Consapevolezza dell’autismo: giornata mondiale

di Daniela Pia

Il 2 aprile è la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo (WAAD cioè World Autism Awareness Day). Nel 2007 l’Assemblea Generale dell’ONU la istituì per richiamare l’attenzione sui diritti delle persone nello spettro autistico: disturbi del neurosviluppo caratterizzati da una compromissione qualitativa nelle aree della interazione sociale e della comunicazione, in quelli che sono modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento. I sintomi e la loro severità sono certamente differenti da persona a persona, per cui i bisogni specifici e la necessità di sostegno diventano variabili e possono modificarsi nel tempo.

Il disturbo coinvolge circa 1 su 54 fra i bambini di 8 anni negli Stati Uniti; 1 su 160 in Danimarca e in Svezia; 1 su 86 in Gran Bretagna. In età adulta pochi studi sono stati effettuati; si segnala una prevalenza di 1 su 100 in Inghilterra.

In Italia – secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico – 1 bambino su 77 (nell’età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi, che sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine.

Questi dati sottolineano la necessità di politiche sanitarie, educative e sociali atte a incrementare i servizi e migliorare l’organizzazione delle risorse a supporto delle famiglie.

Famiglie, operatori sanitari, educatori e docenti si devono quotidianamente confrontare con l’unicità di creature che sono racchiuse in un mondo che è difficile penetrare. Ciò non significa che non sia possibile – anzi – trovare il modo per elaborare strategie vincenti per raggiungere “l’anima”, catturare l’attenzione di bambini/e che diventeranno ragazzi/e, uomini e donne di cui la società deve prendersi particolare cura: una sfida che ci chiede particolare attenzione per quelli che vengono chiamati bisogni educativi speciali.

Sono ragazzi che comunicano, ma il loro mondo è differente, come diverse sono le loro percezioni, la visione della realtà . Non sono loro inadatti, troppo spesso siamo noi che non siamo preparati ad accoglierli. È come se pretendessimo che tutte le serrature si aprano con la medesima chiave. Trovare la chiave giusta per condividerla a scuola, con gli amici è un impegno che chiama a rimboccarsi le maniche, provando e riprovando sino a catturare lo sguardo lontano e vederlo accendersi.

L’autismo invoca la sicurezza ma anche conoscenza.

Sicurezza intesa  come la possibilità, nel presente, di vivere un’esistenza libera e allo stesso tempo protetta, per gli autistici come per i loro familiari, e come prospettiva per un futuro dignitoso. Infatti  la preoccupazione più grande – e che scandisce la vita quotidiana delle famiglie dei ragazzi autistici – è pensare a quando non ci sarà più il rifugio protettivo della famiglia. L’incubo del “dopo di noi”. 

Conoscenza riguarda l’informazione che dovrebbe essere veicolata soprattutto nella scuola: perché gli operatori possano rapportarsi adeguatamente, nella consapevolezza che  non esiste una cura e che l’autismo è una condizione permanente.

Da anni io lavoro con studenti, l’80% maschi, a cui  è stata diagnosticato questo disturbo del neurosviluppo. Mi sono trovata con i miei preziosi colleghi di sostegno a reinventare strategie di intervento, cucendo addosso ai ragazzi, di volta in volta, contatti delicatissimi, non solo didattici. La mia scelta – di non abbandonare questa tipologia di Istituto professionale, nel quale insegno da 22 anni – è stata determinata anche dalla loro presenza. Sono convinta che riuscire nell’intento di stabilire un contatto con loro osservando la capacità di accogliere dei loro compagni rappresenti un patrimonio straordinario, e non solo dal punto di vista umano.

Mi si staglia in mente Federico, il suo “ CCCCiao” mattutino in risposta al biscotto della fortuna, la pacca sulle cosce che accompagna il mio ingresso in aula, il cinque battuto sulla mia mano: una frustata di affetto. E il nome ripetuto quando Tiziana, la mia meravigliosa collega, gli chiede: «Fede, lei chi è?». E lui risponde «PPPia italiano e storia». Ma questo è solo un inizio…

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • La “bottega” segnala le riflessioni di VITO TOTIRE
    Giornata mondiale dell’autismo: 2 aprile
    Qualcuno potrà pensare che le “giornate mondiali” siano iniziative di facciata; forse che siano utili o inutili dipende da come le “giornate” vengono gestite; in queste occasioni, verosimilmente, si può anche riscontrare un po’ di retorica ma si può trovare uno stimolo alla formulazione di osservazioni critiche .
    Il presidente della Repubblica dice ”incrementare la inclusione”: assolutamente d’accordo !
    La industria farmaceutica ipotizza: “arriveremo a produrre un farmaco” ; si può stroncare a priori questa “speranza” ? No , a patto che si arrivi al farmaco (ammesso che sarà mai possibile) non con l’obiettivo del profitto a tutti i costi ma con un percorso che include un obiettivo bilancio coti/benefici; il recente “sdoganamento” dell’uso degli antipsicotici da parte dell’ISS non ci rassicura che un percorso terapeutico/farmacologico sia associato a prove di efficacia (nel senso sociale e sanitario del termine)
    Non che siamo “nostalgici” della PREVENZIONE e della legge 833/1978. Prestiamo grande attenzione alle indagini sulle cause prevenibili; facciamo riferimento a dati che nelle ultime settimane hanno registrato ulteriori supporti relativi al nesso possibile o verosimile tra inquinamento ambientale e disturbi (anche) dello spettro autistico; le fonti sono numerose ma è arrivata una conferma di tesi che ormai vanno oltre il dubbio e oltre il “principio di precauzione”; tra le sostanze “sospette” (e virgolette le manteniamo per la delicatezza del tema) ci sono i cosiddetti interferenti endocrini (tra questi gli ftalati di cui a Borgotaro si “discute” da anni) ; oltre agli interferenti endocrini sono nel mirino della ricerca biossido di azoto, PM 2.5, PM 10, alcuni pesticidi, alcuni metalli pesanti
    Una affermazione recente dei ricercatori ci ha dato una sensazione di “già detto ”: si tratta di quando Giuseppe Testa (ricercatore IEO ; PROGETTO EDC: Min. Risk) ha sostenuto : occorre una revisione radicale delle politiche di valutazione del rischio finora basate sul’esame di singole sostanze e non di loro miscele; il mix di inquinanti anche a percentuali basse interferisce con alcuni geni coinvolti nello sviluppo del cervello che con altri legati all’autismo; “già detto” in quanto si tratta di argomentazioni che sosteniamo da sempre , anche nella “vicenda Laminam”; vox clamans in deserto ?
    La cosa più importante è non arrivare “il giorno dopo” (the day after)
    La NOSTRA ADESIONE ALLA GIORNATA MONDIALE DELL’AUTISMO E’ SENZA SE E SENZA MA: SOLIDARIETA’ , INCLUSIONE, EMPATIA MA ILLUMINARE QUALCHE EDIFICIO DI BLU NON BASTA.
    Vito Totire, Rete europea per l’ecologia sociale
    Bologna, 2.4.2022

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *