Dossier fs 43

di Mauro Antonio Miglieruolo

Ho scelto il tema delle sfere per questa ennesima tornata di immagini fantascientifiche.
Le sfere, cioé a dire i pianeti. Oppure solo la forma geometrica che più si avvicina e simboleggia l’universo. Un universo che un giorno si chiuderà su se stesso ridotto a un unico buco nero in procinto di esplodere.

Non la migliore, ma la migliore apertura in preparazione di quelle migliori.

Una delle più suggestive che mi sia capitato di ammirare. Simbiosi perfetta di realtà e sogno.

Uova cosmiche in attesa di schiudersi; o stadio finale di ogni possibile esistenza intelligente?

La verità è nello specchio, o in quello che si specchia?

Leggerezza, alienità, colore. Strani esploratori dello spazio, questi. In perfetta sintonia con l’ambiente che esplorano. E se invece fossero autoctoni, misteriose entità inconsapevoli che nulla sanno e nulla sono. meri occhi puntati sul mondo.

Verso l’Infinito, con progressione infinita…

Sogno di una notte di mezza avventura spaziale. Una eclisse che non è una eclisse. Il tempo immobile. Una trepida fanciulla accanto e sarà l’indimenticabile.

Il Sistema Solare. Mancava. Ora sì che possiamo definire completo il dossier. Non ci resta che procedere lentamente alla sua chiusura.

Poveri esploratori del futuro che si trovassero di dover decifrare una realtà simile. Io non so dire d’altro che dell’azzurro. E voi?

Sono perplesso. Ma dove sono tutti quanti?
Inglobati in quella sfera verde, pronti a partire verso l’infinito?
Chissà se sono previste, in quel virtuale, forme di vita. Mi spiacerebbe del contrario. Tutta quella bellezza dovrà trovare pure qualcuno, qualcosa in grado di ammirarla!

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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