Dossier fs 46

di Mauro Antonio Miglieruolo

Non tutto, ma di tutto. Aspri paesaggi alieni, meraviglie tecnologiche, esotismi immaginativi, sguardi rapidi nello spazio profondo. Ce n’è per tutti i gusti.

Basta saper scegliere, e ogni specie di dediderio d’evasione verrà esaudito.
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Qui fantastico io:
Siamo su Marte, sperduti in un deserto che non è solo di sabbia, ma anche di montagne e ombre. Il crepuscolo incombe. E’ disagevole trascorrere una notte all’esterno del rifugio. Ma noi abbiamo un appuntamento.
Di quale appuntamento si tratti, lascio scegliere a voi. Un informatore per un contatto? l’incontro con chi può venderci qualcosa di prezioso? la speranza dell’arrivo di un alieno proveniente dagli spazi extrasolari? oppure la ragazza della cuccetta accanto che lontano da occhi gelosi è disponibile a darvi retta?
Vi prego, scegliete l’ultima alternativa!

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Angoscia di un mondo in cui è impossibile a un umano sopravvivere. Siamo naufraghi, privi di qualsiasi mezzo per tornare. Scarse le speranze di essere salvati.
Ma ci sono quellle strisce rosse ai lati delle montagne…
Poco, ma abbastanza per alimentare la speranza; le speranza che sempre ci accompagna fino alla morte.

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Siamo torbati su marte (evidentemente non ce ne vogliamo distaccare). Un Marte rinnovato. La presenza nostra forse è servito a qualcosa.
il paesaggio ampio, un qualche segno di verde, inno alla vita che ritorna.
Aspettiamo…
Aspettiamo che rapide salgano in cielo le due lune e un nostro idillio possa cominciare.

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Nulla di più alieno e familiare. Di più antico e proteso al divenire. Non so proprio come imprigionarlo nei concetti. Mi limito a guardare.
Le parole arriveranno.

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Una delle più belle immagini in cui mi sia capitato di incappare. La più significativa e irrazionale… Chiare fresche dolci acque!
Passato, presente e futuro ridotti e un tutt’uno. Il tutt’uno rappresentato dalla fantasia di un uomo. O di una donna. Il che è quasi lo stesso, se non meglio!

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Visto dalla spazio è possibile che il panorama offerto da Saturno sia anche meglio. Più vero e con maggior copia di satelliti.
Non vedrò mai la meraviglia che, se pure esiste, qui mi limito a evocare. Grazie al grafico che, se pur con immagine ridotta, mi ha fornito di una sua personale buona idea.

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Messaggero di pace o simbolo di battaglia?
Sarà solo quel che noi vorremo sia…

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Chiudiamo con la più gentile, dalla quale sono affascinato.
Un solo interrogativo, senza spiegare, cercando di intuire.
Per l’autore il creato è forse una scheda madre con tante belle forme a soggiornare sopra?

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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