Cpr? Se giornaliste/i non possono più entrare…
… anche alle persone non maligne viene da pensare che ci sia qualcosa (o molto) da nascondere
Dopodomani (il 15 settembre) alle 17,30 la redazione milanese dell’agenzia stampa «Pressenza» chiama a un pacifico sit-in di protesta davanti alla Prefettura di Milano in corso Monforte.
Un passo indietro per capire: da luglio un numeroso gruppo di giornaliste/i ha fatto richiesta formale di entrare nei cosiddetti CPR – Centri di Permanenza per il Rimpatrio – di varie città dove vengono detenute persone migranti. Nell’appello dell’agenzia Pressenza si leggeva (*) fra l’altro: «Negli ultimi tempi varie Prefetture hanno negato a diversi giornalisti la possibilità di entrare in visita nei CPR […] senza motivazioni di alcun genere, si impedisce ai giornalisti di fare il loro mestiere, che è quello di raccontare tutti gli aspetti della vita sociale». Nel silenzio quasi generale (anche dei media cosiddetti grandi) queste richieste sono state ignorate e in alcuni casi è arrivata una risposta negativa all’accesso. Perchè? Al di là del fumo… non è dato saperlo. Dunque il 15 settembre niente ingressi per i massmedia nei cosiddetti CPR.
Il 7 settembre Pressenza informa (**) di una «conferenza stampa intensa e incalzante stamattina alla Camera dei Deputati. Gli interventi delle deputate Doriana Sarli (Gruppo Misto) e Yana Chiara Ehm (Gruppo Misto), della senatrice Paola Nugnes (LeU), del senatore Gregorio De Falco (Gruppo Misto) e di Stefano Galieni, giornalista di Left e responsabile informazione del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, battono tutti sullo stesso tasto e per esperienza diretta: i Centri di Permanenza e Rimpatrio sono luoghi dove persone che non hanno commesso alcun reato vengono detenute in condizioni peggiori di quelle carcerarie, in una palese violazione dei più elementari diritti umani». E ancora: «Luoghi opachi, su cui è necessario e doveroso fare luce. Il report “Delle pene senza delitti” (***) frutto della visita al centro di via Corelli a Milano dei senatori De Falco e Nocerino e di membri dell’attivissima rete “Mai più lager- No ai CPR” – un cui rappresentante partecipa alla conferenza stampa – verrà presentato in Senato il 9 settembre e costituisce un primo esempio di questa necessità».
Bisogna demolire, mattone per mattone, questo muro omertoso. Il sit-in del 15 settembre (per info: pressenza-milano@pressenza.com) indica la necessità di una mobilitazione con la quale codesto blog è solidale.
(*) Entriamo nei CPR
(**) Migranti e inaccessibilità dei CPR. Lo Stato ha qualcosa da nascondere? ma anche e https://www.meltingpot.org/Lasciateci-entrare-Dalla-Camera-dei-Deputati-l-appello-per.html?var_mode=calcul
(***) vedi qui:https://naga.it/2021/07/29/delle-pene-senza-delitti/
https://www.pressenza.com/it/2021/09/milano-accendiamo-i-riflettori-sui-cpr/
https://www.radiondadurto.org/2021/09/15/milano-nel-cpr-di-via-corelli-non-puo-entrare-la-stampa-presidio-sotto-la-prefettura/
varie deputate hanno presentato un’interrogazione parlamentare sulla situazione nei CPR, riportata in questo articolo, che speriamo possa avere un’ampia diffusione:
https://www.pressenza.com/it/2021/09/presentata-alla-camera-interrogazione-parlamentare-sul-divieto-di-accesso-ai-cpr/