C’è speranza se questo accade a Milano

VIA RUBATTINO NUMERO ZERO. VITE IN SOSPESO: CRONACHE DA UNO SGOMBERO NELLA CITTA’ DI MILANO

presso l’Università degli studi di Milano-Bicocca, Edificio U6 piano -1.

Realizzata dalla cattedra di Pedagogia interculturale della facoltà di Scienze della formazione (professor Raffaele Mantegazza) con il patrocinio del dipartimento di Scienze umane per la formazione “Riccardo Massa”

La mostra racconta l’esperienza di un gruppo di rom romeni prima e dopo lo sgombero del 19 novembre 2009, avvenuto nell’insediamento di via Rubattino.

E’ un omaggio a tutte le famiglie rom, gli insegnanti, gli operatori sociali, i compagni di classe, i genitori e tutti i cittadini che hanno saputo costruire relazioni positive.

La mostra vuole essere un’occasione per pensare la città, le sue contraddizioni e possibilità, le politiche in essa attuate rispetto alla questione rom.

Inaugurazione e performance teatrale di apertura il 10 maggio alle ore 15,30 (in piazza Ateneo Nuovo).

La mostra resterà allestita fino al 20 maggio

Il Comitato organizzatore: Raffaele Mantegazza, Greta Persico e Roberto Radice

UN PICCOLO (STUPEFATTO E AUTOCRITICO) COMMENTO

Quando ho letto questo annuncio, ho pensato: ora corro a Milano per vedere la mostra… sui mostri. Punti di vista, come sempre: i mostri di oggi sono i rom per molte/i  ma per altre/i a essere davvero mostruoso è solo chi costruisce i mostri. L’idea di recarsi in un’altra città per cogliere questa occasione di «pensare la città… le politiche rispetto alla questione rom» appartiene alla logica di uno spettatore (invece che di un protagonista) ma soprattutto questa urgenza strana che ho avvertito di “correre” nasce dall’idea di un evento quasi irripetibile… Esagero? O forse davvero in questi tempi, le piccole buone notizie sono così rare da farci pensare: questa non me la devo perdere. Probabilmente sto sbagliando: non si tratta di un evento ma solo di un piccolo gruppo di persone che prova a ridare il senso (perduto? mai studiato? imbrattato?) a parole come pedagogia, formazione, scienze umane e già… università degli studi. Ricerca di senso all’epoca del delirio. Tanti anni fa lessi un bel libro con un titolo splendido: «C’è speranza se questo accade al Vho» (si riferiva al quartiere di Piadena dove insegnava il grandissimo Mario Lodi); se posso parafrasarlo ai giorni nostri, nell’epoca dei nuovi razzismi e di una nuova eclissi della ragione: «c’è speranza se questo accade con i rom» (db).

Redazione
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