Cento e passa pittori naif – 49, Franco Mora 2

di Mauro Antonio Miglieruolo
***

Riporto come veniva presentato l’artista nel primo post (vedi  http://danielebarbieri.wordpress.com/2014/04/23/cento-e-passa-pittori-naif-22-franco-mora/):

9c89f65874c6238492fa0e8ff8bbaf13_bigFranco Mora (Guastalla – RE, 27 Gennaio 1949): attualmente vive e lavora a Viadana (Mantova).
È possibile definirlo, come è stato definito, il pittore della speranza e della gioia. Personalmente ritengo sia più appropriato ritenere che richiami gioco e slancio immaginativo. Anche se è vero che nei suoi lavori possono essere reperiti elementi di riflessione sociale. Racconta infatti storie fantastiche, ricche di poesia e partecipazione, ma anche scene inerenti la realtà quotidiana. Franco Mora si diverte e diverte utilizzando il pennello. La spinta che lo muove è inevitabile finisca con l’imprimersi nelle sue operare, di là dai suoi stessi intenti.

È per questo motivo forse che spinge Mora a fondare nel 1979 il G.I.M.N (Gruppo Itinerante Murales Naïf): per entrare con la sua arte “nello spazio della vita”; attività che lo impegna nell’esecuzione di oltre 250 murales, disseminati in tutta Italia. I muri “accolgono i suoi racconti, custodiscono i suoi messaggi, offrono l’immagine di un mondo pulito dove l’artista ha creato autentiche gallerie sotto le stelle”.

progetto arte 2Dal 2005, in occasione della Fiera del miele, in un piccolo paesino della provincia di Torino, Marentino, i muri del paese si tingono di rebus/murales. La rassegna pittorica è stata curata per diversi anni dall’Associazione Paesi Dipinti di cui Marentino ha fatto parte.

In questa rassegna muraria Franco Mora è presente con due murales. Il primo, disegnato sulla parete esterna di un edifico pubblico, è titolato ”Una moto che sbanda” (2004). Il secondo ”Rovinosa scivolata per le scale” è del 2007 ed è presente in questa selezione delle sue opere.

Ecco come spiega l’autore, nel corso di una intervista, il senso del rebus/murales: Dovevo sviluppare l’opera partendo da alcuni elementi: ro (vino)sa (sci) (vola) t (ape) rl (esca) le, quindi vino, sci, vola, ape ed esca. In più dovevo abbinare il tema delle quattro stagioni ed infatti partendo da sinistra verso destra noteremo del vino che sgorga da una bottiglia guidata da un omino colto quasi nel gesto di voler arrampicarsi all’uva sopra di lui (autunno); subito al lato due sciatori (inverno); poi segue un omino che vola felice col suo aquilone (estate) ed infine un’ape, già chiaro riferimento alla fiera del miele marentinese, che fa il suo ingresso a fianco di un ombrello capovolto traboccante di fiori e, in mezzo a questa esplosione primaverile, un omino pescatore. Inizialmente si prefigurava tutto molto complicato ma in realtà non lo è stato per niente, anzi, a mio avviso, questo secondo murale è riuscito addirittura meglio del primo!

Rebus-Franco Mora4Prosegue poi parlando dei bambini che assistevano alla realizzazione dell’opera: Per quanto riguarda i bambini, ricordo che durante la ricreazione le maestre facevano loro delle lezioni di pittura; Era tutto molto divertente sia per loro che per me. Ricordo che al terzo giorno già avevo sviluppato i primi soggetti e i bambini fremevano nel vedere l’opera conclusa, avanzavano idee e curiosità e la loro presenza era per me un motivo in più per fantasticare nella realizzazione del murale/rebus. Ma non solo loro erano i curiosi: la soluzione del rebus, infatti, non fu consegnata subito così da sollecitare l’ingegno dei fruitori grandi oltre che piccini. Per questo murale, infine, fui premiato dal critico d’arte Vittorio Sgarbi, membro più titolato della commissione il quale si congratulò per i miei colori e la mia fantasia.

Dopo quello più autorevole del professionista Sgarbi, ritengo doveroso aggiungere quello del dilettante Miglieruolo.
***
772_001Altre opinioni raccolte su Mora:
– Mora si è fatto notare a livello nazionale, su giornali e in televisione e per la sua popolarità si può considerare un autentico ambasciatore dell’arte naive.
– La personale del celebre artista naif Franco Mora al Centro Polivalente di Gattatico intitolata “Dai giochi di una volta al fantastico mondo dei sogni”, raccoglie alcune tra le opere più significative dell’artista guastallese, tele dai colori decisi e sgargianti che raccontano storie fantastiche.
– L’autore vanta una carriera trentennale nell’ambito artistico, con mostre in tutta Italia e nelle maggiori capitali europee, oltre che opere presenti nei più importanti musei d’arte naïf e in molte collezioni private. Nel 2002 è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica (il più prestigioso premio per un pittore naïf) alla XXXV edizione del Premio Nazionale delle Arti Naïves “Cesare Zavattini” di Luzzara (RE).
***
Ed ecco le altre immagini scelte per rappresentarne i pregi:

***

3238331187_a50d9489c2***

e_1903_02***

f22058d780c3c3af88dc1b5f9831d56e_orig***

franco mora***

guardia_07***

La caravella_big***

Mora-Gal-05_120220091525***

murales 3 (particolare)***

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *