisti. Una ricorrenza che quest’anno, alla luce degli attacchi alla libertà di stampa e delle continue minacce alla categoria, ha assunto un valore ancora più importante e significativo”.
    Oggi pomeriggio alle 16, a Catania, da piazza Roma partirà un corteo che sfilerà sino al luogo in cui fu ucciso Fava. La manifestazione è promossa da “I Siciliani” e vi hanno aderito diversi movimenti e associazioni. Alle 17 si svolgerà la commemorazione ufficiale alla presenza dei familiari.

  • domenico stimolo

    OGGI 5 gennaio, oltre che anniversario dell’uccisione di Giuseppe Fava, ricorre il 71° compleanno di PEPPINO IMPASTATO, ucciso il 9 maggio del 1978 ( a trent’anni) dal lurido potere politico-affaristico-mafioso- stragista- razzista e fascista che ha disossato la Sicilia, e l’Italia tutta, che rimane infestata, oggi come ieri.

    Nel Suo ricordo una Sua poesia:

    Fresco era il mattino
    E odoroso di crisantemi
    Ricordo soltanto il suo viso
    Violaceo e fisso nel vuoto,
    il pianto delle donne,
    il singhiozzo della campana
    e una voce amica;
    “ è andato in paradiso
    a giocare con gli angeli,
    tornerà presto
    e giocherà a lungo con te”.

  • domenico stimolo

    Giusto ai “margini” dei vari eventi che a Catania, con grande partecipazione, hanno onorato la memoria di Giuseppe Fava.

    Comunicato de “ I Siciliani giovani”:

    Il leghista “siciliano”
    Provocazione al corteo de I Siciliani

    Mentre quarantanove esseri umani da giorni soffrono nel mare Mediterraneo perché il governo di Salvini non intende aprire loro i porti italiani, mentre centinaia di esseri umani sono costretti alla clandestinità………
    https://www.isiciliani.it/il-leghista-siciliano/#.XDNUenmWyJA

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