Lo Stampatello e tutte le famiglie possibili

Una campagna crowdfunding per la Carta dei diritti delle bimbe e dei bimbi. E dall’altra parte il risibile spot di “Pro Vita”…

di Santa Spanò

Piccolo Uovo edizioni Lo Stampatello

«Lo Stampatello nasce per colmare un vuoto nell’editoria infantile, quello rappresentato dalle famiglie in cui i genitori sono due donne o due uomini che si amano. Sono sempre di più i figli di coppie omosessuali in Italia ed è fondamentale per ogni bambino specchiarsi nei racconti e nei libri illustrati….»

Si presenta con queste parole la casa editrice Lo Stampatello (qui), fondata nel 2011 da Francesca Pardi e dalla sua compagna Maria Silvia Fiengo, una coppia in amore e nel lavoro che ha voluto con grande coraggio e passione creare all’interno dell’editoria uno spazio per raccontare ai bambini la famiglia, quella che raramente viene raccontata, la famiglia delle coppie omosessuali, quella con un solo genitore, adottiva, allargata, tradizionale.

I bambini vivono, vedono, ascoltano, soffrono, chiedono, non sono né ciechi, né sordi, a differenza degli adulti e Lo Stampatello con i suoi racconti, le bellissime illustrazioni, li prende per mano e racconta loro  la bellezza della diversità, la bellezza dell’amore.

Lo fanno con grande attenzione e amorevole cura, come nella storia di “Piccolo uovo” di Francesca Pardi e Altan (Casa editrice Lo Stampatello), miglior libro 0/6 anni al premio Andersen 2012.

Un viaggio,  quello di “uovo” per raccontare ai bambini la famiglia “gay” e tutte le famiglie possibili,   spiegando come ognuna di queste possa essere un luogo meraviglioso in cui crescere. E la giuria ha compreso l’importanza e la necessità di “Piccolo uovo” come si può leggere nella motivazione al premio: “Per averci dato, attraverso un piccolo libro semplice e gentile, una rappresentazione precisa e poetica delle tante possibili famiglie. Per aver trattato con intelligenza e passione civile un tema forte e urgente. Per aver trovato le parole e le bellissime tavole di Altan per raccontarlo ai lettori più piccoli.”

Lo Stampatello oggi è in difficoltà, insieme alla maggior parte delle piccole e medie case editrici italiane, difficoltà economiche che non consentono di portare a termine alcune coinvolgenti e stimolanti pubblicazioni.

Da qui l’appello, non mi piace la parola appello è un’invocazione, richiama al diritto, LO RISCRIVO: L’invito – invito è una parola che mi piace mi ricorda le feste e soprattutto ha il buon sapore della partecipazione. Ecco: l’invito a sostenere i loro progetti, a condividere e dare vita ai loro libri che altrimenti non potrebbero essere stampati.

Qui non si tratta solo di stampare un libro, ma di promuovere un’idea di benessere e di formazione che va non solo ad arricchire il panorama editoriale e soprattutto chi legge, ma fa si che i lettori diventino anche promotori di una nuova società felice, aperta, matura e consapevole.

Lo Stampatello ha lanciato la campagna crowdfunding (qui) per raccogliere i soldi che mancano, grazie alle donazioni dei sostenitori, per pubblicare 2 nuovi libri “La carta dei diritti delle femmine e dei maschi”.

La-carta-dei-diritti-delle-femmine-e-dei-maschi-Lo-Stampatello

Hanno “comprato i diritti di questi due meravigliosi libri per bambini”, scrivono,  “che parlano del diritto alla libertà di essere se stessi. Aiutateci a pubblicarli, ne riceverete uno (o entrambi) fresco di stampa e porterete qualcosa di bello nelle librerie per le generazioni future. Ci sono libri che DEVONO essere pubblicati, anche se non sono una grande operazione commerciale, e a nostro avviso questi sono fra quelli”.

Maria Silvia Fiengo aggiunge: «Date un’occhiata alle illustrazione, sono bellissime!» (sempre qui)

I libri illustrati per bambini della casa editrice Lo Stampatello  sono tutti “bellissimi”, il loro è un impegno continuo a pubblicare novità italiane e straniere, americane, giapponesi, inglesi, prestando un’attenzione altissima alle copertine ed al contenuto, frutto di uno stretto contatto tra l’editore e gli illustratori. Il loro catalogo, hanno pubblicato mediamente 4 novità all’anno, è la prova autentica del loro lavoro (qui). Se la differenza fa la differenza Francesca e Silvia sono una vera forza. Passate parola per andare lontano!

Mary Hoffman, Ros Asquith, Il Grande Grosso Libro delle Famiglie, Lo Stampatello

Sostenere Lo Stampatello è una risposta forte alla disinformazione e all’oscurantismo che vorrebbe non si spiegasse e parlasse di nulla, diceva Socrate: « Esiste un solo bene, la conoscenza, e un solo male, l’ignoranza.».

