Evelyn già ha una situazione familiare complicata, con la figlia, sopratutto, cè qualche incomprensione, ma anche suo padre e suo marito non sono rose e fiori, e quel controllo fiscale non ci voleva. I problemi della contabilità fanno da detonatore a una situazione che si trascinava da tempo.
mentre prima nei film c’erano la psicologia, la terapia familiare, la psicoanalisi, coi Daniels (i registi) entrano in gioco universi paralleli, un buco nero, i cattivi e le cattive, e il film è proprio di menare, direbbe Corrado Guzzanti, con un po’ di ufi, naturalmente.
il film è pieno di citazioni, rimandi, è una gioia per gli occhi, in fondo è come un grande gioco un po’ folle, se uno si lascia prendere si diverte a perdifiato.
in fondo è una storia d’amore (familiare), passando per mille universi che Ercole/Eracle avrebbe potuto affrontare, ma nella mitologia si chiamavano fatiche, ma aallora non c’erano lavanderie a gettone, spese deducibili.
prima dell’inizio allacciate le cinture e preparatevi a una corsa di due ore sulle montagne russe.
merita di essere visto, è un perfetto film dei nostri tempi.
buona (stupefacente) visione.