Mormorò il Piave: bugie lunghe 100 anni (1)
Ho letto, in rapida successione, due importanti libri sulla guerra che fu detta «grande». Oggi ragiono sul primo: «Gli ammutinati delle trincee» di Marco Rossi,
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
Ho letto, in rapida successione, due importanti libri sulla guerra che fu detta «grande». Oggi ragiono sul primo: «Gli ammutinati delle trincee» di Marco Rossi,
Continua a leggereRiflessioni intorno a «Le pagine strappate» di Pietro Ratto
Continua a leggerecaino uccide abele e comincia a vagare per il mondo. Saramago racconta la vita di caino, che non può morire e vede tutto quello che succede. caino spiega perché dio ha la colpa dell’assassinio di abele e incrocia spesso il signore, il mondo era piccolo, o forse quel signore era signore di quel pezzo di mondo, e così non è
Continua a leggeresette recensioni non solo giallo-noir di Valerio Calzolaio (*)
Continua a leggeredi Monica Macchi
Continua a leggereIl 15, 16 e 17 maggio si terrà presso lo spazio libero autogestito Vag61 di via Paolo Fabbri 110 a Bologna un’edizione in trasferta del tradizionale appuntamento valsusino “Una montagna di libri contro il Tav”, organizzato da Movimento No Tav, Carmilla, Vag61. L’appuntamento è nato originariamente nel maggio 2012 presso la Libreria del Sole di Bussoleno, su iniziativa di un
Continua a leggeredi Borislav Pekić con un saggio di Božidar Stanišić (*) «Agli scrittori di confessioni, diari, memorie e autobiografie»
Continua a leggereil titolo italiano è un po’ diverso da quello originale, ma non si può scegliere e ormai il libro di trova solo nei mercatini dell’usato, purtroppo. il titolo si riferisce a una citazione di Marx: “El arma de la crítica no puede reemplazar la crítica de las armas”. Pablo (casualmente anche il nome dello scrittore) vive nell’inferno di Buenos Aires, negli
Continua a leggereUn libro su Manlio Gelsomini, il campione partigiano di Sarina Aletta
Continua a leggereA cent‘anni dal genocidio degli armeni in Turchia: un percorso di informazione e riflessione, undicesimo post (*) di Alexik Quando si vuole compiere un genocidio non basta annientare una popolazione. Bisogna annientarne la cultura, perché il ricordo non torni a germogliare. Per questo i Giovani Turchi non risparmiarono l’intellettualità armena. La notte della “domenica rossa”, il 24 aprile 1915, vennero
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