Ecoreati: non fermate i processi

Firma la petizione di PEACELINK al Governo e al Parlamento
Vogliamo raccogliere le voci di cittadini e associazioni per chiedere una modifica della legge che salvi i grandi processi per disastro ambientale e per altri gravi ecoreati. Il rischio della riforma Cartabia è quello di vanificare l’impegno dei magistrati nella lotta agli ecoreati.

30 luglio 2021

Associazione PeaceLink

 

C’è troppa fretta di fare una legge che in tanti contestano perché manderebbe in fumo processi complessi, con molti testimoni e molti imputati. Già alcune modifiche sono state proposte per reati gravi e socialmente rilevanti.

Manca ancora però una modifica al testo elaborato dal governo sulla delicata questione degli ecoreati e in particolare del disastro ambientale. I processi per disastro ambientale, per la loro complessità, non possono essere posti sullo stesso piano del furto di un’auto. Richiedono indagini e processi che si contrappongono spesso a forti poteri economici che possono pagare avvocati ed esperti agguerriti, capaci di usare tutti gli strumenti per allungare i processi e arrivare alla cosiddetta “improcedibilità”.

Con questa petizione al Governo e al Parlamento vogliamo raccogliere le voci di cittadini e associazioni per una modifica profonda della legge che salvi i grandi processi per disastro ambientale e per altri gravi ecoreati.

Non bisogna vanificare l’impegno dei magistrati nella imprescindibile lotta agli ecoreati e a tutti quei disastri che hanno provocato enormi sofferenze fra i cittadini e i lavoratori.

Clicca qui per firmare la petizione

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

3 commenti

  • La Bottega del Barbieri

    PeaceLink aveva colto nel segno lanciando la petizione sugli ecoreati (www.peacelink.it/ecoreati).

    Martedì sera sugli ecoreati Draghi ha scoperto le carte, e anche la Cartabia. Il governo ha infatti dato parere contrario all’inserimento degli ecoreati fra le eccezioni dell’improcedibilità.

    Il governo vince per soli 5 voti, la maggioranza si spacca. Anche il PD si spacca.

    Per approfondimenti: https://www.peacelink.it/ecologia/a/48656.html

  • domenico stimolo

    FIRMARE E DIFFONDERE. Stante questi Lor Signori , anche in questa fase storica dove imperversano i cataclismi ambientali, gli ecoreati non sono considerati prioritari.
    Questa petizione è uno strumento fondamentale per contribuire a correggere la nefasta rotta.
    FIRMARE E DIFFONDERE.

  • Come è noto il Parlamento italiano ha approvato il 23 settembre 2021 la riforma del processo penale voluta dalla ministra Cartabia. Una riforma della Giustizia presentata come una velocizzazione i procedimenti ma che nasconde il rischio concreto che i processi si fermino di fronte agli ecoreati più complessi per via del nuovo istituto dell’improcedibilità.
    PeaceLink si è battuta contro questa idea di “giustizia veloce” che si ferma quando il processo diventa lungo perché complesso…. con un appello contro questa brutta riforma che rischia di proteggere chi commette i disastri ambientali mediante l’improcedibilità.
    La questione della riforma italiana della giustizia è stata posta di fronte all’ONU che indaga sul rapporto fra diritti umani e inquinamento ambientale. Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite Marcos A. Orellana ha visitato l’Italia dal 30 novembre al 13 dicembre 2021. Il Rapporto tocca Porto Marghera, l’inquinamento da PFAS in Veneto, la terra dei Fuochi, l’ILVA di Taranto, Livorno, i pesticidi, i rifiuti e altro ancora.
    Il relatore dell’ONU Marcos A. Orellana si è espresso anche sulla riforma della Giustizia in Italia “Mi preoccupano i tempi di prescrizione più brevi per i crimini ambientali, poiché la loro complessità richiede spesso un tempo considerevole per completare le indagini”.
    Per altre informazioni
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/12/13/lallerta-dellonu-per-limpatto-della-riforma-cartabia-ce-rischio-che-i-crimini-ambientali-restino-impuniti-a-causa-della-nuova-prescrizione/6424791/amp/

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