Cesena, riparte il «Comitato difesa risparmiatori Carisp»

20 settembre: nuova assemblea

di Davide Fabbri (*) e Franco Faberi (**)

davidef-18settuno

Riprendiamo le attività del Comitato dopo la necessaria pausa di agosto. E’ convocato un nuovo incontro pubblico del Comitato, ora formato da 276 azionisti della Cassa di Risparmio di Cesena. L’incontro è previsto per martedì 20 settembre alle 20.30 c/o la sala del quartiere Oltresavio di Cesena in piazza Anna Magnani 143.

E’ il caso di ripartire con le attività di difesa dei risparmiatori della Cassa di Risparmio di Cesena. E’ il caso di farlo poiché quasi più nessuno riprende l’aspetto spinoso e inquietante della vicenda della banca: il quasi azzeramento del valore delle azioni di tanti risparmiatori, molti anziani e in difficoltà. I risparmi di una vita si sono volatilizzati. In questi anni nessuno ha sentito, visto, parlato. Un vuoto di credibilità delle dirigenze della banca, di chi doveva controllare, della Fondazione Carisp ente controllore della banca, della politica, che ha assistito quasi silente all’emorragia della banca.

Alla presenza di un paio di avvocati del Comitato, faremo il punto della situazione sui diversi versanti legali. Sull’accertamento penale delle responsabilità sulla malagestio degli amministratori della banca e sulle possibili richieste di risarcimento del danno in sede civile da parte degli azionisti.
Saranno presenti i seguenti avvocati del Comitato: Grazia Angelucci di Bologna e Vincenzo Bellitti di Ferrara.
All’ultimo nostro incontro di luglio, abbiamo distribuito a tutti gli azionisti un fac-simile – elaborato dai nostri avvocati – da far avere al direttore di banca competente: una richiesta di documentazione alla banca per fare chiarezza sulle modalità di compravendita delle azioni e sui profili di rischio connessi all’acquisto delle azioni. La banca in questi giorni sta rispondendo alle richieste presentate dagli azionisti, consegnando copia dei contratti sottoscritti, del prospetto informativo sulla propensione al rischio, obiettivi di investimento del cliente (Mifid). Questa documentazione è necessaria per effettuare verifiche puntuali su eventuali comportamenti della banca legati a imprudenza e negligenza nella collocazione delle azioni, nella vendita delle azioni fatte passare in molti casi come un investimento poco rischioso, raccontando verbalmente di azioni che si sarebbero potute vendere in qualsiasi momento, con firme apposte sui moduli di prodotti finanziari di clienti anziani fatti passare come investitori professionali. Cercheremo cioè di valutare possibili irregolarità relative alla valutazione di adeguatezza della clientela.
Agli azionisti che hanno ricevuto copia della documentazione richiesta si chiede di consegnarne una copia alla prossima assemblea del 20 settembre

(*) Davide Fabbri è blogger indipendente
(**) Franco Faberi è esperto in economia e finanza

davidef-18settdue

  DI QUESTA VICENDA, e di altre connesse, MOLTE VOLTE SI E’ PARLATO IN “BOTTEGA”: se andate in “cerca” e digitate «COMITATO DIFESA RISPARMIATORI CARISP» USCIRANNO I POST PRECEDENTI.

 

 

Davide Fabbri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *