El Salvador: la lotta contro le miniere…

… non si arresta.

di Maria Teresa Messidoro (*)

San Salvador, El Salvador.

27 novembre 2024: il presidente incostituzionale (1) Nayib Bukele pubblica sui suoi social  che è “assurdo” che El Salvador sia l’unico paese al mondo con una legge che proibisce totalmente la miniera metallica (2). Aggiunge che il paese potrebbe godere di una trasformazione sociale ed economica grazie all’oro presente sul suo territorio; conclude, ricorrendo ad una tipica sua narrazione cristiana (in un paese dove 8 su 10 abitanti si professano cattolici o evangelici) affermando che “È Dio che ha collocato un gigantesco tesoro sotto i nostri piedi perché possa essere sfruttato in maniera sostenibile”(3)

5 dicembre 2024: nella sessione plenaria n. 32 della Asamblea Legislativa di El Salvador, alcune deputate di VAMOS e ARENA hanno reagito di fronte alla possibile deroga della Legge che proibisce la miniera.

Cesia Rivas, deputata supplente di VAMOS, ha affermato che “Se si approva la deroga della legge antiminiera, il partito Ciano (4) deve assumersi la responsabilità del deterioramento del paese, la contaminazione dell’acqua, le malattie che dovranno subire i salvadoregni, come conseguenza di questo gesto. Ciò che ci si appresta a legiferare è a favore soltanto della minoranza ricca del paese” (5)

Come dimostra anche la scelta dell’Esecutivo di stanziare quasi 40 miliardi di dollari per proseguire nella costruzione del cosiddetto “aeroporto del Pacifico”, progetto che danneggerà l’ambiente  e costringerà 175 famiglie ad abbandonare le proprie case e terre.

10 dicembre 2024: molti salvadoregni sono scesi in piazza a difesa della Legge che proibisce la miniera metallica, mentre un altro gruppo di organizzazioni sociali si è incamminata verso la Casa Presidenziale per consegnare un plico di richieste attinenti non solo alle miniere, ma anche in relazione al tristemente famoso régimen de excepción, approvato per la trentatreesima volta e che ha generato migliaia di detenzioni arbitrarie.

Tre episodi nella storia politico-sociale salvadoregna attuale legati dal filo rosso della legge antiminiera.

Ambientalisti e difensori dei Diritti Umani dichiarano con forza che la riattivazione delle miniere sarebbe un attentato alla vita umana e comporterebbe una distruzione dell’ambiente, poiché una miniera “verde” o “sostenibile” non esiste.

El Salvador, il secondo paese del continente latinoamericano deteriorato da un punto di vista ambientale e con la maggiore deforestazione,  è al bordo di una crisi idrica profonda. Proprio il processo di lisciviazione per l’estrazione dell’oro (che consente la separazione di uno o più componenti da una massa solida grazie ad un solvente), processo che utilizza cianuro e altri componenti chimici, genera drenaggi acidi molto dannosi, come già successo  con il Rio San Sebastián, a Santa Rosa de Lima, nella regione salvadoregna de La Unión. I resti di quindici miniere abbandonate nella zona orientale del paese, con il drenaggio acido rilasciato in loco, attentano ancora alle fonti del Rio Goascorán e il Rio Grande.

“Aggiungere una nuova fonte di contaminazione chimica potrebbe essere il detonatore finale nella conversione di El Salvador in un paese impossibile da recuperare ecologicamente e impossibile da vivere” sostiene la Mesa Nacional Frente a la Minería Metálica (6)

Per le stesse ragioni, il Rio Lempa, che provvede al 50% della fornitura dell’acqua alla popolazione salvadoregna ed è una delle fonti principali di energia elettrica, sarebbe in pericolo se i progetti minerari tornassero in vita nella zona settentrionale di El Salvador. Un altro dei pericoli dell’implementazione di nuove miniere è legato alla possibile loro ubicazione in zone di attività sismica costante, con il rischio di frane e scivolamento di terreni, oltre a rappresentare un pericolo per i minatori impiegati nelle zone sotterranee. Da un punto di vista economico, l’impiego generato dalle miniere è meno dell’1% della forza lavoro nazionale, senza quindi ricadute positive sul territorio.

