EHI .. ! P.P.P. DISCANTO
di Sandro Sardella
Ehi ! P.P.P.
mi pensavo te che sempre cristavi
la tua grinta
quel tuo viso asciutto
spiritato
in un corpo agile scattante
impietoso d’amore
nel devastamento
dell’umano materiale
dell’umano spirituale
che tu con prepotente intensità
esponevi
gridando
scrivendo
filmando
rifiutando
ti pensavo
me io noi eccitati
di rivoluzione
tu scettico e complice
tu un poco bigotto
a me noi Compagni extra
tu attento dentro
irto di aculei d’amore
per trafiggere corpi d’amare
Ehi ! P.P.P.
ma è possibile che ‘sto corpo tuo
straziato nella notte d’Ostia
sia è così presente
invadente
in un tempo che non riesce a beatificarti
una faccia che più si scaccia
più si riaffaccia
inquietando
soggiogatori & soggiogati
sbarellando
l’ordinaria amministrazione
Ehi ! P.P.P.
Ti rivango concime
per terre in inaridimento
Ti rivedo
Ti risento
Ti rileggo
Ti bestemmio
Ti ammiro
l’americano poeta
m’ha indotto
con la sua appassionata
provocazione
a rincontrare
la Tua Passione
la Tua Provocazione
la Tua Profezia
Ehi ! P.P.P.
‘sti cazzi de cortigiani
che tronfi & stronzi
ti commemorano
t’affossano
che ..
che bla bla bla
che senza comprendere che
che
che l’amore è coraggio della
rivoluzione dei/ nei corpi
che scardina l’educazione nel & al Potere
Ehi ! P.P.P.
Scrivendo sei
Filmando sei
Abiurando sei
Invettivando sei
Morendo sei
Comunista
Cristiano
Umano
sei
quel corpo duro
la faccia spetasciata
gli occhi dilatati dal silenzio
il bruciare nel fango
i capelli impastati
ehi ! Pier Paolo Pasolini
mi fai grattare gli occhi
come ti posso parlare
che sei così grande
che sei così lontano
chiudo gli occhi
mi sento il cuore
mi penso
ti rubo
“sole che attraversa la polvere” (*)
“per abbattere quel padrone
Senza diventare quel padrone” (**)
(*) Furio Colombo nell’intervista a Pasolini.
(**) Pasolini nella sua ultima intervista.
Avrebbe molto apprezzato P.P.P. Davvero una bella narrazione in versi la tua. Grazie.