Cesena: 4 giorni di suolo pubblico per Mister Fitness

Violazioni ai regolamenti comunali per la festa hollywooodiana della famiglia Alessandri ma per il sindaco è tutto a posto

di Davide Fabbri

Per il sindaco di Cesena Paolo Lucchi è tutto a posto. Replica ai miei post (*) di questi giorni sulla famigerata ordinanza per la festa hollywoodiana – la sera del 1 aprile – a Palazzo Romagnoli e mi attacca sul piano personale. Può stare sereno “l’uomosoloalcomando”. Non lo querelerò anche se ci sarebbero gli estremi. Il mio ruolo è promuovere una cittadinanza attiva, svolgere battaglie sul piano informativo e culturale non giudiziario. Scrivo cioè post informativi, articoli scomodi, inchieste sui centri di potere di Cesena e dintorni. Per lanciare dibattiti, discutere francamente e apertamente senza infingimenti, ragionare in modo critico senza timori reverenziali.

Al sindaco tutto questo dà un gran fastidio, poiché contrasta la politica doppiogiochista e appiattita sulle esigenze del potente di turno.

Ricordo che l’amministrazione comunale di Cesena ha rilasciato alla Wellness Foundation una ordinanza/autorizzazione comunale che prevede la “privatizzazione” di suolo pubblico per 4 giorni consecutivi – da giovedì scorso fino a domenica sera – di aree per la sosta dei residenti nel centro storico: quelle adiacenti ai due ingressi della residenza della famiglia Alessandri, una in via Uberti e l’altra in via Mura Barriera Ponente. Contesto la natura e la legittimità di tale ordinanza. Vi è assenza di motivazioni di interesse pubblico da parte dell’ente comunale nel concedere spazi pubblici a una Fondazione privata che organizza un evento mondano non aperto al pubblico e cioè la festa di compleanno del figlio di Mister Fitness.

La richiesta di ordinanza presentata in Comune dalla Fondazione presieduta da Alessandri per occupare suolo pubblico fa riferimento alla necessità di consentire operazioni di montaggio e smontaggio delle attrezzature e servizi per un evento privato. Il Comune di Cesena nel testo dell’ordinanza autorizza la Fondazione ad occupare suolo pubblico di aree destinate alla sosta dei residenti solo ed esclusivamente per la sosta di AUTOCARRI a servizio dell’evento. Al contrario la Fondazione ha installato in via Uberti un grande gazebo per surriscaldare cibi, con tanto di forni interni, violando le disposizioni comunali. Non solo. Gli spazi privatizzati – che dovrebbero essere adibiti solo al carico e scarico di AUTOCARRI – sono occupati da AUTO e SUV dei partecipanti alla festa. Basta guardare le foto. Tutto in regola caro sindaco? Ma mi faccia il piacere!

Cesena, 1 aprile 2017

(*) cfr Cesena, il primo aprile e l’imperatore Nerio

Davide Fabbri

Un commento

  • Se fossi stato un residente con diritto di parcheggio nella via avrei fatto un esposto alla magistratura contro il comune per verificare la legittimità o meno dell’ordinanza.

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