Occorre anche sottolineare che saranno le donne a pagare il prezzo più alto se questi progetti minerari venissero nuovamente implementati: “ci troveremmo di fronte ad una vita ancora più precaria, noi donne costrette a cercare nuove fonti d’acqua accessibili e pulite” sostiene Claudia Rodríguez, rappresentante della Asociación Mujeres Ambientalistas de El Salvador, AMAES /7)

Copertina di un opuscolo pubblicato alcuni anni fa in El Salvador a sostegno delle lotte ambientaliste

Chi si oppone alle miniere in El Salvador sa che le persecuzioni contro gli ambientalisti non sono mai cessate: proprio a dicembre si sono compiuti quindici anni dall’assassinio di Ramiro Rivera e Dora Sorto, ammazzati perché oppositori delle miniere della Pacific Rim a Santa Marta. Dora Sorto quando fu ammazzata era in cinta di otto mesi. Con il rischio che l’assassinio di Ramiro e Dora rimanga impunito, perché cadrà in prescrizione, secondo quanto previsto dalla legge salvadoregna vigente.

Murales dedicato a Dora Sorto, realizzato da Griselda Reynado

Il Procuratore che si è occupato del caso, o meglio, avrebbe dovuto occuparsene, in questo lasso di tempo non è riuscito a trovare i colpevoli; si è invece occupato in modo molto celere di cinque dirigenti ambientalisti sempre della Comunità di Santa Marta, accusati falsamente per un dubbio crimine avvenuto durante il conflitto armato degli anni Ottanta. Il tribunale di Sensuntepeque ha dichiarato l’innocenza dei cinque dirigenti e li ha liberati, ma il procuratore Delgado ha presentato appello, chiedendo l’annullamento della sentenza. È chiaro a tutti che si è trattato di una rappresaglia contro chi si oppone al ritorno delle miniere nel paese. Ci si chiede se Rodolfo Delgado abbia dei vincoli diretti con interessi estrattivisti, visto il suo ruolo implacabile di perseguitore di ambientalisti della zona di Cabañas. Nelle ultime settimane di dicembre, alcune organizzazioni per la difesa dei Diritti Umani, come Cristosal e IDHUCA, hanno inviato una lettera all’Asamblea Legislativa salvadoregna in cui si chiede se è ammissibile la rielezione di Rodolfo Delgado come Procuratore Generale, dato che ha più volte criminalizzato difensori dei diritti umani.

La repressione giuridica non fermerà di certo le lotte ambientaliste locali: “Siamo prontə a tessere una tela di ragno più forte e solida, che ci permetta di costruire e rafforzare le reti comunitarie, a partire dall’impegno delle donne, che non si tirano di certo indietro” dice Claudia Rodríguez.

ULTIMA ORA

Prima di pubblicare questa nota, si è saputo che, con 57 voti a favore, l’Asamblea Legislativa di El Salvador ha approvato la nuova Ley General de Minería Metálica, che stabilisce come si potranno svolgere le esplorazioni, sfruttamenti ed estrazioni in zone minerarie, oltre alle regole di commercializzazione dei prodotti ottenuti. La legge lascia nelle mani della Dirección General de Energías, Hidrocarburos y Minas la gestione di tutte queste attività, mentre delega al Ministerio de Medio Ambiente y a la Autoridad Salvadoreña del Agua l’azione di vigilanza sulle condizioni ambientali e sulla preservazione delle risorse idriche. Sostanzialmente, la proibizione delle miniere è stata cancellata con un colpo di spugna.

Ed ora? Ora, come dicono i salvadoregni scesi in piazza per contestare questa nuova scelta del Governo Bukele, “solo el pueblo salva al pueblo”

  1. Incostituzionale perché Bukele ha ottenuto dall’Asamblea Legislativa di El Salvador l’autorizzazione a presentarsi per un secondo mandato continuativo come Presidente, nonostante la Costituzione del paese lo impedisca. È stato rieletto nel febbraio del 2024.
  2. La legge antiminiera è stata approvata nel 2017 in El Salvador, come risultato di lotte sociali. In Bottega molto se ne è parlato, vedere ad esempio https://www.labottegadelbarbieri.org/el-salvador-respinge-la-miniera-metallica/; e qui https://www.labottegadelbarbieri.org/el-salvador-il-pericolo-della-miniera-verde-ed-altri-demoni/ o qui https://www.labottegadelbarbieri.org/el-salvador-sono-state-le-donne-a-fermare-le-miniere/
  3. riportato qui https://gatoencerrado.news/2024/11/28/bukele-insinua-la-reactivacion-de-la-mineria-metalica-en-el-salvador/
  4. Il colore ciano identifica il partito Nuevas Ideas di Bukele
  5. Tratto da https://revistalabrujula.com/2024/12/11/diputadas-reaccionan-contra-la-mineria-metalica/
  6. Tratto da https://revistalabrujula.com/2024/12/04/mineria-nunca-mas-exigen-mantener-la-ley-de-prohibicion-de-la-mineria-metalica/
  7. idem

*Vicepresidenta Associazione Lisangà culture in movimento OdV

Teresa Messidoro

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