Dieci idee per la pace
Un programma in dieci punti per riportare la pace, la giustizia sociale e la tutela dei diritti umani al centro dell’azione politica, promuovendo lo sviluppo sostenibile come orizzonte primario per salvare il pianeta dal disastroso cambiamento climatico.
di Alessandro Marescotti (*)
Ecco un possibile programma pacifista articolato in dieci punti.
1. Promuovere la diplomazia e il dialogo. La base di un programma pacifista è la risoluzione dei conflitti attraverso il dialogo aperto e costruttivo. Sostenere il coinvolgimento di mediatori neutrali per facilitare la comunicazione tra le parti in conflitto. Sostituire la guerra con referendum popolari sotto la supervisione dell’ONU, riconoscendo a tutti la possibilità di esprimersi e di partecipare al processo di pace e di autodeterminazione.
2. Ridurre le spese militari. Ridurre progressivamente le spese militari e reinvestire tali risorse in settori come l’istruzione, la sanità, la ricerca scientifica e la lotta contro la povertà, al fine di migliorare la qualità della vita e promuovere lo sviluppo umano.
3. Smantellare le basi nucleari in Europa. Lavorare per il disarmo nucleare globale attraverso l’attuazione dei trattati internazionali che richiedono la riduzione e l’eliminazione delle armi nucleari, contribuendo così a garantire la sicurezza a livello mondiale.
4. Puntare sullo sviluppo sostenibile. Concentrarsi sullo sviluppo sostenibile e l’uso responsabile delle risorse, al fine di prevenire conflitti legati alla scarsità di risorse naturali e all’insicurezza alimentare. Spostare risorse dal settore militare alla transizione ecologica e alla decarbonizzazione dell’economia. No al nucleare civile. Attuare l’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile.
5. Promuovere la giustizia sociale. Combattere le disuguaglianze sociali e promuovere l’accesso equo alle risorse, all’istruzione e all’occupazione, contribuendo a ridurre le tensioni sociali e i possibili conflitti. Promuovere i relativi obiettivi dell’Agenda 2030, da “zero fame” alla riduzione delle diseguaglianze.
6. Sostenere la cooperazione internazionale. Dare forza alle organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite e promuovere la cooperazione multilaterale per affrontare sfide globali come i cambiamenti climatici, la povertà e le epidemie.
7. Educare alla pace. Incentivare scambi culturali fra nazioni e programmi educativi che promuovano la cultura della pace, la risoluzione non violenta dei conflitti e il rispetto delle differenze culturali e religiose. Promuovere l’Agenda 2030 anche qui.
8. Non far mancare gli aiuti umanitari. Fornire assistenza umanitaria alle popolazioni colpite da conflitti, promuovendo il sostegno finanziario e logistico alle organizzazioni internazionali che si occupano di soccorso in situazioni di emergenza.
9. Accogliere i migranti e tutelare i diritti umani. Lottare per il rispetto dei diritti umani in tutto il mondo, sostenendo il riconoscimento e la protezione dei diritti fondamentali di tutte le persone, indipendentemente dalla loro origine etnica, religione o orientamento politico. Sostenere in particolare i diritti umani dei migranti e soprattutto dei minori non accompagnati.
10. Creare un clima di fiducia. Lavorare per costruire un clima internazionale di fiducia e collaborazione tra le nazioni attraverso scambi culturali, accordi commerciali equi e iniziative che promuovano la comprensione reciproca. In tale quadro va superata la contrapposizione fra blocchi e ridotta la presenza delle basi Nato.
Questi dieci punti rappresentano una visione generale di un programma pacifista che mira a ridurre i conflitti, promuovere la cooperazione e migliorare il benessere globale. In ognuno di essi si possono individuare alcune priorità entrando nel dettaglio.