Ci manca(va) un Venerdì – 8

Dove un astrofilosofo del calibro di Fabrizio Melodia risponde alle provocazioni oppure si inventa qualcosa; in questo caso si parla di filosofia (ovviamente), umorismo, scienza e… saccarina

Un simpatico buontempone – come sempre si nasconde dietro pseudonimi altisonanti, tipo “Signore dei pupazzi” – mi ha recapitato una massima che riporto fedelmente: «Non c’è nulla di così assurdo o ridicolo che una volta o l’altra non sia stato detto da qualche filosofo» (Oliver Goldsmith).

Questo affronto va sicuramente lavato con il sangue in singolar tenzone. Anzi no, memore che le onte e le punte si mettono insieme per dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte, direi che chi di serietà ferisce di umorismo perisce.

«Metti pure via le tue carabattole… Oggi facciamo un po’ di teoria! Ti parlerò dell’umorismo… […] L’ironia, l’arguzia, in una parola il senso del comico, è una dote innata! Chi ce l’ha ce l’ha e chi non ce l’ha non ce l’ha! Inutile quindi cercare di capirne i segreti, i meccanismi, chiaro? […] Tuttavia, non è sufficiente esserne dotati per considerarsi umoristi! Come ogni talento naturale, va coltivato, gestito e affinato con un paziente lavoro di osservazione critica del banale e del quotidiano! Chiaro? […] E soltanto allora, lucido e levigato come una palla da biliardo, l’umorismo centrerà il bersaglio dopo aver disegnato geometrie perfette! Chiaro? … Sennò è come un uovo marcio… che ti si stappa, fetente, sulla punta della stecca» (Lupo Alberto).

Il modo della filosofia è essenzialmente l’umorismo, non ci possono essere dubbi a riguardo, anche se questa affermazione fa ridere pure me, al solo pensiero degli scritti di logica di Hegel, dell’analitica kantiana, dei libri di Wittgenstein, della geometrica e perfetta concezione di logici quali Whitehead o Frye.

La filosofia è diventata essenzialmente una discussione sul metodo e su ciò che possiamo sapere, è diventata sempre più un’ancella della scienza, forse ora al massimo è una velina bellissima ma senza troppo spazio se non per la vendita pubblicitaria.

Lupo Alberto afferma una grande realtà: è una dote innata che va affinata e coltivata ogni giorno, mai dormire sugli allori quando si sviluppa il pensiero critico.

Le corbellerie passate per la filosofia hanno un doppio aspetto, che il serioso signor Goldsmith non coglie: esse corrispondono a quei giochi che la seriosità scientista rifugge.

Per questo la scienza è in grado di dare spiegazioni ma (quasi?) mai risposte.

Soprattutto non è in grado di riderci su, come invece fa l’arguto filosofo, un Socrate ballerino che la sapeva lunga su come irridere ironicamente i sapientoni sofisti, ricchi di denaro ma senza scorza.

E per concludere sulle corbellerie della filosofia che tanto scandalizzano Goldsmith: «L’umorismo è lo zucchero della vita. Ma quanta saccarina in commercio!», così il grande Trilussa.

 

Redazione
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