Cesena, chi tocca Conad “muore”?

di Davide Fabbri (*)

CLAMOROSO: CONAD MI QUERELA, 1 MILIONE DI EURO DI RISARCIMENTO PER LA MIA BATTAGLIA CONTRO L’IPER DI CESENA. A seguire una breve dichiarazione del “correo” db

Davidefabbri-IlSignorBonaventura
Ci risiamo di brutto. Dopo le annunciate querele di Ottimax e di Bruno Piraccini, un gruppo economico potente – il Conad – mi querela a freddo, senza alcun annuncio. E’ l’ottava querela ricevuta in 20 anni di attività politico-informativa per il reato di diffamazione a mezzo stampa. Tutte vinte le precedenti battaglie legali. Oggi il Consiglio comunale di Cesena approverà la delibera per far decollare il nuovo ipermercato Conad al Montefiore. E oggi ho ricevuto un atto di citazione da parte dei legali di Luca Panzavolta e Maurizio Pelliconi, di Commercianti Indipendenti Associati – CIA. – Conad, per tutto quello che ho scritto in questi ultimi due anni per contrastare il progetto di nuovo Ipermercato Conad al Montefiore. Una querela per il reato penale di diffamazione a mezzo social network e blog, una querela di ben 40 pagine, scritte dagli avvocati del Conad Pier Giuseppe Dolcini e Massimo Beleffi. Con tanto di richiesta di risarcimento danni pari a 1 milione di euro. Si chiede infatti al tribunale di Forlì di accertare la natura diffamatoria delle mie parole scritte in una ventina di articoli apparsi su questo profilo facebook e sul blog del giornalista Daniele Barbieri «La bottega del Barbieri» (da agosto 2014 ai giorni nostri): natura diffamatoria e lesiva del diritto all’onore, al decoro, alla reputazione e alla privacy di Conad e di Luca Panzavolta.
Da circa due anni scrivo post e articoli – come blogger indipendente – anche molto duri nei toni, mai offensivi contro le persone. La mia è stata e sarà sempre critica informativa e politica (ripeto: anche aspra nei toni, mai offensiva) e di cronaca informativa molto scomoda. Trovo aberrante la proliferazione degli ipermercati. Il modello ipermercato non contribuisce in alcun modo a migliorare la qualità della nostra città: aumenta il traffico, la cementificazione di terreni vergini, produce immensi rifiuti da imballaggio, riduce la qualità dei prodotti. Molti cittadini anziani, disabili e tutti coloro che non possono utilizzare l’automobile, trovano nei negozi al dettaglio la risposta alle loro esigenze.

Cosa avevo scritto di così grave da “meritarmi” una citazione così pesante? Queste le frasi che vengono ritenute dispregiative e diffamatorie: «centri di potere che condizionano pesantemente le scelte»; «stretto legame fra uomini del potere del PD e i responsabili della grande distribuzione che ricevono dalla politica continue possibilità di realizzare nuovi Ipermercati, Supermercati e Centri Commerciali»; «pericoloso connubio fra Paolo Lucchi e Luca Panzavolta in grado di provocare danni alla città»; «un connubio che si tenta di smascherare al fine di evitare una bolla immobiliare speculativa»; «il nuovo Ipermercato del Conad al Montefiore è una pura follia urbanistica, una maxi operazione commerciale ed economica a favore di Conad»; «Luca Panzavolta sta diventando potentissimo, grazie anche agli appoggi politici degli uomini di potere del PD»; «una carriera di potere inarrestabile»; «Luca Panzavolta sarà fra i protagonisti del mio nuovo libro d’inchiesta Affari-Banche-Politica a Cesena»; «collusione consociativa fra potere politico e lobby del commercio»; «una bolla immobiliare speculativa»; «un progetto aberrante»; «indecente proposta»; «asse affaristico PD-Conad»; «asservimento a logiche del PD autoritario legato mani e piedi agli interessi del Conad»; «collusione consociativa fra potere politico e lobby del commercio» etc.

L’iniziativa di chi querela è riconducibile in larga misura ad azioni strumentali, che compromettono la serenità di un cittadino come il sottoscritto – un blogger indipendente – con grave incidenza sul diritto di libera espressione del pensiero, essenziale in un regime democratico.

UNA BREVE DICHIARAZIONE di db – all’anagrafe Daniele Barbieri, residente in via Appia 38 a Imola

Da questo post deduco che, per la Conad, sono correo – anzi cospiratore, cioè respiro d’intesa con lui – di Fabbri Davide, professione calunniatore. A suo tempo la Conad mi informerà o forse è colpa delle Poste se ancora non mi è arrivato “l’avviso di pensare in contrasto con gli ipermercati”. Chiarisco velocemente: 1) leggo tutto ciò che Davide Fabbri mi manda prima di postarlo in “bottega” e di scegliere titoli e immagini: non ho trovato reati ma legittime opinioni; 2) io anche sono contro il modello ipermercati: distruttivo e insensato; non solo a Cesena ma ovunque; 3) Confido questa vicenda finirà come quelle del «signor Bonaventura» – vedi immagine sopra – disegnata tanti anni fa da Sergio Tofano: cioè che non sarà Bonaventura/Fabbri a pagare il milione ma semmai chi lo ha incautamente accusato; 4) se così non fosse, cioè un tribunale condannasse Davide Fabbri per aver espresso le sue legittime opinioni e preoccupazioni, vorrà dire che io, lui, la Conad e voi siamo stati annessi alla Turchia di Erdogan; e non scherzo mica.

(*) Sulla vicenda Conad di Cesena in “bottega” articoli di Fabbri sono qui Cesena: Conad ha la macchina del tempo? Oppure… qui Appello alla città di Cesena: no al nuovo ipermercato Conad e qui Cesena: proposta iper-indecente.

 

danieleB
Un piede nel mondo cosiddetto reale (dove ha fatto il giornalista, vive a Imola con Tiziana, ha un figlio di nome Jan) e un altro piede in quella che di solito si chiama fantascienza (ne ha scritto con Riccardo Mancini e Raffaele Mantegazza). Con il terzo e il quarto piede salta dal reale al fantastico: laboratori, giochi, letture sceniche. Potete trovarlo su pkdick@fastmail.it oppure a casa, allo 0542 29945; non usa il cellulare perché il suo guru, il suo psicologo, il suo estetista (e l’ornitorinco che sonnecchia in lui) hanno deciso che poteva nuocergli. Ha un simpatico omonimo che vive a Bologna. Spesso i due vengono confusi, è divertente per entrambi. Per entrambi funziona l’anagramma “ride bene a librai” (ma anche “erba, nidi e alberi” non è malaccio).

2 commenti

  • Pazzesco. Anzi normale, purtroppo

  • Chelidonio Giorgio

    Dinamica non dissimile da quella della querela avanzata, 3 anni fa circa, dal sindaco di Verona contro il presidente del comitato “No traforo”: finita (per fortuna) in tribunale con un’assoluzione piena del querelato, che, in quel caso, aveva semplicemente ipotizzato che ci potesse essere stato un “do ut des” nella precedente campagna elettorale. Pensavamo che l’intimorire giornalisti & voci dissonanti fosse una strategia “destrorsa”: forse è solo un segno dei tempi….

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