White: automi e bugs
Il risveglio di Ross non è dei più facili. E’ solo, a parte il busto di Beethoven davanti al suo letto che d’improvviso si mette a parlare – con la voce del suo capo, il dottor Pellew – ma solo per
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
Il risveglio di Ross non è dei più facili. E’ solo, a parte il busto di Beethoven davanti al suo letto che d’improvviso si mette a parlare – con la voce del suo capo, il dottor Pellew – ma solo per
Continua a leggere«Il futuro era venuto e se n’era andato». Una frase che
Continua a leggeredi Clelia Farris Daniele Barbieri dichiara il suo amore a Robert J. Sawyer. È una provocazione per tutti i curiosi e per gli scrittori di fantascienza italiani. E siccome appartengo a entrambe le categorie, sono andata a leggermi WWW1: risveglio (Urania, giugno 2011, Mondadori), l’ultima opera di quest’autore canadese. Per
Continua a leggereUn pizzico di Poe, uno spruzzo di Lovecraft, due gocce di Brussolo ma il resto è Spasaro originale. Ed eccellente. Non dovrei parlare di «Assedio» per due motivi (che poi spiego) ma mi pare un romanzo così originale e ben scritto che non posso bucarlo.
Continua a leggereBisogna arrivare alla penultima pagina per capire il senso del titolo, ma ne vale la pena. Ancora una volta, Nancy Kress
Continua a leggereSui molteplici usi della parola fantascienza si potrebbe piantare una cagnara. Proprio ieri Markionne
Continua a leggereBello, bello, bello e bello. Davvero bellissimo. L’ultimo romanzo di Robert Sawyer «WWW 1: risveglio»
Continua a leggeredi Andrea Bernagozzi Teletrasporto, wormhole e altri mezzi di trasporto tra scienza e fantascienza
Continua a leggereLuogo comune imperante nell’universo fantascientifico è il considerare la Space Opera un sottogenere, un qualcosa di elementare, forse persino semplicistico. Permettetemi di avanzare un’ipotesi controcorrente e su di essa iniziare il lavoro di analisi; di considerare cioè l’opposto: che la Space Opera (che in alcuni passi più avanti definisco Saga Spaziale),
Continua a leggereUna fanta-poesia su Blade Runner (dunque su diversità, illusione e…) di Fabrizio Melodia, noto anche come l’astrofilosofo Non vedrò mai i bastioni di Tannhauser
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