Divertimenti – Eliseo Diego

un taschinabile della casa editrice Fahrenheit 451, del 1999, davvero prezioso, con alcuni racconti di Eliseo Diego.

eccone uno:

Di Jacques

Piove in finissime frecce d’acciaio sull’agonia plumbea del mare, il cui enorme petto a stento ansima. La prora pesante lo fende con difficoltà. All’estremo del silenzi la si sente squarciarlo

Jacques, il corsaro, sta a prua. Un rattoppo bisunto gli copre l’occhio guercio. Immobile come una figura di prua sogna la tragica profezia della pioggia. Oscuri galeoni che navigano fiumi ocra. Gioielli intarsiati fittamente di liane.

Jacques vuole voltarsi per gridare un ordine, ma sente oscillare improvvisamente la coperta, la chiglia stride, la nave si inclina come se si incagliasse. Un mostro, no, una mano gigantesca alza la nave grondante. Jacques, immobile osserva i neri peli grossi come gomene.

“Questo?”. “Sì, quello” dice il bambino, e avvolgono la nave e Jacques in una carta che la fine pioggerellina di fuori copre di dense macchie umide.

L’acqua gronda sulla vetrina e dentro il negozio la penombra serra lo spazio vuoto con il suo gelido silenzio.

(da Divertimenti, di Eliseo Diego)

 

De Jacques

Llueve en finísimas flechas aceradas sobre el mar agonizante de plomo, cuyo enorme pecho apenas alienta. La proa pesada lo corta con dificultad. En el extremo silencioso se le escucha rasgarlo. Jacques, el corsario, está a la proa. Un parche mugriento cubre el ojo hueco. Inmóvil como una figura de proa sueña la adivinanza trágica de la lluvia. Oscuros galeones navegando ríos ocres. Joyas cavadas espesamente de lianas. Jacques quiere darse vuelta para gritar una orden, pero siente de pronto que la cubierta se estremece, que la quilla cruje, que el barco se encora como si encallase. Un monstruo, no, una mano gigantesca alcanza el barco chorreando. Jacques, inmóvil, observa los negros vellos gruesos como cables. «¿Este?» «Sí, ese» —dice el niño, y envuelven al barco y a Jacques en un papel que la fina llovizna de afuera cubre de densas manchas húmedas. El agua chorrea en la vidriera, y adentro de la tienda la penumbra cierra el espacio vacío con su helado silencio.

da qui

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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