Dossier FS 22 – Cosa dire sulla Fantascienza…

CHE COSA POSSO DIRE SULLA FANTASCIENZA CHE NON SIA STATO ANCORA DETTO?
Di
Claudia Marinelli

Quando Mauro gentilmente mi ha chiesto di scrivere un articolo sulla fantascienza per il suo blog, mi sono chiesta: che cosa potrei scrivere che ancora non sia stato detto? E mi sono sentita piccola, piccola…


Sono un’avida lettrice di “tutto”, non c’è genere che non mi piaccia, adoro i “buoni” libri tra cui anche quelli di fantascienza.
Ho scritto, fino ad oggi, un solo romanzo di genere, e ho scelto di ambientarlo in un futuro imprecisato, su di un pianeta sconosciuto per motivi diciamo “logistici”.
Volevo scrivere di corse di automobili, ho un figlio appassionato di Formula 1, che lavora nel suo campo di studi e di passioni, che segue tutti i campionati e legge tutto ciò che si può leggere nel settore, e che soprattutto quando può, va alle gare di persona e torna raccontandomi le sue esperienze. Ascoltandolo ho pensato: quanto mi piacerebbe creare una storia nell’ambiente della Formula 1! Ma, come potevo farlo senza frequentare le corse? Dunque accantonai il progetto e lo ripresi solo quando ebbi l’idea di usare un contesto fantascientifico. In fondo … quasi tutto è possibile in un futuro inventato.
Con questo voglio dire che, scrivendo il mio romanzo, ho seguito le orme degli autori di fantascienza, ho inventato una “cornice” extraterrestre per parlare di “altro” e porre domande del tutto terrestri: perché alcuni uomini rischiano la vita su delle macchine che solo loro possono guidare? Perché corriamo? Perché abbiamo sempre bisogno di superare noi stessi? Perché siamo grandi e anche piccoli?
Il trovare le “domande nascoste” nei libri di fantascienza è stato forse per me lo stimolo maggiore alla lettura del genere. Come non interrogarsi sulla propria coscienza leggendo Philip Dick, o sulla bontà della scienza seguendo le storie dei robot di Asimov, riflettere sulle manipolazioni della natura e le sue conseguenze divorando il libri di Crichton, e ancora domandarsi che cosa sia la libertà quando si è finito di leggere Huxley?
La fantascienza, a mio avviso, sta avendo un grande successo nel cinema per le immense possibilità visive di questa arte. Il cinema sta offrendo alla letteratura di genere l’opportunità di raffigurare ciò che doveva e poteva essere solo immaginato nella mente dell’autore del libro, e comunicato al lettore tramite i simboli scritti. Non a caso molti libri di fantascienza sono diventati dei film e, anche se spesso i film non riescono a riprodurre la complessità di certe problematiche dei romanzi dai quali sono stati tratti, divertono e, come qualsiasi altra forma di arte, pongono domande. Dobbiamo solo sperare che agli spettatori dei film poi venga voglia di leggere i libri da cui i film sono stati tratti.
Mi dispiace che la fantascienza venga spesso considerata una forma di letteratura “minore”, soprattutto in Italia. Non voglio qui aprire una discussione su cosa significhi letteratura “maggiore” o “minore” , penso che non ne usciremmo … vivi. Io propongo di utilizzare meglio il nostro tempo per leggere romanzi di genere che ancora non conosciamo, andare oltre “la cornice” e scoprire cosa ci hanno voluto trasmettere gli autori di queste storie alle volte singolari, alle volte fantastiche, alle volte inquietanti nella ricerca costante dell’arte di dare una forma alla nostra “condizione umana”.
***
Il parere di una persona che è un po’ fuori un po’ dentro la fantascienza. Ma che della stessa ha colto l’essenziale. E mantenendosi sempre nell’essenziale invita alla riflessione. Ottimo.
Breve, conciso, compendioso e soprattutto facile da seguire.
Guarda caso di tratta di una donna.
Credo meriti la copertina del romanzo più bello in assoluto. Cristalli Sognanti di Strugeon.

Commento polemico: siamo in molti a chiacchierare e tanto, il pigolio arriva fino a Marte. Stranamente e sciaguratamente però la fama di parlare troppo ricade sul solo genere femminile.

Mauro Antonio Miglieruolo

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

  • Grazie di aver pubblicato questa mia piccola riflessione!

  • Condivido le riflessioni di Claudia. Sono però sempre stato dell’opinione che la fantascienza sia legata a doppio filo all’esplorazione dello spazio. Nel 1969 siamo andati sulla Luna. Da lì gli scienziati pensarono che entro il 1990 avremmo messo piede su Marte. Sono passati 22 anni oltre questa previsione e siamo ancora qui, in un posto abbastanza insicuro e “con tutte le uova nello stesso paniere” per usare un eufemismo di Stephen Hawking. Basterebbe un piccolo sassolino da 50 Km di diametro che impattasse sul pianeta per farci passare alla storia.

    Con il termine delle esplorazioni spaziali (formalmente per motivi economici) la gente ha smesso di sognare. Le migliori serie di fantascienza sono proprio degli anni delle grandi esplorazioni: inizio anni ’70, Star Trek, Spazio 1999, Star Wars. Alcuni scienziati hanno considerato che se solo il 5% delle spese per gli armamenti fosse stata indirizzata all’esplorazione spaziale oggi avremmo una grande base lunare e staremmo già ampliando le prime cupole marziane: PECCATO!

    Ugo Spezza

  • Buongiorno, Umani.

    Beh, esplorazione spaziale a parte, non dimentichiamo che la Fantascienza è semplicemente una “possibilità” di Vita reale, supposta, ma appunto perchè pensata…”certamente” reale.
    Il pensiero, del resto, è reale: fatevene una ragione.
    Lo chiamate anche “spirito”, “anima”: bene, spirito, anima e pensiero, sono espressioni reali e concrete dell’esperienza “terrestre”, e “fisica”, cioè che soggiace a leggi fisiche condivise dagli umani.
    Esistono infatti altri luoghi nell’Universo, in cui serve un “pensiero”, un'”anima” uno “spirito” per essere considerati “reali” ed “esistenti”, e dove la chimica organica e le leggi fisiche non hanno alcun valore o concretezza: e non sono degne di alcuna considerazione.
    Luoghi in cui, per chi li abita, parlare o pensare solo all’esitenza di un “corpo materiale” o a “leggi fisiche” costituisce, per altro verso, Fantascienza…

    Tutto ciò che pensiamo, infatti, è, si badi, “più reale e concreto della granitica roccia” che possiamo toccare: è solo questione di…chimica, per dirla in breve, e di valutazione delle variabili in gioco: e le “chiavi” per discernere e comprendere la concretezza del pensiero, devono essere coltivate, proprio come una piantina di mais.
    .
    Non è, invero, già “fantascienza” o, religiosamente, “un miracolo” che nel più o meno buio, ma certamente freddo Universo esista qualcosa che gli esseri “umani” -costretti in una prigione sferica “come batteri da esaminare in una “provetta di cristallo”- definiscono e schematizzano come “vita”?
    Forse che la Vita, cioè uno dei concetti di “esistenza”, debba soggiacere a regole fisiche o morali predeterminate o pluramente condivise dagli esseri umani? E chi l’ha detto?
    O gli esseri umani cambiano registro, e approccio al concetto di Vita e di esistenza e, nel caso specifico,del concetto e del significato della Fantascienza (che definirei d’ora in poi “OVERSCIENCE”, cioè “OLTRESCIENZA”, cioè una tensione di ricerca della Verità che supera e va “oltre” le leggi fisiche e morali condivise da alcuni consociati più o meno asserviti a logiche di Potere), o gli esseri umani sono destinati, per fortuna e, consentitemi, ad onore della Vera Vita, all’estinzione…
    Gli esseri umani, che lo crediate o no, sono già nella “fantascienza”: il vero problema, è andare OLTRE, coltivando e introducendo il concetto di OLTRESCIENZA, l’unico concetto rivoluzionario che consentirà alla specie umana di proseguire il cammino e consapevolizzare il significato del proprio modo di esistere, andando, appunto OLTRE.

    La letteratura di OLTRESCIENZA può aiutare gli essere umani ad andare OLTRE…

    Date un’occhiata a “www.badroots.net”, oppure “www.greenfighter.net” .
    Si tratta di un Romanzo.
    Magari, tra le righe, c’è altro: magari c’è la strada per l’OLTRE.

    Forse è il caso che la Fantascienza, rectius, l’OLTRESCIENZA e l’Avventura ricomincino da qui…e, permettetemi, con grande stima per gli autori di oltreoceaono, dall’area mediterranea dove tutto è iniziato…e dove tutto avrà fine, anzi, nuova origine.

    Forse, approfondendo l’OLTRESCIENZA, anche gli umani andranno OLTRE…e si salveranno.

    Non è pubblicità: davvero.

    E’ un suggerimento: ovviamente amichevole.

    Poi, si vedrà…ora la linea è disturbata da un’altra corrente di flusso.

    Grazie per l’ospitalità.
    Fine della trasmissione.
    JJG

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