Como: ricordare Diakite Youssouf non si può?

Lettera aperta al Comune e alla cittadinanza

LETTERA APERTA DI «COMO SENZA FRONTIERE» SULLA COMMEMORAZIONE DI DIAKITÈ YOUSSOUF

Lettera aperta al Comune di Como, al Consiglio Comunale e alla cittadinanza tutta

La rete COMO SENZA FRONTIERE, con altre realtà del territorio, intende ricordare il 27 e il 28 febbraio il quinto anniversario della morte di Diakite Youssouf, giovane migrante proveniente dal Mali folgorato sopra il tetto di un treno dalla rete elettrica ferroviaria presso la stazione di Balerna, in Canton Ticino, mentre cercava di proseguire il suo viaggio verso l’Europa del nord, ostacolato dalle norme e dai regolamenti che non riconoscono il diritto inalienabile di migrazione (sancito anche dalle Nazioni Unite).

Per condividere con tutta la cittadinanza questo momento di memoria civile, abbiamo deciso di procedere alla stampa e all’affissione negli spazi “circoscrizionali”, così come abbiamo fatto anche l’anno scorso, di un manifesto commemorativo. Abbiamo quindi richiesto, secondo la prassi usuale, il permesso di affissione, che – come è noto – non richiede al Comune nessun onere particolare. Con una certa sorpresa, alla fine della settimana scorsa, ci siamo visti recapitare un “diniego”, che appare motivato dal fatto che – non ricadendo la rete Como senza frontiere nella categoria di “Partiti politici, Organizzazioni sindacali e Consigli circoscrizionali” – l’autorizzazione all’affissione necessiterebbe addirittura di un passaggio in Giunta e, quindi, di tempi assai più lunghi, ovvero fino a 30 giorni.

Facciamo presente al Comune di Como che della rete Como senza frontiere fanno parte sia partiti politici (Partito della rifondazione comunista, Sinistra italiana)  sia Organizzazioni sindacali (Camera territoriale del lavoro – Cgil)  oltre che associazioni culturali, realtà ecclesiali, associazioni di volontariato ecc. Non esiste quindi alcuna ragione burocratica di negare l’autorizzazione all’affissione.

Abbiamo sempre ritenuto questa possibilità di accedere direttamente all’esposizione pubblica di materiali comunicativi (fatta salva ovviamente la verifica che essi non violino i principi e i valori sanciti dalla Costituzione che è alla base della Repubblica Italiana) come un elemento di arricchimento della partecipazione politica e sociale. Ci dispiacerebbe dover denunciare che cavilli e regolamenti antidemocratici ne limitano l’efficacia.

Ci dispiacerebbe ancora di più constatare che Como “città messaggera di pace” non si sente in dovere di ricordare una vittima innocente dell’incapacità dell’Europa di rispondere ai legittimi diritti delle genti del mondo.

Con questa lettera aperta chiediamo al Comune di Como di riparare a quello che vogliamo considerare solo un equivoco burocratico.

Noi comunque ricorderemo Diakite Youssouf e tutte le altre vittime della Fortezza Europa, oltre che sui muri della città, anche – con la partecipazione di Acli, Cgil-Cisl-Uil e Tavolo interfedi – nella mattina di domenica 27 febbraio al cimitero di Balerna e nel pomeriggio di lunedì 28 febbraio sulla scalinata della Stazione di San Giovanni a Como.

COMO SENZA FRONTIERE

Aderiscono alla rete Como senza frontiere: Aifo Como, Anpi Monguzzo, Anpi provinciale Como, Arci Como, Arci-ecoinformazioni, Associazione artistica Teatro Orizzonti inclinati, Associazione Culturale Territori-Natura Arte Cultura, Associazione Migrante Como-Milano, Associazione Par Tüc, Associazione Luminanda, Baule dei suoni, Cgil Como, Comitato comasco antifascista, Comitato Como Possibile Margherita Hack, Como accoglie, Como Comune, Cooperativa Garabombo, Coordinamento comasco per la Pace, Coordinamento comasco contro l’omofobia, Donne in nero Como, Emergency Como, +Europa Lario, Giovani comunisti Como, I Bambini di Ornella, Baule dei suoni, Italia-Cuba Como, L’altra Europa Como, L’isola che c’è, Libera Como, Medici con l’Africa Como, Missionari comboniani di Como e Venegono, Potere al Popolo Como e provincia, Prc/Se provinciale Como, Scuola di italiano di Rebbio, Sinistra Italiana Como, Unione degli studenti Como, Volontari della Parrocchia di Rebbio, tante e tanti altri.

 

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

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