Cinema del Nuovo Millennio: la lista impossibile
23 tesori nascosti di recente nelle sale che (forse) vi siete persi. Dove il giovane Iacopo Zanon – da più parti pressato (in 3 lo tengono, con la luce in faccia) – è costretto a scrivere questa lista per quei vecchi cinefili rincretiniti che credono la magia del cinema sia morta con Marlene Dietrich.
Il cinefilo, quel particolare animale/spettatore che costantemente nutre i propri occhi ed il proprio intelletto a suon di Griffith, Lubitsch, Hitchcock, Bergman, Rossellini, Fellini, Godard e Kubrick – mostri sacri per palati sopraffini che appartengono, oramai, ad un’epoca trascorsa e malinconicamente irripetibile – dovranno altresì ricredersi di fronte a un nuovo millennio che invece si dimostra sorprendentemente ricco di nuovi autori tutt’altro che semplici, banali, dilettanti e pecioni. Non mostri sacri, dunque, ma mostriciattoli abili e geniali nella creazione di quello strano e irresistibile sogno – ad occhi aperti – che è il racconto cinematografico. Dunque: cinefili di tutto il mondo riunitevi di fronte a questa lista di 23 titoli che, forse, per sfiducia e snobbismo, vi siete persi! E buone visioni…
Se preferite metterli in ordine di tempo (dal 2000 in poi) nessuno ve lo impedisce; oltretutto codesta “bottega” è assai divisa al suo interno sulle conseguenze di quella che viene solitamente definita come “seconda legge della termodinamica” (o impropriamente: dell’entropia)
1) Il Profeta
di Jacques Audiard (2009)
2) Lawrence Anyways
di Xavier Dolan (2012)
3) Il Calamaro e la Balena
di Noah Baumbach (2005)
4) Tony Manero
di Pablo Larraín (2008)
5) Estate romana
di Matteo Garrone (2000)
6) Antichrist
di Lars von Trier (2009)
7) Niente da nascondere
di Michael Haneke (2005)
8) La schivata
di Abdel Kechiche (2003)
9) Y tu mamá también
di Alfonso Cuarón (2001)
10) Get Out
di Jordan Peele (2017)
11) Nebraska
di Alexander Payne (2013)
12) Come un tuono
di Derek Cianfrance (2012)
13) La classe
di Laurent Cantet (2008)
14) America Latina
di Fratelli D’Innocenzo (2021)
15) Dieci
di Abbas Kiarostami (2002)
16) Un altro giro
di Thomas Vinterberg (2020)
17) La sposa turca
di Fatih Akın (2004)
18) Biutiful
di Alejandro González Iñárritu (2010)
19) La promessa
di Sean Penn (2001)
20) Dogtooth
di Yorgos Lanthimos (2009)
21) La donna che canta
di Denis Villeneuve (2010)
22) Forza maggiore
di Ruben Östlund (2014)
23) Memorie di un assassino
di Bong Joon-ho (2003)
NOTA DELLA “BOTTEGA”
Su esplicita, insistita richiesta di un impiccione (pittima, se preferite) toman-imolese, il giovane Zanon ha precisato: «fra i 23 del nuovo millennio non ho messo quelli belli ma stra-famosi, tipo Million Dollar Baby di Clint Eastwood. Essendo io – di terzo mestiere – un cercatore di perle, nuoto sott’acqua».
Grazie, non sono cinefilo ne cinofilo ma devo dire che i giovane Zanon sa come stimolare, per un grande grazie.
nb. sono fermo a Totò di Uccellacci e Uccellini, scena finale, e alla scena della partita a scacchi tra la Morte e l’essere umano di Bergman, poi tutti i western di Sergio Leone a memoria. … “quando un uomo con il fucile incontra un uomo con la pistola …” , “al cuore Ramon, al cuore Ramon, al cuore … )
ne ho visto solo 21, e meritano, alcuni sono grandissimi, gli altri solo grandi:)
dice un mio amico:
https://www.youtube.com/watch?v=S-M6bN6l3f4&ab_channel=cuerpodes
Il messaggio precedente è frutto d’un “colpo di Stato”. Infatti il centroavanti cinematografico Francesco Masala si è firmato «redazione», suscitando l’unanime sdegno delle altre 103 persone che compongono la variegata comunità gestalt su cui cresce la “bottega” dei vostri desideri (dico 103 per rendere più complesso il lavoro della Digos-Anzani; in realtà siamo solo 75). Ciò chiarito per gli storici della pignoleria, il qui sottoscritto db – detto anche dibbì o Daniele Barbieri X – invece dei film citati ne ha visti solamente 5 (o forse 6, occorre verifica) e su quei pochi lui (cioè io) farà una dichiarazione “a passo di rumba” ma con voce tonante: «per motivi diversissimi ma di primaria importanza sia “10” di KIAROSTAMI che “La classe” di CANTET vanno assolutamente visti. A suo tempo gli studenti di un liceo imolese cercarono di proiettare il film francese durante una sorta di spazio autogestito (ma ahimè, hai-loro concordato con le autorità scolastiche)… ciò venne di fatto impedito a conferma che quando le scuole sono in mano agli adepti della setta Comunione E Liberazione ogni abisso di senso è possibile». Qui mi firmo per l’appunto db, romano per nascita ma imolese per prolungata casualità, oltrechè intermittente cinefilo e arrabbiato di lunga durata.
A ben pensarci ne ho visti 7 dei film in elenco:
Tony Manero
Get Out
La classe
La sposa turca
La promessa
Forza maggiore
Memorie di un assassino
Ingiustamente dimenticati (in ordine cronologico):
ELLING di Petter Naess (2002
IL GIARDINO DEI LIMONI di Eran Riklis (2008)
LEBANON di Samuel Moaz (2009)
I GATTI PERSIANI di Bahman Ghobadi (2010)
SOUL KITCHEN di Fatih Akin (2010)
LA BICICLETTA VERDE di Haifaa Al-Monour (2012)
Ho colpevolmente dimenticato il bellissimo L’INSULTO (2017) di Ziad Doueiri