Cesena, 100 contro chi “s-banca”

riflessioni di Davide Fabbri dopo il corteo del 22 aprile; con un post scriptum sull’inchiesta-banche di «L’Espresso»

Conosco la mia città – cioè Cesena – proprio come le mie tasche. Avevo previsto tutto. Un centinaio i partecipanti al corteo di protesta contro i banchieri irresponsabili della CRC. Per me è un successo straordinario. Non sto scherzando. 100 cittadini sembrano pochi rispetto agli oltre 13.200 azionisti di CRC. Eppure è un successo autentico poiché questi 100 cittadini sono persone coraggiose. Il coraggio di esporsi e di farsi fotografare in pubblico.

Una minoranza che farà cambiare come un calzino l’attuale gestione autoritaria della città, dominata da intrecci affaristici fra politica, banche e impresa. La forza di un’idea – inoltre – non si misura da quanti cittadini riesce a trascinare ma da quanto profondamente cambia il tuo modo di interpretare il senso civico nella città in cui vivi. La storia in questo Paese insegna che solo dalle minoranze tenaci e illuminate nascono le vere rivoluzioni, etiche e culturali. Le minoranze hanno cambiato il Paese e continueranno a farlo. La città di Cesena è formata nella stragrande maggioranza da cittadini provinciali, indifferenti al bene comune, con molti leccaculi del potere autoritario in cambio di favori, gente omertosa insomma. Tanti non hanno il coraggio di esporsi, se non in veste anonima. Hanno timore di ritorsioni. La dimostrazione della presenza di un sistema “mafioso” – non so come meglio definirlo – cioè di controllo intimidatorio del territorio.

Ringrazio di cuore le 100 persone coraggiose che hanno – per la prima volta a Cesena – sfilato in città contro i banchieri irresponsabili legati ai centri di potere di Cesena e dintorni.

 ps: ESCE OGGI L’INCHIESTA DEL SETTIMANALE «L’ESPRESSO» SU CASSA RISPARMIO DI CESENA CON I CONTRIBUTI DI DAVIDE FABBRI E FRANCO FABERI DEL COMITATO RISPARMIATORI CRC


Sono fiero di collaborare con un grande giornalista d’inchiesta: Giuseppe Oddo: è stato inviato de “Il Sole 24 Ore” dal 1997 al 2015 e in precedenza ha lavorato alla rivista “Mondo Economico“. Attualmente collabora con “L’Espresso” e con la testata online “Business Insider Italia“, gestisce il blog “Finanza e Potere“. Oddo ha narrato gli intrecci affaristici delle più grandi imprese private e pubbliche dentro le principali vicende dell’economia nazionale, sia sul versante dell’industria sia su quello della finanza e della politica.
Ha pubblicato; «L’Affare Telecom. Il caso politico-finanziario più clamoroso della Seconda Repubblica», «L’intrigo. Banche e risparmiatori nell’era Fazio» (2005), «Opus Dei, il segreto dei soldi», «Lo Stato parallelo. La prima inchiesta sull’Eni tra politica, servizi segreti, scandali finanziari e nuove guerre, da Mattei a Renzi» (2016). Dal 2001 al 2015 Oddo ha ininterrottamente curato per “Il Sole 24 Ore”  l’Analisi trimestrale dei bilanci delle principali imprese italiane quotate in Borsa, realizzata in collaborazione con R&S, la società di ricerche e studi di Mediobanca.
«L’Espresso» di oggi riaccende il faro sui rischi connessi alle banche locali: i vari istituti di credito cooperativo, casse rurali, casse di risparmio e popolari, comprese quelle che hanno modificato il loro status giuridico in società per azioni. Nel dossier “Piccolo non è bello” sul credito in pericolo, Giuseppe Oddo narra i casi più problematici, come quello di Cassa Risparmio Cesena, che conta 13.200 azionisti, salvata con una robusta iniezione di capitale del Fondo interbancario di tutela dei depositi e al centro di un’inchiesta della Procura di Forlì. Intervistando il sottoscritto e Franco Faberi, del Comitato Difesa Risparmiatori della CRC.

(*) i perché dei corteo sono qui: Crac CRC: se Cesena scende in strada; delle vicende CRC in “bottega” Davide Fabbri ha più volte scritto. [db]

 

Davide Fabbri

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