Cosa dice davvero il Corano? Se…

credete di saperlo, date un’occhiata qui

SonnoRagione-MauroBiani

Due olandesi controcorrente e la nostra ignoranza: peccato che fin dal titolo si capisca la (geniale) provocazione.

Il video viene presentato così

«Una donna dovrebbe imparare in tranquillità e completa sottomissione», oppure «Se rifiuti i miei comandamenti e aborri le mie leggi mangerai la carne dei tuoi figli e delle tue figlie»: versi forti, forse troppo violenti, che la cultura occidentale non può accettare. Parole che simbolizzano un mondo lontano come quello islamico. Peccato, però, che questi versetti siano tratti dalla Bibbia e che forse li abbiamo ascoltati al catechismo. Così, Dit Is Normaal, due youtuber olandesi, hanno chiesto ai passanti che cosa pensassero di queste parole. Lo sdegno e la condanna si è presto trasformato in stupore e meraviglia, quando i due hanno svelato l’inganno: il Corano era in realtà una Bibbia.

http://www.lastampa.it/2015/12/08/multimedia/esteri/leggono-versi-della-bibbia-fingendo-che-sia-il-corano-ecco-le-reazioni-ECz1zvrmGoEHRp5hvcBBnJ/pagina.html

Anche se il titolo vi fa capire subito… vale la pena di vederlo questo video. Qui in “bottega” per ovvie (?) ragioni ben difficilmente si riprendono notizie e/o video dei cosiddetti grandi media. Ma stavolta «La stampa» ha fatto cosa buona… A cercare il pelo nell’uovo resta però un doppio rammarico: perché anche il quotidiano «La stampa» partecipa ogni giorno a diffondere ignoranza sull’Islam (ecc) e perché quando notizie di provocazioni simili arrivano dall’Italia – anziché da altri Paesi – nelle redazioni locali sono mooooolto distratti. Forse il giornalismo del vicino è sempre più verde… e soprattutto meno inquietante. LA VIGNETTA è “rubata” al sempre  bravissimo Mauro Biani. (db)

 

danieleB
Un piede nel mondo cosiddetto reale (dove ha fatto il giornalista, vive a Imola con Tiziana, ha un figlio di nome Jan) e un altro piede in quella che di solito si chiama fantascienza (ne ha scritto con Riccardo Mancini e Raffaele Mantegazza). Con il terzo e il quarto piede salta dal reale al fantastico: laboratori, giochi, letture sceniche. Potete trovarlo su pkdick@fastmail.it oppure a casa, allo 0542 29945; non usa il cellulare perché il suo guru, il suo psicologo, il suo estetista (e l’ornitorinco che sonnecchia in lui) hanno deciso che poteva nuocergli. Ha un simpatico omonimo che vive a Bologna. Spesso i due vengono confusi, è divertente per entrambi. Per entrambi funziona l’anagramma “ride bene a librai” (ma anche “erba, nidi e alberi” non è malaccio).

Un commento

  • A lezione spesso leggo questi versetti spacciandoli per coranici: “Ogni donna che prega o profetizza senza velo sulla testa manca di riguardo al proprio capo. Se dunque una donna non vuol mettersi il velo si tagli anche i capelli. Ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli o raderli allora si copra. L’uomo non deve coprirsi il capo perché è a immagine e gloria di Dio, la donna invece è gloria dell’uomo. E infatti non l’uomo deriva dalla donna ma la donna dall’uomo né l’uomo fu creato per la donna ma la donna per l’uomo. Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza” per poi dire che è San Paolo Ma occorre comunque attenzione perché anche i versetti biblici vanno contestualizzati altrimenti si rischia di generalizzare dicendo che la Bibbia è omofoba, maschilista e altre scemenze del genere.

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