C’è…

di Pabuda

 

c’è questa pianista

abbastanza antipatica

che mi perseguita.

sta al piano di sopra

ed essendo bionda

e magra e laureata

si crede chissà chi.

s’è fissata per il fatto

che, in una maniera o

nell’altra, io scrivo delle cose

piene di musica.

ma a me

la sua musica cosmica

mi mette tristezza.

non le ho detto niente

per buona educazione

ma era meglio se,

una volta tanto,

facevo il maleducato.

invece, io

c’avrei più d’un capriccio

per la shampista brunetta

del piano di sotto:

essendo pienotta

ed estremamente

ottimista

quando ride,

che ride quasi sempre,

e sempre a più non posso,

mi contagia

che quasi dal ridere

me la faccio addosso.

e poi quando non ride,

la brunetta

sta zitta.

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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