Cesena-Crc: è quasi nato… il comitato

Lunedì incontro all’insegna del «Tutto quello che avreste voluto sapere sulla Cassa di Risparmio di Cesena (ma non avete mai osato chiedere)»

un comunicato di Davide Fabbri

Fabbri-Vauro

INCONTRO PUBBLICO a San Mauro in Valle di Cesena – LUNEDI 20 GIUGNO alle 20,30 – nella sala QUARTIERE OLTRESAVIO PER COSTITUIRE IL COMITATO IN DIFESA DEI RISPARMIATORI DELLA CRC.

Tutto quello che avreste voluto sapere sulla Cassa di Risparmio di Cesena (ma non avete mai osato chiedere). Lunedì incontro pubblico con Davide Fabbri e Franco Faberi, promotori del costituendo «Comitato Difesa Risparmiatori della Cassa di Risparmio di Cesena». Le adesioni al Comitato sono tantissime, arrivate personalmente, via mail o via telefono.
Il nuovo cda della banca ha da poco approvato il bilancio consuntivo del 2015. Una perdita d’esercizio pazzesca, di ben 252 milioni di euro. Di fatto i risparmi di una vita in azioni di 13.000 soci privati verranno volatilizzati. Colpiti soprattutto i piccoli risparmiatori. Il nuovo cda della banca ha chiesto all’assemblea dei soci convocata per domenica 3 luglio di avere delega per eseguire un aumento di capitale pari a 280 milioni di euro a un prezzo compreso tra euro 0,1 ed euro 0,8 per azione. Fino a due anni fa il valore delle azioni era pari a 14/16 euro. Da anni – come blogger indipendente ed ex amministratore pubblico – racconto la crisi profonda della banca più influente della città e dei centri di potere. Nessuno sentiva, vedeva, parlava. La politica locale, le ultime dirigenze della Carisp, gli organi di controllo hanno tentato di nascondere maldestramente la polvere sotto il tappeto. Tutto questo non è servito per fare pulizia. Semmai ha fatto aumentare ancora più il cattivo odore dell’ambiente. Sostenere la tesi della solidità del sistema bancario, continuare a rassicurare ideologicamente come hanno fatto in tanti, è un tentativo maldestro di mascherare o non raccontare la verità. Un vuoto di credibilità della politica, della dirigenza della banca e dei vari organi di controllo.
Ora, però, la verità viene a galla, prepotentemente. Gli azionisti e i dipendenti della banca incominciano ad aprire gli occhi venendo a chiederci analisi e documenti. Essere “cassandre” è pesantemente antipatico. Ma ci farebbe piacere sentire oggi i commenti dell’ex direttore generale della banca Adriano Gentili, che fuoco e fiamme fece in occasione dell’assemblea dei soci dell’1 febbraio scorso contro il nostro volantino informativo distribuito a tutti gli azionisti presenti alla Chiesa di Sant’Agostino. E sentire anche l’ex presidente Germano Lucchi (in affari con il figlio di Adriano Gentili), così attento a coprire la verità
.

Ora dobbiamo fare un ulteriore passo, a difesa dei cittadini – sudditi e vessati – per ridare dignità agli oppressi, contro l’esercizio arrogante del potere della banca. Costituiamo un Comitato in Difesa dei Risparmiatori della Cassa di Risparmio di Cesena”. Facciamo le azioni di responsabilità penale e civile nei confronti degli ex amministratori della banca. Individuiamo in Franco Faberi l’esperto economico del Comitato. Sono aperte le adesioni.

LA VIGNETTA – DI VAURO – E’ STATA SCELTA DALLA REDAZIONE DELLA “BOTTEGA” E NON DAGLI ORGANIZZATORI DELL’INCONTRO. MA NOI SIAMO CATTIVI, QUASI COME BERTOLT BRECHT, CHE SI CHIESE SE FOSSE PIU’ CRIMINALE RAPINARE UNA BANCA O… FONDARLA. (db)

Davide Fabbri

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