Pare sia diventato virale, in questi giorni, uno spot lanciato da ProVita in difesa dei valori della famiglia e del “genere”, per vietare nelle scuole l’ “ideologia gender”, una petizione la loro sull’educazione sessuale e affettiva. Spero che i primi a sentirsi offesi dal risibile spot, siano gli insegnanti e soprattutto le scuole, fonte da sempre di educazione e soprattutto dispensatrici di cultura. Nel sito ProVita lo slogan è ben evidenziato: “La Famiglia che genera, educa e custodisce la Vita fino alla sua fine naturale, è oggi sotto attacco.” dimostrando di non conoscere l’esistenza delle famiglie. Qualcuno un giorno disse: «I figli non nascono dal ventre, ma dal cuore!»: ecco anche le famiglie non nascono solo da un contratto o dalla morale o da costumi sociali, ma sono soprattutto e dovrebbero essere profondamente frutto di SENTIMENTI, nascere dal cuore; e chi si definisce ProVita se non accoglie questo concetto, non ha chiaro neanche quello di Vita, se non nel significato più meccanico e svilente del termine.

Ecco allora un esempio di famiglia felice, perché se è vero che “tutte le famiglie felici si somigliano”, quella di Francesca Pardi e Maria Silvia Fiengo è uguale alle altre famiglie felici. Non ci sono racconti : solo un’immagine, tutto racchiuso in uno scatto e la coinvolgente lettera che Francesca Pardi ha indirizzato a Papa Francesco.

“In nulla crediamo così fermamente quanto in ciò che meno conosciamo.” (De Montaigne)

La famiglia Fiengo-Pardi

La famiglia Fiengo-Pardi

Caro Papa Francesco,

Le scrivo per due ragioni: la prima è che Lei è la più alta autorità della Religione Cattolica, a cui fanno riferimento molti politici insieme a milioni di cittadini italiani, la seconda è che penso che Lei sia una brava persona.

Ho 48 anni, 4 figli, sono mamma da 11 anni, innamorata da 20 della stessa persona con cui ho costruito la mia famiglia, e omosessuale da 30. Io e Maria ci siamo sposate in Spagna l’anno scorso.

I nostri bambini, una femmina e tre maschi, sono nati con l’aiuto dell’inseminazione eterologa all’estero.

Viviamo serenamente nel nostro contesto sociale, ma sono ormai anni che in tv, sui giornali o sul web veniamo trattate con disprezzo o peggio insultate, insieme ai nostri figli – a volte con odio, altre col sorriso – da persone che impugnano il vessillo della Religione Cattolica e sostengono che non facciamo parte del disegno divino.

Con tutta sincerità posso raccontarle quanto il nostro nucleo familiare incarni i valori della famiglia, del sostegno reciproco, della dedizione ai figli, della fedeltà coniugale. La invito a venirci a trovare per verificare di persona.

Siamo state paragonate alle più orrende situazioni di degrado famigliare, sono state lanciate maledizioni sui nostri figli destinandoli a infelicità certa, come una strega cattiva che si affaccia sulla loro culla.

Siamo state accusate di tutto senza mai aver fatto nulla in nome di un ordine naturale che violeremmo, ma quante defezioni a quest’ordine naturale vengono serenamente accettate ogni giorno dagli esseri umani che volano in aereo, si curano e lavorano con un computer?

Pensavo che la vostra fosse una religione guidata da un messaggio evangelico di accoglienza e amore, così mi hanno insegnato a catechismo quand’ero piccola.

Io non credo in Dio, non per principio ma perché – come il catechismo insegna – la fede non è una scelta, o c’è o non c’è (un po’ come l’omosessualità) ma rispetto chi ci crede e festeggio il Natale coi miei figli perché mi piace la storia di quel bambino buono più di tutti gli altri venuto per salvare il mondo. Anche Lei pensa che sono le persone come me, mia moglie e i miei figli, frutto del nostro amore, ciò da cui il mondo va salvato?

Se non lo pensa, dica qualcosa a chi non vuole darci dignità di esistere così come siamo, a chi ci vuole fuori dal disegno di Dio.

Se il vostro Dio esiste, se è la vita che ci comprende tutti, sono certa che ha un posto nel mondo anche per noi e per i nostri figli, nuove famiglie di un mondo che cambia ma deve restare un mondo buono. Meglio accettare un cambiamento e ritrovarvi i valori di un tempo, o rifiutare questo cambiamento e in nome di quei valori – tradendoli tutti – cercare di cancellare le nostre vite, che sono strutturate, belle, reali, sane?

Venga a trovarci alla festa delle Famiglie Arcobaleno a Firenze, parli con noi, ci guardi: non ci meritiamo di essere cancellati né dalla religione né dalle leggi, siamo il frutto di questa vita, e la vita è bella, anche per noi.

PorgendoLe i miei saluti sinceri.

Francesca Pardi

Santa Spanò
Diceva Mark Twain: "Ci sono due momenti importanti nella vita: quando nasci e quando capisci perché". E io nacqui. Sul perché ci sto lavorando, tra la bottega, il mio blog http://lasantafuriosa.blogspot.it/ e... il resto ve lo racconto strada facendo.
Dimenticavo, io sono Santa!

3 commenti

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