El Salvador: ritorna il gruppo paramilitare Omega

di David Lifodi

In El Salvador la violenza dei gruppi non accenna a diminuire: mareros e gruppi criminali la fanno da padrone, nonostante i lodevoli sforzi del governo efemelista per risolvere il problema: è in questo contesto che sembra aver ripreso vigore il gruppo paramilitare Omega, strettamente legato al partito di estrema destra Arena (Aliancia Republicana Nacionalista) e presentatosi ufficialmente come milizia dedicata a ristabilire la sicurezza nelle strade del paese, ma in realtà dedito a destabilizzare il piccolo stato centroamericano nel tentativo di mettere i bastoni tra le ruote al Fmln (Frente Farabundo Martí para la Liberación Nacional) e far virare El Salvador verso una democratura di stampo honduregno o paraguayano.

Il ritorno dei paramilitari di Omega sulla scena era già stato denunciato dal precedente presidente di El Salvador Mauricio Funes, che aveva sollecitato la magistratura ad indagare su questa vera e propria struttura di spionaggio attivatasi in seno ad Arena ed appoggiata dallo sfidante di Salvador Sánchez Cerén alle ultime presidenziali, quel Norman Quijano che ha sempre rifiutato di ammettere la sconfitta nei confronti dell’attuale mandatario efemelista e che aveva tra i cavalli di battaglia della sua campagna elettorale la militarizzazione della sicurezza pubblica non solo in chiave anti-maras, ma anche per governare il paese con il pugno di ferro. La violenza è sempre stata una caratteristica del dna di Arena: Norman Quijano, non appena fu incoronato presidente del paese Salvador Sánchez Cerén, aveva già in mente un piano per scatenare una guerra sporca contro il presidente e l’Fmln simile alle guarimbas antibolivariane in Venezuela. Gli areneros avevano già pronta anche la giustificazione per le violenze di piazza della destra: una popolazione esasperata per il mal governo e soprattutto l’insicurezza sociale di cui sarebbero stati indicati come responsabili gli efemelistas. Funes dichiarò che tra le file di Omega figuravano Francisco Flores, ex presidente del paese e arenero, l’ex direttore dell’Organización de Inteligencia del Estado Mauricio Sandoval, e ancora i giornalisti Marvin Galeas e Manuel Meléndez. Quelle di Funes non erano semplici supposizioni: l’ex presidente aveva chiesto alla magistratura di attivarsi a seguito delle dichiarazioni di Jorge Velado, il dirigente di Arena che aveva affermato pubblicamente la presenza di Omega all’interno del suo partito. Inoltre,  un documento in possesso del quotidiano Diario Co Latino evidenzia i legami tra i paramilitari del gruppo Omega e i dirigenti di Arena con il terrorista anticastrista Luis Posada Carriles. Pare che sia stato proprio Francisco Flores ad aver riorganizzato Omega tramite la Fundación Internacional para la Libertad (che ha sede negli Stati Uniti), insieme all’ex capo dell’intelligence Mauricio Sandoval e con l’appoggio di alcuni esiliati cubani. Durante la cerimonia di insediamento di Mauricio Funes, il primo presidente efemelista alla guida del paese, Omega aveva intenzione di assassinare l’allora presidente venezuelano Hugo Chávez, che avrebbe dovuto partecipare all’evento per poi rinunciare all’ultimo momento proprio per motivi di sicurezza. L’informativa nelle mani del Diario Co Latino racconta anche di due missili terra aria già pronti per attentare alla vita dello scomparso presidente venezuelano nelle mani dell’Asociación de Veteranos Militares de El Salvador, una delle cellule di Omega al pari del Movimiento Defensores de El Salvador, anch’esso pronto a dare il proprio contributo per eliminare Hugo Chávez. Addirittura, in un capitolo del suo libro autobiografico Los caminos del Guerrero, Luis Posada Carriles parla di un suo emissario, denominato Rivera, che sarebbe stato inviato nel piccolo paese centroamericano per addestrare la polizia e creare le condizioni per un avvicinamento con i paramilitari di Omega, le cui origini risalgono agli anni ’80, quando il gruppo fu creato dal maggiore Roberto D’Aubuisson, mandante morale dell’omicidio di monsignor Romero, oltre che uno tra i principali fautori della guerra sporca contro l’Fmln. Lo scopo di D’Aubuisson era quello di utilizzare i paras di Omega per seminare il terrore tra la popolazione e ridurla al silenzio, ma attualmente il gruppo, così come il sottobosco politico-elettorale di Arena, è legato anche alla delinquenza comune, tanto che non è fuoriluogo chiedersi se gli areneros stiano addestrando militarmente cani sciolti nel mondo della criminalità e mareros per ricostituire i temibili squadroni della morte che operavano indisturbati negli anni ’80. Ciò che interessa alla destra è accrescere il clima di terrore tra una popolazione già assai provata dalla violenza crescente allo scopo di destabilizzare il nuovo governo, per la seconda volta consecutiva a maggioranza efemelista, sebbene esigua. A questo proposito, secondo l’ex comandante guerrigliero Raúl Milango, i paramilitari di Omega stanno cercando di sabotare la faticosa tregua raggiunta nel marzo 2012, grazie alla mediazione della Chiesa e dell’ex presidente Mauricio Funes, tra le due principali bande giovanili del paese, la Mara Salvatrucha e la Pandilla 18, ed avere così una nuova occasione per seminare il caos nel paese. L’intento dei paramilitari sarebbe quello di uccidere mareros e pandilleros con l’aiuto della delinquenza comune per poi attribuirne le responsabilità alternativamente alle due fazioni in lotta e far saltare una pace che evitato la perdita di ulteriori vite umane.

El Salvador resta ancora oggi uno dei paesi più pericolosi al mondo con un tasso di omicidi tra i più alti dell’intera America Latina: Arena e i paramilitari di Omega intendono sfruttare per scopi politico-elettorali la violenza, ripristinare gli squadroni della morte e tornare al potere. La risposta a coloro che si chiedono a chi giova la crescita dell’insicurezza sociale è servita.

 

David Lifodi
Sono nato a Siena e la mia vera occupazione è presso l'Università di Siena. Nel mio lavoro "ufficioso" collaboro con il sito internet www.peacelink.it, con il blog La Bottega del Barbieri e ogni tanto pubblico articoli su altri siti e riviste riguardo a diritti umani, sindacalismo, politica e storia dell’America latina, questione indigena e agraria, ecologia.

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