Dead teachers talking
di Francesco Masala (*),
(da leggere sullo stile di “Quelli che”, di Enzo Jannacci)
Bisogna abbassare il livello.
Tanto il diploma è solo un pezzo di carta.
Il materiale umano è quello che è.
Io voto sempre come dice il Preside (Dirigente scolastico), non si sa mai.
Pensa ai posti di lavoro.
Bisogna stare attenti ai ricorsi.
Vado a scuola, firmo, e poi, tanto gli studenti non ci sono, vengo alla manifestazione.
Ma che cosa ti costa promuoverlo?
Il cliente ha sempre ragione.
Bisogna venirsi incontro.
Ma lei cosa ha fatto per farli recuperare?
Non bisogna mettere brutti voti, altrimenti si uccide la motivazione.
Ma io apprezzo la buona volontà!
Se lo dice il Preside (Dirigente scolastico) sarà così.
Gli alunni bisogna accontentarli…
(*) «Nella prefazione a “Le folgori d’agosto” (edizione Vallecchi 1973) alla domanda sul perché scrive Jorge Ibargüengoitia ha confessato che scrive un libro ogni qual volta desidera leggere un libro di Ibargüengoitia, che è il suo scrittore preferito. Quella lettura fu una folgorazione, da allora ogni volta che voglio leggere qualcosa di veramente bello e interessante che non riesco a leggere da nessuna parte, me la scrivo da me, anche perché non è mica facile per gli scrittori sapere quello che voglio leggere io». Francesco Masala si presenta così. Aggiungo solo che una delle sue frasi preferite è «La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta» di Theodor W. Adorno. (db)
Quelli Che …con me ha tre ma passa a sei; guarda, io non glielo lascio il debito, solo lavoro in più per me; quelli che …mi faccio li #azzi mia e chi se ne frega.
quelli che…vado alla manifestazione col permesso sindacale, mica sono scemo che perdo i soldi (Cgilscuola a una manifestazione Fiom, indetta dai Cobas per solidarietà)