Corona virus: alcuni sguardi diversi dal…

… “frullato” di panico e ignoranza che regna

articoli di Nicola Borzi, Doriana Goracci, Pietro Greco, Gruppo di intervento giuridico e Salvatore Palidda. Con le immagini di Benigno Moi, Energu e Giuliano Spagnul.

Coronavirus, l’ultimo contagiato si chiama Made in Italy

di Nicola Borzi – dal sito di Valori.it.

Come un minuscolo microrganismo possa fare ammalare non solo degli esseri umani, ma anche l’intero sistema socioeconomicopolitico su cui si regge oggi il mondo.

Un sistema che, ricapitolando, funziona così:

    • Monocolture. Un luogo del pianeta si dedica solo a fare telefonini, un altro produce carne, un altro i SUV, un altro vende le proprie attrattive turistiche. Oppure, una sola ditta si accaparra le emozioni e le comunicazioni dell’intera specie umana, un’altra tutto ciò che gli esseri comprano e vendono.
    • Lo scambio tra le concentrazioni – il flusso globale – percorre incessantemente il mondo, su un fiume di energia fossile trasformato in inquinanti, in parallelo a un fiume di denaro speculativo.
    • Tutto sembra più economico. Quando non addirittura gratis. Il salmone dell’Alaska lo possiamo trovare nel supermercato sotto casa […]

Animali, umani e virus

di Doriana Goracci

Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus. Punto. Le autorità sanitarie – Istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani, ministero della Salute e Istituto superiore sanità – diramano un vademecum per fronteggiare l’emergenza e tra i punti indicati c’è: «gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus». E’ superfluo scriverlo e farci addirittura un post? Non credo, io sono una gattara con 2 colonie feline in paese e 2 mici a casa e penso a quanti nel mio stesso paese, e dovunque, hanno con sè animali, i cani ad esempio, quindi meglio approfondire e ribadire. In Cina, poco tempo fa l’Organizzazione mondiale per la sanità ha dichiarato: «Non ci sono prove della possibilità che il nuovo coronavirus possa diffondersi contagiando animali domestici come cani e gatti, ma comunque è buona norma lavarsi sempre le mani dopo averli accuditi, per evitare una serie di germi che si trasmettono con molta più facilità». Lo ricordava l’Oms con i suoi mythbusters (“miti da sfatare”), informazioni diffuse per evitare fake news sull’epidemia.
Dunque evitare di diffondere notizie false su persone e animali che non ne abbiamo bisogno, nel post vedrete foto con follie di persone che mettono la mascherina al proprio compagno di casa e girano anche pubblicità di mascherine per gatti e cani.

Piuttosto queste notizie fanno solo aumentare gli abbandoni di animali domestici che muoiono di fame e malattie contratte, con lo stare alla mercè di ciò che trovano in strada. A Wuhan, il focolaio del nuovo coronavirus, alcuni quartieri hanno vietato ai residenti di portare fuori i loro cani e gatti, temendone l’uccisione. A Shanghai, un’area residenziale ha disposto il divieto di dare da mangiare agli animali randagi al fine di «rafforzare il controllo e la prevenzione dell’epidemia». I mercati di animali domestici di Anshan, nel Liaoning, sono stati chiusi in via temporanea. In diversi casi la polizia ha avuto istruzioni di reagire “immediatamente” in caso di padroni a spasso con i cani… Per alcuni, il coronavirus è diventato motivo di un ricco business: un venditore di mascherine online di Pechino ha riferito di aver moltiplicato per dieci il suo giro d’affari con un modello proprio dedicato ai cani.

E’ vero piuttosto che «Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli esseri umani e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli esseri umani. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più Coronavirus… LAVARSI BENE LE MANI E’ COMUNQUE IMPORTANTE: PROTEGGE DA ALTRI BATTERI comuni come l’Escherichia Coli e la Salmonella, che possono trasmettersi tra animali e uomini».

Pensate che sulla Stampa ho letto che «I proprietari di animali domestici cinesi che si trovano in quarantena domestica hanno iniziato a portare a spasso i loro cani calandoli dai balconi di casa usando dei guinzagli allungati con cavi» e molti hanno scelto di far indossare una speciale mascherina ai propri cani […]

tutti i riferimenti sono su https://www.agoravox.it/Animali-noi-e-il-coronavirusPet.html

Coronavirus, evitare la psicosi

L’emergenza c’è: dobbiamo certamente aumentare il livello di prudenza ma altrettanto certamente non dobbiamo farci prendere dal panico.
di Pietro Greco

Consigli per evitare il nuovo coronavirus COVID 19.

di gruppodinterventogiuridicoweb

 

Coronavirus in Italia: allarme giustificato o assurdo incitamento alla paranoia?

di Turi Palidda (*)

Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria: tutto ciò che è di dominio pubblico e parapubblico è bloccato; scuole, università e persino chiese. Ma non i supermercati che hanno esaurito immediatamente le scorte e hanno gli scaffali vuoti.

Ecco cosa dice Maria Rita Gismondo, direttrice del dipartimento di diagnostica per microbiologia, virologia e bio-emergenza presso l’Ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento per il contagio in Lombardia: «Si è scambiata un’infezione appena peggiore di un’influenza con una pandemia mortale. Non è così! Il nostro laboratorio ha fatto i test tutta la notte. I campioni arrivano continuamente: mi sembra una follia. Guardiamo i numeri. Questa follia farà molto male, soprattutto da un punto di vista economico … Questa non è una pandemia! Durante la scorsa settimana, la mortalità dovuta all’influenza è stata di 217 morti al giorno! Per favore, abbassare i toni» (NOTA: i contagiati sono quasi tutti anziani con patologie pregresse mentre i giovani e bambini non sono colpiti).

