Difret (Difret-il coraggio per cambiare) – Zeresenay Mehari

di Francesco Masala

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Una storia che sembra di quei primitivi africani, dirà qualcuno, sappia qualcuno che quello che succede nel film era lecito in Italia fino al 1981, Hirut interpreta anche Franca Viola (qui).

Nel 1970 Damiano Damiani aveva raccontato quella storia ne “La moglie più bella”
Difret è un po’ cinema civile, un po’ legal thriller, di sicuro buon cinema.
Si racconta di un mondo che era il nostro un paio di generazioni fa, e magari un po’ anche adesso, si capisce benissimo.
Il film sta in un numero di sale inferiore alle dita di una mano, per cui sarà un miracolo vederlo lì, bisognerà aspettare il dvd.
A me è piaciuto molto e così spero sarà per voi , e poi, avete mai visto un film etiopico?

http://markx7.blogspot.it/2015/02/difret-difret-il-coraggio-per-cambiare.html

 

 

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

Un commento

  • Daniele Barbieri

    Poche sale: purtroppo è vero ma per fortuna c’è chi vuol fare girare “Difret”.
    Magari per un 8 marzo non banalizzato…
    … e fuori dalle gabbie sempre più strette del mercato.
    Così mi dicono che “Difret” la sera di domenica 8 marzo sarà al cinema Moderno di Castel Bolognese: evviva.

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