Cento e passa pittori naif – 03

di Mauro Antonio Miglieruolo

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Non tutte di uguale fascino, tutte però dipinte apparentemente per gratificare l’occhio.

Angelo Cattini-Giardini Pubblici

Angelo Cattini-Giardini Pubblici

I quadri alternano gioco e fantasia,  mescolando realtà e sogno non per altro che per abbassare i frequenti toni eccessivi e striduli della vita quotidiana.

 

Cesare Baratta-Roccasecca dei Volsci

Cesare Baratta-Roccasecca dei Volsci

A parte questo, che pure è molto, sembrano non voler dire nulla, non volere null’altro che attirare l’attenzione. Simili a fanciulli smaniosi di ricevere conferme alle loro povere prodezze.

 

Filippo Alcaini-E' arrivata la campana

Filippo Alcaini-E’ arrivata la campana

Le guardo e le riguardo finché incontro quello della donna affacciata alla finestra. La vedo di schiena. E mi dico che senza di me quel quadro è nulla. Qualcuno lo ha dipinto, ma sono io a dargli valore e significato.

 

Giuliana Carlini-La Piazza degli Innamorati

Giuliana Carlini-La Piazza degli Innamorati

Io e i tanti io che lo guardano e lo guarderanno e guardando impareranno a guardarsi. E vedo il tempo perduto, le occasioni dissipate. I tanti empiti d’amore ai quali, per timore di imbattermi nel resto del quale ho consapevolezza ma che il quadro esclude, ho rinunciato.

 

Guja Bagni-Il Viaggio dei Pierrots in Mongolfiera

Guja Bagni-Il Viaggio dei Pierrots in Mongolfiera

Questo allora è forse uno dei significati che possiamo attribuire alla “semplicità” dell’arte naif. Il via libera permanente che offre allo sguardo, le garanzie date per spegnere le nostre segrete paure. Gli orrori della vita espunti, cancellati. Una donna affacciata alla finestra, immagine la cui bellezza è riassunta nella linea snella della donna, che sa molto di fanciulla in attesa, una donna affacciata alla vita, per lei sboccia la primavera.

 

Mario Bischeri-Ragazza alla Finestra

Mario Bischeri-Ragazza alla Finestra

In attesa della possibilità d’amore sottolineata dai fiori. In un contesto d’attività serene che gli altri testi non fanno altro che confermare.

 

Mauro Bini-Il Vento

Mauro Bini-Il Vento

Per il resto tanta luce, fervore d’attività, gioco. Il mondo procede sereno, anche quando appare nelle sue forme più bizzarre. E simbolicamente inconcluse.

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Roberta Calcabrina-La Giostra

Roberta Calcabrina-La Giostra

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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