Ma queste parole sono state attaccate dai campioni di allarmismo come Burioni.

Secondo un’altra illustre virologa italiana, Ilaria Capua, che dirige One Health Center of Excellence presso l’Università della Florida negli Stati Uniti: «non c’è da piangere ma neanche da ridere; seguire attentamente cosa ci dicono le organizzazioni internazionali. L’Italia si trova in una situazione più critica perché cerca casi più attivamente di altri. C’è una malattia simil-influenzale causata da un coronavirus che potrebbe durare sino alla fine primavera o prima dell’estate. Dovremo affrontare questo virus per un po’, ma dobbiamo usare il cervello ed evitare di veicolare stupidaggini che spaventano i più vulnerabili. Potremo dire che è una pandemia solo quando i test diagnostici saranno effettuati in tutta Europa. Sono convinta – conclude – che il virus viaggerà abbastanza rapidamente nel mondo, perché siamo molti e il virus troverà molti corpi come batterie, ma ciò non significa che ci saranno forme gravi, anzi molto probabilmente saranno sempre più deboli» (vedi articolo su Repubblica.it).

Ricordiamo: ogni anno oltre 60 milioni di persone in tutto il mondo muoiono per malattie causate da contaminazioni tossiche e non da pandemie e virus, ma per queste cause di morte si fa molto poco perché le industrie inquinanti, le lobby di carbone, petrolio, gas e uranio e l’apparato militare – i cui siti sono tutti inquinanti tossici – sono protetti.

Ma per il momento una cosa è certa: gli unici che hanno guadagnato da questo nuovo allarme sono i supermercati, le parafarmacie che vendono mascherine e disinfettanti per lavarsi le mani a prezzi assurdi. Probabilmente qualcuno scoprirà un vaccino anti-virus miracoloso come quello pseudo anti-aviaria che permise enormi profitti per Bayer e un certo numero di politici tra cui Donald Rumsfeld, ministro della difesa di Bush I che lo prescrisse a oltre un milione di soldati e personale dell’apparato militare americano… (era nel consiglio di amministrazione della compagnia produttrice di vaccini).

È anche vero che – lo affermano alcuni esperti come Ernesto Burgio – il coronavirus potrebbe non essere un virus “ordinario” ma un virus ricombinante che passa da una specie all’altra e ha sequenze per le quali il sistema immunitario umano non ha difesa. Soprattutto, per la lunga incubazione, è difficile identificare e isolare le persone infette, che sono state contattate, prevedere la diffusione ecc. Questi virus che ignorano le specie sono il pericolo di una manipolazione genetica spericolata; a parte questo coronavirus, una pandemia davvero terrificante potrebbe prima o poi verificarsi. Potrebbe essere possibile che si stia affrontando una sorta di sperimentazione di bioterrorismo e che la Cina non lo dica per non mostrare di essere stata sorpresa mentre pretende di essere la nuova superpotenza mondiale…

C’è allora da porsi la domanda su cosa dovremmo ancora aspettarci: si tratta di un’ennesima provocazione del gioco di potere che si basa sulla generalizzazione della paura oppure è una specie di nuova guerra o di una nuova gigantesca speculazione economica … ma sulla pelle di migliaia di esseri umani?

(già pubblicato in francese qui:https://blogs.mediapart.fr/salvatore-palidda/blog/240220/coronavirus-en-italie-alarme-justifie-ou-absurde-incitation-la-paranoia)

 

Redazione
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3 commenti

  • l’Ultimo Cliente

    (post di un’amica che lavora in libreria in un centro commerciale a Sesto San Giovanni, evacuato in fretta e furia domenica sull’onda dell’isteria da coronavirus e delle ordinanze di un sindaco improponibile)

    “La scena più rappresentativa di questa domenica surreale è la seguente.
    Di punto in bianco una voce risuona in tutto il centro commerciale: ordinanza del sindaco, bisogna evacuare.
    Con la serranda già mezza abbassata, entra Ultimo Cliente, implorando qualcosa da leggere per i giorni di quarantena che ci aspettano.
    Sceglie velocemente due titoli dallo scaffale, ma non bastano: con tono concitato mi chiede anche qualcosa di forte, di americano, contemporaneo.
    Porca miseria… con la mente annebbiata penso a quel bellissimo romanzo… di quella scrittrice…come si chiamava?? Quello con l’uragano… aspetti, vado al computer… proprio adesso doveva venirmi l’amnesia??! Intanto la collega incalza: sbrigati, arrivano le guardie!
    Digito più in fretta che posso: “ossa..nneditore”
    Ci sono! Ward! L’autrice si chiama Ward! Urlo, mentre corro verso le casse col libro in mano.
    Troppo tardi, il cliente è stato accompagnato fuori dalle guardie. Dall’altra parte della serranda mi fa segno coi pollici alzati: va bene così, me la caverò con questi due, me li farò bastare, non si preoccupi per me!
    Rientro in negozio, accolta dallo sguardo allibito e incredulo del nuovo direttore. Si è trasferito qui, da Caserta, da una settimana, e non riesce a togliersi dagli occhi l’espressione da “ma chi me l’ha fatto fare a me di venire in questa gabbia di matti?!”

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