Un convegno a Parma (14 e 15 novembre)
care e cari,
trovate qui sotto il programma e tutte le informazioni utili per il convegno «Disonorare la violenza» ovvero «Le radici culturali della violenza maschile» che
si svolgerà a Parma il 14 e 15 novembre (orario: 9,30-13 e poi 15-18,30).
Il primo giorno si ragionerà soprattutto di «Maschilità: la violenza della norma» e il secondo intorno a «Uomini: stranieri a se stessi» (mi chiedo se
ci voglia un punto interrogativo, io opterei per il no).
La partecipazione è ovviamente libera e gratuita ma è meglio prenotarsi: nel caso marco.deriu@uni.pr.it è l'indirizzo a cui scrivere.
Ho preso parte, sia pure in piccolissima parte, alla preparazione (perché sarò “moderatore” di una delle discussioni che si terrà al convegno) e dunque
sintetizzo qualche veloce informazione e valutazione, come io le ho apprese da chi sta organizzando.
Il convegno è strutturato così:
- quattro sessioni (mattina e pomeriggio)
- in ogni sessione, dopo una breve introduzione, quattro relatori (maschi) che faranno interventi brevi e concentrati attorno ad alcune parole chiave,
come “nodi” della cultura e dell'immaginario maschile e virile.
- segue un'ora e mezza di discussione attraverso interventi programmati di interlocuzione (di discussione attorno ai temi e agli interventi iniziali) da parte sia
di uomini che di donne, sia studiosi/e sia operatori e operatrici impegnati sul tema del contrasto alla violenza.
L'idea di fondo è mostrare studiosi (accademici e non accademici) maschi che sono in grado di analizzare riflessivamente i nodi di un immaginario di genere
e di comprendere i legami fra questi aspetti e il fenomeno dilagante della violenza maschile sulle donne. Da un ascolto e un confronto fra uomini e donne può
emergere un contributo più ricco nella comprensione, che vada oltre stereotipi e semplificazioni schematiche.
Il convegno si propone di evitare le banalizzazioni e le proiezioni per far emergere da un punto di vista di analisi storica e sociologica alcuni dispositivi
culturali che agiscono nel nostro immaginario suggerendo dimensioni emotive, cognitive, relazionali e sociali considerate normali o idonee per gli uomini (e
per le donne). Il lavoro su alcune parole chiave vorrebbe far emergere una specie di scheletro o di costellazione di questi dispositivi e di come funzionano
nella loro interazione simbolica e sociale.
Tutto ciò che ne seguirà è ovviamente nelle mani di chi parteciperà.
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.