Cesena, il cemento fa bene alla salute?

di Davide Fabbri (*)

UNO SCOOP. NUOVO OSPEDALE A VILLA CHIAVICHE DI CESENA. INDIVIDUATA L’AREA AGRICOLA DA CEMENTIFICARE: SONO 22 ETTARI DI PROPRIETA’ DELL’AUSL. QUALE FUTURO PER LA SANITA’ A CESENA?

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Fossi un giornalista professionista, questa rivelazione verrebbe chiamata scoop giornalistico. Da modesto blogger indipendente di provincia, ho scovato questa lettera riservata che l’assessore all’urbanistica del Comune di Cesena Orazio Moretti ha inviato ai vertici dell’Ausl della Romagna. Si narra di una «proposta di Variante Urbanistica finalizzata alla valorizzazione di patrimonio pubblico della AUSL Romagna». L’idea è quella di un nuovo ospedale in area agricola. Nuovo prezioso suolo da cementificare pari a 22 ettari. Una idea strategica non compresa nei programmi politici del 2009 e 2014 dell’uomo solo al comando Paolo Lucchi. Una idea mai discussa in alcuna sede politica. E’ già stata individuata l’area soggetta a trasformazione della destinazione d’uso, da agricolo a edificabile. E’ un’area di proprietà dell’Ausl di ben 22 ettari, prossima al casello autostradale di Cesena sud, oggi servita dalla Gronda Bretella. Si narra di un accordo politico fra Comune e Ausl finalizzato «a migliorare-implementare i servizi sanitari di valenza romagnola». E’ assodato che l’ospedale Bufalini attualmente risponde alle necessità e ai bisogni della popolazione del comprensorio cesenate. Se risponde a queste necessità, perché spostare l’ospedale? Se verrà realizzato da altre parti – a Villachiaviche – cambierà la sua valenza, da comprensoriale cesenate a valenza romagnola. Arriveranno pazienti da altri territori, da Ravenna, Forlì e Rimini. Allo stesso tempo dobbiamo ipotizzare che i cittadini cesenati dovranno recarsi presso altri nosocomi. Con quali risorse economiche si pensa di far fronte a questo nuovo investimento (quantificabile in diverse centinaia di milioni di euro) a fronte di un ospedale – il Bufalini – che nelle sue attuali strutture risponde alle necessità del territorio? Inoltre il Bufalini è stato ed è oggetto di diversi e continui investimenti: li buttiamo via così facilmente? Che ne facciamo della nuova piastra servizi, dell’ampliamento del Pronto Soccorso, delle scale mobili che conducono all’ingresso e soprattutto del vecchio edificio? Sarebbe molto più credibile e realistico proporre un ammodernamento per parti dell’attuale Bufalini.

L’uomo solo al comando Paolo Lucchi, padre-padrone del Pd cesenate e il suo compare ex socialista craxiano Orazio Moretti forse speravano di non essere scoperti. L’urbanistica partecipata loro non sanno cosa sia: decidono nelle segrete stanze, pre-confezionano le scelte e non coinvolgono forze politiche e cittadini. E’ un banale e arrogante esercizio del potere. Decisioni così importanti dovrebbero essere discusse apertamente, sottoposte al giudizio popolare; per giunta non facevano neppure parte del programma elettorale della coalizione vincente del cosiddetto centro-centro-sinistra. Certe scelte di natura squisitamente politiche dovrebbero partire da una esigenza condivisa che in questo caso dovrebbe essere la non dimostrata inefficienza del Bufalini a causa della sua ubicazione. Ritengo pertanto che l’ostentata arroganza dei leader del Pd non sia più sopportabile. Da tempo è stato avviato un percorso decisionale in assoluta segretezza. Ora li ho smascherati. E per salvare la faccia, Lucchi e Moretti dovrebbero dare le dimissioni…

(*) QUI ALTRE NOTIZIE CORRELATE:

http://www.cesenatoday.it/politica/futuro-ospedale-ipotesi-villachiaviche-cesena-davide-fabbri.html

http://www.romagnamamma.it/2016/04/cesena-un-nuovo-ospedale-a-villa-chiaviche/

 

 

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