Enclave di Goran Radovanovic ma anche…

… un corto di Keywan Karimi

visti da Francesco Masala

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un piccolo film, scelto dalla Serbia come candidato all’Oscar, che racconta una storia che continua ad esistere, non solo in Kosovo, nella ex-Jugoslavia, ma anche in Palestina, per esempio.
con questo film non puoi voltare la faccia, dopo non puoi dire che non sapevi.
i bambini, per andare a scuola, devono attraversare un territorio ostile, ti tirano le pietre, se va bene.
Nenad è un bambino solo, suo padre è solo, il nonno che non c’è più, il prete non può fare niente, il destino di Nenad un destino segnato, l’estinzione o la fuga, e poi, a scuola, scrive  un tema sorprendente.
altri bambini gli tirano le pietre, hanno imparato dai grandi, ma quando sono faccia a faccia l’odio è più difficile, non è anonimo.
un film che merita molto, nel quale i militari italiani della Kfor non fanno una bella figura, ma non sarà solo per questo che il film non riesce ad arrivare nelle sale.
ricordatevi di questo film, quando in un modo o nell’altro lo incrocerete.

http://markx7.blogspot.it/2016/12/enclave-goran-radovanovic.html

 

ecco anche un cortometraggio di Keywan Karimi, di cui trovate qualcosa qui

un film sulla sclerosi multipla

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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