Cesena, il vicesindaco deve dimettersi

Con una lettera Davide Fabbri lo chiederà domani e in questa inchiesta spiega perchè

Ho capito da tempo che “tocca a me” raccontare queste scomode storie.

 

Breve ma necessaria premessa: viviamo in un Paese senza alcun senso del limite, dominato da furbi e opportunisti. Un’opinione pubblica cittadina ben informata – per parafrasare Joseph Pulitzer – è necessaria e indispensabile. Nel solo interesse dei cittadini, occorre fare luce attraverso inchieste come queste sui comportamenti bizzarri e discutibili di chi gestisce il potere. Pertanto io a Cesena continuo a mettere il naso dove il potere politico non vorrebbe.
L’inchiesta odierna verte su uno dei personaggi politici più potenti della città: il democristiano vicesindaco e assessore Carlo Battistini del PD.

Dalla lettura di questa inchiesta mi pare che l’unica via d’uscita siano le dimissioni immediate dalle cariche istituzionali nella Giunta di Cesena.
Carlo Battistini è l’emblema dell’eredità tossica della DC, è una nuova declinazione della crisi della democrazia, dell’arroganza del potere, del preteso senso di impunità. L’inchiesta odierna è la rappresentazione di una etica smarrita, di una avidità imbarazzante, di giochetti senza ritegno nel labirinto dei privilegi dei potenti.
Carlo Battistini è il braccio destro del potente dc Roberto Pinza, avvocato, ex senatore, ex viceministro a Economia e Finanza nel governo Prodi, attualmente presidente della Fondazione Carisp Forlì. Carlo Battistini è stato a capo della segreteria di Roberto Pinza ai tempi del governo Prodi.
Anna Grazia Giannini, la moglie di Carlo Battistini, è stata amministratore delegato del gruppo Pactum, gruppo cooperativo formato da il Cigno, Team Service e Project Work Italia. Queste tre cooperative hanno appalti pubblici nei servizi socio sanitari assistenziali in varie parti d´Italia, oltre che a Cesena. Da anni ho raccontato invano dei potenziali conflitti di interesse di Carlo Battistini: membro di Giunta del Comune di Cesena, la quale affida servizi comunali a cooperative rappresentate dalla moglie. Anna Grazia Giannini è consigliere in Ass.Uni.Coop, consigliere in Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna spa (grazie all’amicizia con Roberto Pinza), amministratore unico di Project Work italia soc coop e amministratore in Nuova Primavera srl. Una donna di grande potere, senza alcun dubbio.
Questi sono i fatti della presente inchiesta.
Carlo Battistini e la moglie Anna Grazia Giannini sono sposati da 25 anni. Vivono insieme a Cesena e hanno due belle case: una a Cesena e una a Cesenatico. Per non pagare le tasse sulla seconda casa, Carlo Battistini risulta residente a Cesena e la moglie Anna Grazia Giannini risulta residente a Cesenatico. In realtà entrambi vivono insieme nella casa di Madonna delle Rose di Cesena, mentre la seconda casa di Cesenatico viene utilizzata come dimora estiva per entrambi.


Per uno che va a messa tutte le domeniche, per un democristiano come Carlo Battistini dovrebbe esserci l’obbligo etico della coabitazione, un dovere imposto dal diritto di famiglia, un obbligo reciproco: esso è volto a valorizzare l’unità familiare intesa come progetto comune di vita. Al contrario, per lo Stato italiano Carlo Battistini risiede in una casa, la moglie in un’altra casa.
Il giochetto-trucco messo in campo è facile da svelare. In Italia la seconda casa è una spesa fiscale in più. La residenza della famiglia assume importanza ai fini delle tasse. I nostri due coniugi molto potenti in città vivono insieme ma hanno residenze diverse, in due Comuni distinti. IMU e TASI – ad esempio – non vengono versate per seconda casa, poiché entrambe le case sono riconosciute come abitazione principale. I due continuano a vivere insieme, non pagano le tasse per la seconda casa, e per lo Stato italiano una cosa del genere si chiama elusione fiscale ai danni dell’erario pubblico.
Con questi fatti eloquenti, l’assessore e vicesindaco di Cesena si rivela inaffidabile nella gestione della cosa pubblica (è assessore al Bilancio e all’Equità!): un assessore al bilancio che non paga le tasse sulla seconda casa si deve immediatamente dimettere.

I suoi comportamenti che oggi ho narrato sono una sfida aperta ai princìpi cardine della legalità, del rispetto delle regole; e per un assessore al bilancio dovrebbe essere ancora più marcato il rispetto delle regole.
“Gli uomini politici non devono soltanto essere onesti, ma lo devono anche apparire” (Paolo Borsellino).
Per tutte queste ragioni, invierò domani mattina una lettera formale al sindaco di Cesena Paolo Lucchi e all’assessore Carlo Battistini per chiedere le dimissioni dell’assessore al Bilancio del Comune di Cesena.

Cesena, 2 giugno 2017 – Festa della Repubblica

Davide Fabbri, blogger indipendente

 

alexik

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